Di Pippo Trio

STEFANO DE MARTINO È PER OVVI MOTIVI UN PERSONAGGIO TELEVISIVAMENTE GRADEVOLE, MA SE PUNTASSE A REPLICARE ARBORE, FAREBBE UN UN BUCO NELL’ACQUA! NON HA LA CULTURA ARTISTICA DEL SUO MODELLO DI RIFERIMENTO, ED I SUOI SIMPATICI PARTNER NON SONO BONCOMPAGNI, DE CRESCENZO E MARENCO. POI SE PER MIRACOLO DOVESSERO PROPORGLI SANREMO ED ALTRI PROGRAMMI POPOLARI, ACCETTI DI CORSA, SENZA PENSARCI UN SOLO ATTIMO, FRA QUALCHE ANNO NON ACCADRÀ PIÙ, CAMBIERÀ IL GOVERNO ED ANCHE LUI  NON SARÀ PIÙ LO STESSO, QUALORA NON DOVESSE CRESCERE!

di Pippo Trio

La bellezza in televisione ha sempre contato, sicuramente più che al cinema o nella musica, ma comunque anche in quei casi non viene disdegnata, sia che declinata al femminile ed ora più di prima, anche al maschile. Stefano De Martino è oggettivamente un ragazzo, televisivamente gradevole e non solo, che piace soprattutto alle donne, ma non è odiato dagli uomini, magari adesso si avvia ad essere un ex ragazzo e diventato inevitabilmente un po’ più adulto; inoltre è semplice, simpatico, allegro, sa cantare, ballare, parla discretamente bene l’italiano, malgrado non avesse fatto studi importanti. Insomma è sano, bello e napoletano, perché anche la provenienza ha il suo fascino, la napoletanità aggiunge e non toglie. Adesso De Martino è nell’età giusta, quella in cui nei casi più felici e fortunati come il suo, bisogna battere il chiodo finché è caldo e siamo certi che lo farà, perché l’energia, l’ambizione e l’eventuale talento quale che sia, raggiunge il picco massimo intorno ai 40 anni, e bisogna sfruttare il particolare stato di grazia quando si raggiunge la piena maturità. Son finiti i tempi degli addominali scolpiti, glutei marmorei, tatuaggi in bella vista e riccioli ribelli, come anche le paparazzate combinate o meno con la compagna show girl più famosa. Ora che De Martino è riuscito ad accreditarsi in un ruolo tutto suo in televisione, grazie soprattutto alla sua telegenia ed anche al suo garbo rassicurante, bisogna che ora faccia scelte importanti e che non si bruci. Basta con gli amorazzi a perdere, dovrebbe anche smetterla di contornarsi dei soliti quattro amici al bar tra cui i fedelissimi Biagio Izzo e Paolantoni, perché a loro volta non durerebbero più di tanto a fargli da giullari o comprimari, quindi anche basta in questa voglia di replicare i programmi cult di Arbore, perché quelli che fa lui non lo saranno mai cult e lontanamente somiglianti, anche se li ricordano vagamente, ma molto vagamente. Lui non è Arbore, gli manca lo spessore culturale ed artistico per eguagliare il suo modello di riferimento. Del resto Arbore ovviamente non puntava minimamente sull’estetica nonostante vanitoso dei suoi eccentrici e coloratissimi outfit e Stefano non gli somiglia per niente nemmeno nella scelta di quelli che gli fanno da spalle. I suoi quattro amici al bar vomerese, non hanno nulla in comune con Bonconpagni, Marenco e De Crescenzo, personaggi di tutt’altro livello artistico ed intellettuale, ma detto senza alcuna offesa, e infine, erano tempi diversi, altrimenti qui fra un reality musicale e l’altro, fra un Tale e quale ed I migliori anni, la televisione attuale noi riuscirà mai più a produrre qualcosa di contemporaneo, ma solo cover musicali d’antan e simil repliche dei programmi del passato. Probabilmente è questo appiattimento artistico e consumistico di oggi in era social, dove tutto brucia in brevissimo tempo, e infatti, tutti noi ricordiamo benissimo i film, le canzoni ed i programmi televisivi del passato remoto e magari in sei mesi dimentichiamo la hit musicale del momento, l’ultimo Oscar cinematografico, e figuriamoci Sanremo- che dopo appena un mese è già preistoria-. Quindi consigliamo a De Martino due o tre cose, la prima è rimanere fresco pulito ed umile come ama apparire, perché l’umiltà ha sempre funzionato e rassicurato in ambienti di vipere come nel mondo dello spettacolo, poi di sfuggire al cliché che lui stesso si è stampato addosso, quello del nuovo Arbore, ed infine, di accettare di corsa senza pensarci un solo minuto qualora gli offrissero Sanremo ed altri programmi, perché vorrebbe dire fare un bel contratto RAI  lungo e metterlo al riparo da ribaltoni di governo e rimpasto anche ai vertici Rai, e quindi anche ai soliti noti programmi, personaggi e comprimari. Siccome crediamo che De Martino da ragazzo sveglio napoletano, capirà bene come sfruttare il momento, esattamente come quando ha capito di affrancarsi da Belen che al di là dei buoni sentimenti che pur rimarranno tali, sa benissimo che non avrebbe funzionato come coppia famosa, anche perché non tutte le coppie vip sono inossidabili e collaudate soprattutto a livello mediatico, tranne quella tipo Vianello Mondaini; ed infine di fare dei corsi accelerati per diventare un bravo presentatore, anche perché se dovesse per davvero presentare il festival di Sanremo dovrà farlo da solo, senza appoggiarsi continuamente ai soliti partner amici. Amadeus ha definitivamente sfondato al festival quando dopo il secondo anno ha deciso di fare a meno di Fiorello come co conduttore, pur senza tradire l’amicizia, utilizzandolo negli giusti spazi invece che crescersi la serpe in seno. De Martino lo vedremmo benissimo a Sanremo con la consulenza artistica musicale di un big della musica alla Mara Maionchi ma di esperti non musicali in Italia ve ne sono tanti, e poi magari contornato sul palco da una mezza dozzina di donne fra le più popolari, avvenenti ed interessanti show girl, attrici, giornaliste, e professioniste in g  &4,; anziché anche in quel caso fare il & g  r e quale di Arbore, Pippo Baudo od anche  ,,& : più contemporaneo Amadeus!
A Stefanello da Torre Annunziata, non ci g che dargli In bocca al lupo per tutto e che colga ancor di più l’attimo fuggente!

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