Rimini: maxi truffa in albergo

Di Francesco Paolo Tondo

Maxi truffa in un hotel di Rimini. Un’ottima sistemazione per il pernottamento a Rimini nei giorni vicini a Ferragosto. È questo lo scenario che credevano di aver trovato in molti per le vacanze, ma all’arrivo hanno trovato tutt’altro: alcuni una struttura sold-out, altri, che invece avevano pagato la pensione completa, si sono ritrovati la cucina chiusa. L’albergo in questione è un hotel a due stelle della frazione Marebello, che dalla mattina dell’ 8 agosto, è trafficata da clienti arrabbiati che lamentano di essere stati truffati. «Siamo venuti ora e non c’è nessuna stanza», dice una signora che aveva prenotato fino al 15 agosto con il marito e il nipote da Arezzo. Non riescono ad avere chiarimenti: i proprietari (torinesi) della struttura non si sono ancora fatti avanti e non sono raggiungibili. Presenti però ci sono i dipendenti dell’hotel, i quali riferiscono che la colpa non è la loro e che la situazione è così da settimane. Rimini e zone limitrofe sembrano stazionare in preda ad un boicottaggio che ha inficiato il mare con ritrovi di batteri fecali fuorisciti da perdite fognarie da cattiva manutenzione o rottura dolosa, e binariamente attraversa una condizione di ridimensionamento dal punto di vista del lusso circolante, con un turismo apparentemente depauperato anche sul fronte delle rutilanti discoteche come il fantomatico Pineta di Milano Marittima.

A Rimini, 10 agosto 2022 I turisti continuano ad arrivare, ignari di quello che li aspetta. Le denunce si sprecano e c’è chi si è rivolto alle associazioni consumatori per fare una class action. Perché i clienti truffati dai gestori dell’hotel Gobbi sono centinaia. Turisti che hanno pagato la caparra o l’intera somma richiesta per il soggiorno e al loro arrivo hanno scoperto che nell’hotel di Marebello non ci sono camere disponibili, ma intanto i loro soldi sono spariti.

La situazione nell’hotel di Marebello è disastrosa. Non viene data più neanche la colazione, perché tanti fornitori, non essendo stati pagati dai gestori, non fanno più consegne. “Ma tra i truffati ci siamo anche noi – dicono i proprietari, i fratelli Marinella e Francesco Baietta – Non ci hanno pagato una parte dell’affitto, e stanno rovinando la nostra immagine”. I Baietta ci tengono a sottolineare che “noi non c’entriamo nulla con quanto sta accadendo. Non appena abbiamo avuto i primi sentori della situazione al Gobbi, abbiamo messo di mezzo gli avvocati per ottenere la restituzione dell’hotel. Dopo un mese ancora non ci sono state riconsegnate le chiavi”.

I Baietta passano ogni giorno davanti all’hotel “per vedere la situazione. Sappiamo dei fornitori pagati, dei clienti truffati. Una situazione incredibile. Pensare che quando abbiamo dato in affitto l’hotel ai nuovi gestori, per quest’estate, sembrava tutto in regola”. In realtà, da quanto trapela, pare che le stesse persone che hanno preso il Gobbi in gestione quest’anno, lo scorso anno avessero fatto altrettanto in un albergo di Cattolica.

Situazione analoga ma meno grave a Napoli, con due fratelli ristoratori storici nella parte piu’ prestigiosa della citta’, hanno visto affitti negati da parte dei nuovi gestori, che di fatto gli hanno soffiato il locale, ad onta delle cause fatte, perdendo una parte cospicua di clientela a causa del calo della qualita’ gastronomica. Binariamente al malcontento dei dipendenti, le cui condizioni contrattuali sono peggiorate in modo considerevole.

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