Di Paolo Paoletti

INTER, SCUDETTO E SECONDA STELLA: MERITO DEL MODELLO MAROTTA E DI ZHANG CHE HA VALORIZZATO L’IDENTITA’ NERAZZURRA. FALLIMENTO MILAN, JUVE E NAPOLI. DE LAURENTIS HA DISTRUTTO IL LAVORO DI SPALLETTI: ORA ESCA DI SCENA CON CHIAVELLI, SERVONO UNA GOVERNANCE COMPETENTE E CAMPIONI VERI.

Dov’era De Laurentis mentre l’Inter vinceva il 20° scudetto? L’Inter ha vinto. Mai uno scudetto era stato assegnato in un derby. Soddisfazione doppia per gli interisti. E’ il 20° nerazzurro, quello della seconda stella. Traguardo importante.
Secondo scudetto in 3 anni, a coronamento di un quinquennio straordinario: con Conte, finale di Europa League il primo anno, 19° Scudetto il secondo; con Inzaghi: 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane, finale di Champions e 20° Scudetto in 3 anni! Non male, a dimostrazione che contano i giocatori, ma contano ancor di più le strutture societarie.
Steven Zhang è un giovanissimo Presidente e si è guardato bene dal toccare l’identità Inter incarnata da Zanetti vicepresidente, Ausilio Ds storico, Oriali prima (con Conte), Ferri con l’ultimo Inzaghi, team manager, ponte tra squadra e società.
Perfino Giuseppe Baresi altro storico interista a capo degli osservatori…
Quindi il vero fuoriclasse, quale è Marotta, AD che lasciata la Juve ha gratificato l’Inter di tutta la sua esperienza, competenza, capacità. Insomma il suo modello.
Nonostante Jndong Zhang fondatore di Suning Group, marchio che vale 39 miliardi di dollari, per gli ordini ricevuti dal Consiglio di Stato cinese abbia dovuto interrompere l’esportazione di capitali all’estero per il calcio.
Nonostante l’Inter abbia dovuto gestire la situazione in autofinanziamento.
Quest’anno superatosi in un mercato fatto per cambiare la spina dorsale della squadra, battuta di un niente nella finale Champions.
Via Onana (52 mln dal M. United), Skriniar, Brosovic (18 mln dal Al Nassr), Gosenz (13 mln da Union Berlin), Dkeco, Lukaku e Correa, ha saputo sostituire gli insostituibili con Sommer (appena 6,5mln al Bayern), Audero (prestito dalla Samp), Carlo Augusto (prestito dal Monza), Frattesi (prestito dal Sassuolo), Arnautovic (prestito dal Bologna), Sanchez (prestito dal Marsiglia in cambio di Correa), Thuram (solo 8mln al Borussia Glagbach) ed in chiusura Pavard il più pagato, 30 mln al Bayern.
Totali: 83mln incassati, 44,5 spesi! Più una plusvalenza VERA per Onana da 52 mln! Che dire?

Secondo Forbes, autorevole rivista USA, il patrimonio personale di J. Zhang, proprietario dell’Inter, è stimato in 7,4 miliardi di dollari; mentre nel 2021, secondo il centro di ricerca cinese Hurun, la sua fortuna ammonterebbe a 14 miliardi di dollari, che ne farebbero il 170° uomo più ricco del mondo e il 40º uomo più ricco della Cina.

C’è da chiedersi: un patrimonio così può sostenere 400mln di debiti che attualmente l’Inter accusa seppur in costante diminuzione?

Il 20° scudetto in campo è stato costruito su alcuni record: innanzitutto la difesa, solo 18 gol subiti (miglior difesa) in 33 gare e ben 18 clean sheet in campionato, 23 in tutte le competizioni.
Poi l’attacco che ha segnato sempre almeno un gol; 79 per adesso, miglior attacco.
Quindi una partenza sprint, pianificata e realizzata: 10′ vittorie nelle prime 10 di campionato.
Se Lautaro (23 gol) vincerà la classifica cannonieri e Thuram migliorerà i suoi 12 gol e 6 assist, la capacità di scegliere i giocatori sarà una garanzia anche per il futuro.

Adli, subito dopo il derby ha ammonito il Milan: “servono grandi giocatori per vincere!”. Secondo in classifica, l’errore più importante di Gerry Cardinale, nuovo proprietario, è stato far si che Maldini e a seguire Massara andassero via.
Dopo Rivera, Paolo Maldini è l’icona rossonera, da dirigente aveva vinto uno scudetto dopo ‘secoli’, scegliendo Pioli e giocatori ben motivati.
L’apolide Ibra non è e non diventerà mai Maldini. Così come il management Usa seppur già impegnato nello sport, non conosce il calcio italiano. E ne servirà di tempo se mai riusciranno ad imparare.

La Juve, invece, è un caso ormai noto. Non basterà Giuntoli, Allegri ci ha rimesso faccia e pedegree. Max deve andare, ma anche se tornasse Conte, manca la struttura societaria che Marotta aveva tanto bene organizzato. Nove scudetti di fila, non possono essere un caso. Ma potrebbero passare anche diversi anni per tornare a vincere. Certo il lavoro fatto con i giovani assicurano una base, ma la Next Gen è una cosa, vincere lo Scudetto un altra.

Ed eccoci al Napoli. Come aveva vinto a dicembre 2022 il terzo scudetto, a dicembre 23 lo aveva già scucito dalla maglie. De Laurentis ha sbagliato tutto, ha sperperato il lavoro di Spalletti e cosa più grave ha dilapidato il valore della squadra.
Osimhen (chissà a quanto…) e Zielinsky (a zero) sono già andati. Molti seguiranno. Sbagliati tutti gli acquisti sia in estate, sia a gennaio, serve rifare quasi tutto.
Ma il nodo da sciogliere viene prima: rivoluzione e restaurazione. Se De Laurentis non uscirà dalla gestione affidando il Napoli a manager di calcio, di chiara fama, competenza e capacità, sarà tutto inutile. Cambiare tutto per non cambiare nulla. ADL deve farsi fuori e fare altrettanto con Chiavelli ed il figlio Edoardino, vivepresidente che ne ha già fatte di tutti i colori.
I numeri dicono tutto, ma è ciò che non si può contare che fa la differenza.
Il futuro del Napoli passa attraverso un nuovo socio di maggioranza, una governance competente figlia di Napoli, Campioni con la C maiuscola. Come dice Adli.
Diversamente il Napoli tornerà squadra di provincia ai margini del Grande Calcio, molto distante da quella Napoli CITTA’ MONDO che anche il Governatore De Luca rivendica.

Lascia il tuo commento
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail