Una neonata di cinque mesi giace in fin di vita all’ospedale pediatrico Gaslini di Bologna, dopo essere stata trovata nella culla con una busta di plastica sul capo, a farla andare in crisi respiratoria. L’allarme della madre che ha scoperto tale misfatto è stato denunciato dal quotidiano:”La nuova Sardegna” e risale a qualche giorno fa. Le forze dell’Ordine stanno facendo tutti i rilievi del caso, specialmente sui genitori, principali indiziati di questa tragedia.

Sulla questione degli infanticidi, femminicidi ed omicidi e maltrattamenti, certe analisi parlano di un aumento non solo in Italia, durante la chiusura pubblica correlata alla pandemia. A ciò si aggiunge che, nel mancato e comunque procrastinato rilascio dei sussidi economici statali, una moltitudine di minorenni e bambini più piccoli, soffrono di sottonutrizione e malnutrizione specialmente nelle lande calabresi, molisane, siciliane.

Gli aiuti del Recovery Plan non sono ancora giunti a destinazione nè elargiti, a causa anche del fatto che materialmente non vi sarebbero, come evidenzia il professor Malvezzi. Infatti in procedure di questo tipo è necessario stampare a iosa denaro nuovo inesistente, in quanto aziende, multinazionali, professionisti ed impiegati, non dispongono, pena fallimento totale di tutte le riserve monetarie aziendali e private, della liquidità necessaria per sollevare dalla indigenza, disoccupazione e sottoccupazione, le categorie produttive sferzate da crisi mutui sub prime da cui l’Italia non era ancora uscita, crisi relativa all’entrata nell’euro e infine crisi postcedente l’ultima pandemia. A ciò va allegato il fatto che nel meridione, cui afferisce la Sardegna del tentato omicidio della bambina di cinque mesi, si possiede la metà del reddito italiano nonchè il primato di regione più indigente d’Europa; per cui gli effetti della catena di crisi che fanno annaspare l’Italia, al sud sono doppi.

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