Il presidente ucraino Zelensky ha invitato Trump nella zona di guerra del suo paese, dicendo che l’ex presidente “non può gestire questa guerra”, secondo The Hill..

Zelenskyj, che si è unito alla conduttrice di “Meet the Press” della NBC Welker,, ha risposto alle affermazioni di Trump secondo cui avrebbe potuto porre fine alla guerra con la Russia in 24 ore.

“L’ex presidente Trump ha detto che in circa 24 ore potrà gestirla e porre fine alla guerra”, ha detto Zelenskyj durante l’intervista trasmessa domenica. “Per me, cosa posso dire? Quindi anche lui è il benvenuto”.

” Biden era qui e penso che abbia capito alcuni dettagli che si possono capire solo stando qui”, ha continuato Zelenskyj. “Quindi invito il presidente Trump. Se può venire qui, mi serviranno 24 minuti”.

A marzo, l’ex presidente aveva affermato che avrebbe potuto “risolvere” la guerra in Ucraina in un giorno se fosse stato rieletto, sottolineando che il processo di negoziazione sarebbe stato “molto semplice”.

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Il presidente ucraino ha affermato che avrà bisogno di soli 24 minuti invece di 24 ore per spiegare a Trump che non potrà porre fine alla guerra così facilmente come pensa.

Zelenskyj ha aggiunto che la pace non può essere negoziata con il presidente russo Putin anche se Trump ci provasse.

“Non può portare la pace a causa di Putin”, ha detto. “Se non ci prova e se non è pronto a dare il nostro territorio a quest’uomo terribile, a Putin, se tu non sei pronto a darglielo, se non sei pronto a dare la nostra indipendenza, non potrà farcela”.

Welker ha chiesto a Zelenskyj se pensa che Trump sosterrebbe l’Ucraina nella sua guerra in caso dovesse vincere le elezioni presidenziali del 2024, con Zelenskyj che ha detto di non esserne sicuro.

“Davvero, non lo so”, ha detto. “Spero che non dipenda solo dal presidente istituzionalmente. Penso che dipenda dall’opinione degli americani, della tua società. Penso che sia la cosa più importante.

In questo pantano il Pil della Russia e’ prospettato crescere di un punto e mezzo percentuale e la spesa per gli armamenti giungera’ a sforare i 62 miliardi di Euro, a Mosca, il che e’ tantissimo considerando che il Pil della Federazione russa resta inferiore a quello dell’Italia, ma che la somma di 60 miliardi, corrisponde a poco meno dell’importo di una legge finanziaria nel Bel Paese. Attualmente Kiev rappresenta un nodo di irreversibile depauperazione per il dittico Europa-Italia, e l’opportunita’ di crescita e svincolo russo, dal blocco euroatlantico.

Il Pil di Europa e Russia, mirando il 2070, vede una decrescita economica del Vecchio Continente ed un suo pareggiamento della Federazione russa, con Cina potenza egemone in termini di Pil, America al terzo posto con la deflagrazione del Dollaro, e l’Italia trafitta da precarieta’, sostituzione etnica e rimpicciolimento dell’apparato industriale in guisa letale.

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