Putin torna a parlare di Gaza

Il leader russo afferma che forze senza nome stanno cercando di provocare un’escalation, attirando quanti più altri paesi possibile. A cio’ antecedono le esternazioni dell’ex primo ministro russo e braccio destro attuale di Putin, Dmitrij Medvedev che esecrano l’Europa, e contemporaneamente la compatiscono: Medved ha descritto l’Europa come una laida sgualdrina che ha assecondato tutti i desideri dei propri clienti, allegoricamente gli americani, ed ora si appresta ad essere cacciata di casa ed al freddo. In quanto il Vecchio Continente e’ stato orbato dagli Usa, di una propria autonomia e sovranita’ sia in politica estera che per le questioni economiche, belliche, sociali, a parere del russo. Il quale rincara la dose affermando che tutti i grandi paesi europei annuiscono in maniera estremamente subordinata e spaurita, alle prescrizioni statunitensi che li obbligano ad acquistare il proprio gas naturale assai esoso, aborrendo quello russo ed ogni fisiologico rapporto di cooperazione e buon vicinato, con Mosca. La qual cosa si traduce in nocumenti per centinaia di miliardi che danneggiano le aziende europee, migliaia di miliardi a detrimento della societa’ civile, dei servizi e delle infrastrutture; infine la sudditanza europea causa l’allontanamento della Russia di cui Mosca si duole ma che, a lungo andare, sara’ irreversibile siccome, anche se la grande finanza potra’ elidere le perdite contemporanee dell’Europa, la Russia sara’ totalmente schierata con il blocco commerciale meridionale ed asiatico. Medvedev conclude dicendo che l’Eurozona deflagrera’ senza la Russia, sopratutto in base al fatto che Usa, India, Cina, Medio Oriente, stanno pianificando un futuro in cui l’Europa vincolata all’America, non e’ pervenuta. Ancora infierisce, il politico russo, sul fatto che l’Europa acconsente di caricarsi migranti indigenti ed incompetenti, depotenziando economicamente imprese e lavoratori, per mezzo di inflazione, spese spropositate, guerra indefessa alla Russia.

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Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che la guerra di Israele a Gaza potrebbe estendersi ben oltre il Medio Oriente, affermando che è sbagliato che donne, bambini e anziani innocenti nell’enclave palestinese vengano puniti per i crimini di altri.

“Il nostro compito oggi, il nostro compito principale, è fermare lo spargimento di sangue e la violenza”, ha detto Putin mercoledì in un incontro del Cremlino con i leader religiosi russi di diverse fedi, secondo una trascrizione del Cremlino.

Il presidente russo, che dal febbraio dello scorso anno conduce una guerra totale nella vicina Ucraina, ha affermato di aver detto telefonicamente ad altri leader mondiali che se la campagna militare israeliana a Gaza non si fosse fermata, ci sarebbe stato il rischio di una conflagrazione molto più ampia.

“L’ulteriore inasprimento della crisi è carico di conseguenze gravi, estremamente pericolose e distruttive. E non solo per la regione del Medio Oriente. Potrebbe estendersi ben oltre i confini del Medio Oriente”, ha aggiunto.

In un discorso che ha criticato l’Occidente, ha affermato che alcune forze senza nome stanno cercando di provocare un’ulteriore escalation e di trascinare nel conflitto il maggior numero possibile di altri paesi e popoli.

L’obiettivo, ha detto, è quello di “lanciare una vera ondata di caos ed odio reciproco non solo in Medio Oriente ma anche ben oltre i suoi confini. A questo scopo, tra le altre cose, cercano di fare leva sui sentimenti nazionali e religiosi di milioni di persone”.

Il Cremlino ha affermato che gli sforzi per concordare una risoluzione “equilibrata” del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul conflitto Israele-Hamas, dovrebbero continuare. Questo il giorno dopo che Russia e Cina hanno posto il veto  ad una risoluzione redatta dagli Stati Uniti che chiedeva una “pausa umanitaria” per consentire l’accesso agli aiuti, la protezione dei civili e la cessazione degli armamenti di Hamas, il gruppo che governa Gaza, e di altri gruppi armati nell’ enclave.

I diplomatici hanno notato che una pausa umanitaria non è la stessa cosa di un cessate il fuoco, sostenuto dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Una pausa potrebbe durare solo poche ore.

La Russia ha presentato una proposta rivale alle Nazioni Unite che sosteneva un cessate il fuoco più ampio – un’opzione che secondo essa è “molto più equilibrata” – ma la proposta non è riuscita ad ottenere il numero minimo di voti. L’Italia per contro, nella seduta in cui persino Francia, Germania e Stati Uniti, si sono espressi sfavorevolmente ad Israele nelle stanze dell’Onu, si e’ astenuta con immenso scandalo e livore della popolazione. Per molti il Bel Paese e’ uno zimbello nelle mani dei sionisti in relazione ai quali, stanno emergendo uccisioni multiple ed incrociate su Gaza, che coinvolgono innumerevoli bambini ma anche bombardamenti ai luoghi di culto cristiani nell’obblivione da parte vaticana.

In questo pantano in cui presso Gaza figurano uccisi per lo piu’ civili e minorenni anziche’ meri terroristi ed esponenti di Hamas, irrompe il livore verso Israele che si sta macchiando di genocidio. Le manifestazioni pubbliche in Europa pro Palestina figurano vietate nelle principali piazze, con arresti e gambizzazioni repentine verso coloro che solo mantengono uno stendardo, palestinese. Tali illeciti sono commessi a Berlino, Londra, Parigi, nello spregio dei diritti e delle connesse democrazia, e liberta’ di espressione.

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