Sanità e giovani: problemi in vista

La Sanità sta soffrendo la mancata programmazione e lungimiranza di Governi Nord-centrici che hanno spinto sulla Sanità privata del Nord alpino compreso Granducato Tosco-Emiliano andando a definanziare il Sistema sanitario nazionale pubblico, dal 1978 definito il migliore al mondo e di derivazione inglese per universalità, gratuità e finanziamento dalla fiscalità generale.

Da tre anni il Movimento 24 agosto Equità Territoriale denuncia la strategia governativa di dare sempre meno al Sud e infatti la mobilità sanitaria, le risorse ridotte se ricordate 2000 euro al Nord procapite contro i 1700 al Sud basata sulla popolazione pesata e non sull’indice di deprivazione oltre alla finzione delle Regioni virtuose del Nord (ma guarda un po’?) e le Regioni in piano di rientro e commissariamento del Sud che perdevano così ulteriori risorse non solo in termini economici ma anche di personale e di strutture.

Fu la legge finanziaria del 2005 che permise al Governo Nord centrico di strangolare ulteriormente e definitivamente il Sud col Governo Berlusconi 2 ed i Ministri della Salute Girolamo Sirchia e dell’Economia Giulio Tremonti.

Ma i nodi vengono al pettine e questa ‘mazzata’ che doveva riguardare il Mezzogiorno si è ritorta contro e la spending review, il blocco del turn over, la capricciosita’ di una politica nordista, che non vedeva ritorni dalla Medicina del Territorio autonoma e capillare basata sulla fiducia dei cittadini, intenta a sostituirla con Agenzie private, è crollata sotto il peso carnefice di una pandemia Covid19 che ha praticamente flagellato il Nord.

Il medico di famiglia era stato depotenziato e privato di molte attività, gli Ospedali privati hanno chiuso durante l’emergenza, gli ospedali pubblici non hanno retto al peso dei malati e dei morti… insomma i Governi hanno evidenziato la loro incapacità a tutelare la salute dei cittadini italiani ma anche la loro inettitudine nel considerare il Sud una colonia da spolpare a favore del Nord.

Oggi il Pnrr che doveva ristabilire la giustizia sociale e civile tra Sud arretrato rispetto al Nord invece, nel pensiero razzista del Governo attuale, servirà a mettere una pezza per il Nord e addirittura renderà il Sud ancora meno sviluppato e anche in questo scenario entra la Autonomia differenziata, il miglior modo per prelevare dal bancomat Sud per arricchire ulterormente i secessionisti alpini e tosco-emiliani. Una ultima considerazione: il Nord è a crescita zero e l’Italia ha bisogno del Sud per progredire.

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