Rizzo attacca Calenda e sbugiarda i media

Sul fronte del conglomerato politico antisistema in procinto di raccogliere le firme, sessantamila, per accedere alle elezioni del 25 settembre, si erge la voce di Marco Rizzo, segretario del Partito dei Comunisti italiani confluito in Italia Sovrana e popolare: egli ha esecrato i media come rei di aborrire il pluralismo politico nell’affidare la maggioranza degli spazi a Calenda, che a stento detiene il 2%, in antitesi alla conformazione politica di Toscano, Ingroia, Messora, Balanzoni e appunto Rizzo. Secondo il senatore torinese infatti, con lo spazio mediatico di Calenda, la propria conformazione politica otterebbe un pieno di consensi. Inoltre Rizzo si ostina a definire se stesso ed i propri compagni di coalizione, come unico vero partito antisistema, esecrando di Maio artefice del rinnegamento dei 5 stelle, della spasmodica ricerca di poltrone, della negazione degli ideali che lo hanno contraddistinto, e perfino della fellonia nei confronti delle decine di parlamentari che lo hanno seguito e che rimarranno senza incarichi e posti in parlamento. Il comunista Rizzo non si esime anche dallo sferzare Conte che riscontra una risalita nei sondaggi, in quanto il suo operato ed il suo eventuale prossimo programma di governo, si e’ rivelato e si rivelerebbe propedeutico a quelle forze sistemiche altofinanziarie e relative le multinazionali, il cui intento sta nel depauperare irreversibilmente l’Italia.

La creatura politica di Tabacci e di Maio secondo uno dei caporioni del fronte unico antisistemico, figura una compagine monca e destinata all’estinzione, mentre il Pd con Letta, Forza Italia di Berlusconi e persino Fratelli d’Italia di Meloni sarebbero finti antagonisti impegnati in una farsa teleologica al mantenimento dell’ordine economico e politico antecedente. Rizzo definisce ipocriti e teatrali i litigi tra Pd, Calenda, Renzi, Meloni, Di Maio, giacche’ sarebbero tutti pronti all’indomani di ogni situazione, a sedersi al tavolo delle trattative fra loro ed inficiare gli interessi dell’Italia dinanzi lo spauracchio degli usurai internazionali, allo strapotere delle multinazionali e delle forze di Intelligence e militari forestiere.

Per Rizzo saranno insufficienti i media principali, nel trainare Calenda e sopratutto fermare, l’imperterrita avanzata delle neonate aggregazioni politiche antisistema. Salvini e la Lega, per contro, sembrano degradati a forze governative marginali cui si fa poca menzione, con Italia sovrana e popolare, la quale definisce i leghisti come pavidi e grami, genuflessi i desiderata dell’America ed incapaci di difendere l’Italia.

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