Reddito di cittadinanza: vittoria del governo, numeri e prospettive

Gli scenari di rischio elaborati ed i relativi allarmi” attivati dall’Inps hanno permesso di individuare su circa 1.290.000 domande di Reddito di cittadinanza pervenute, nei primi dieci mesi del 2022, oltre 290.000 a rischio: 240.000, per mancanza del requisito della residenza in Italia oppure per false o omesse dichiarazioni relativamente alla posizione lavorativa dei componenti relativi il nucleo familiare, sono state respinte in automatico, prima che la prestazione potesse essere indebitamente percepita, 50.000 sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli. Lo comunica l’Inps. I dati relativi ai primi otto mesi del 2022 riferiscono di 1.479.809 nuclei.

I percettori di almeno una mensilità di Reddito di Cittadinanza, con 3.386.231 persone coinvolte e un importo di seicento e passa euro; si trovano in gran parte nella iperproduttiva Lombardia e nella Campania che annaspa nei postumi della crisi pandemica, nelle cesure agli stanziamenti statali già denunciati dal penultimo sindaco de Magistris e dalla lama dell’euro che dal 2007 ha fatto risentire il proprio gravame sulla comunità di acquirenti e sugli imprenditori. Senza contare gli obblighi di taglio alla spesa pubblica ed all’innalzamento dei costi di produzione causati dal conflitto in Ucraina, che inficiano tutte le imprese italiane. Da Napoli si innerva il grido di minaccia indiretta verso il governo in relazione al reddito di cittadinanza, che svolge le veci di ammortizzatore sociale, surrogato dell’impiego, sussidio all’economia da parte del settentrione che elude i fondi Fas destinati al Sud già da alcuni anni. Così in mancanza del Reddito di cittadinanza Napoli e dintorni, in modo maggiore, potrebbero diventare delle bombe sociali davvero esiziali dal punto di vista dell’ordine pubblico, della incolumità dei cittadini, delle forze dell’Ordine e della classe politica.

Nella sala dell’Opera Cardinal Ferrari a Milano, struttura che dal 1921 assiste le persone indigenti nel capoluogo lombardo, Giuseppe Conte si è posizionato davanti ad un maxi-schermo per vedere il “Boris Godunov” recitato alla Scala. Prima che iniziasse l’opera lirica, però, l’ex premier ha intonato a gran voce il proprio spartito più conosciuto: quello in favore del reddito di cittadinanza. “Da presidente del Consiglio mi avevano invitato alla Prima della Scala e non sono mai riuscito ad andare: sono contento di vederla qui con voi”, ha affermato il capo pentastellato parlando con le persone radunate nella struttura caritativa milanese. Guarda caso, a quanto si apprende, tra esse c’erano anche cittadini che beneficiano del reddito grillino. Poi, il politico si è concesso foto e strette di mano con quanti lo avvicinavano. Il livello di reddito medio mensile erogato a livello nazionale di 582,04 euro fronteggia un numero di indigenti relativi e totali che dai sei milioni antecedenti l’installazione dei Cinque Stelle è stato reciso della metà ma nel 2022 è tornato a salire. Sono pochi i posti di lavoro assegnati in seguito al Reddito di Cittadinanza seppure, a tal proposito, gli accoliti di Grillo si scagionano con l’impossibilità di attuare la fase due del programma imperniato sul Reddito, che avrebbe inerito le misure a sostegno delle imprese ed il mero rilancio del lavoro.

Sono attualmente previste diverse tipologie di incentivi per le imprese che assumono i beneficiari del Reddito di cittadinanza a tempo pieno e indeterminato (anche in apprendistato) e per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che avviano attività imprenditoriali.

Le disponibilità dei posti vacanti devono essere comunicate telematicamente attraverso il sistema informativo dell’ANPAL. Se l’assunzione avviene a tempo pieno e indeterminato compreso il contratto di apprendistato (anche grazie all’attività svolta da un soggetto accreditato ai servizi per il lavoro), il datore di lavoro beneficia di un esonero contributivo, nel limite dell’importo mensile del Reddito di cittadinanza percepito dal lavoratore e comunque non superiore a 780 euro mensili e non inferiore a cinque mensilità. La durata dell’esonero sarà pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute del Reddito di cittadinanza. Contestualmente all’assunzione il datore di lavoro può stipulare, qualora necessario, un patto di formazione, presso il CPI, con il quale garantisce al beneficiario un corso formativo o di riqualificazione professionale.

Al fine di garantire ai beneficiari del Reddito di cittadinanza un percorso formativo e di riqualificazione professionale, gli enti formativi accreditati possono stipulare un Patto di Formazione presso il CPI o presso i soggetti accreditati ai servizi per il lavoro. Il Patto di formazione può essere altresí stipulato dai fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua, attraverso specifici avvisi pubblicati a seguito dell’accordo tra Stato e Regioni in sede di Conferenza unificata.

Se le attività intraprese portano ad un’assunzione a tempo pieno e indeterminato l’esonero contributivo per il datore di lavoro è pari alla metà dell’importo mensile del Reddito di Cittadinanza fino ad un massimo di 390 euro mensili, per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e il numero delle mensilità già godute dal beneficiario stesso e, comunque, per un periodo non inferiore a 6 mensilità. La restante metà dell’importo mensile del Reddito di Cittadinanza percepito dal lavoratore è riconosciuta all’ente formativo accreditato, sotto forma di sgravio contributivo, sempre per un massimo di 390 euro mensili.

Sono previsti dei vantaggi anche per i beneficiari che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio. Ad essi sarà riconosciuto, in un’unica soluzione, un beneficio addizionale pari a sei mensilità di Reddito di cittadinanza, nei limiti di 780 euro mensili. Le modalità di richiesta e di erogazione del beneficio addizionale saranno stabilite con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro dello sviluppo economico.

Nel caso in cui il datore di lavoro abbia esaurito gli incentivi alle assunzioni previsti dall’ultima Legge di Bilancio, gli sgravi contributivi sono fruiti sotto forma di credito di imposta. Le modalità di accesso al credito di imposta saranno stabilite con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.


Sia nel primo che nel secondo caso, l’agevolazione è riconosciuta solo se l’assunzione realizza un incremento occupazione netto del numero di dipendenti, nel rispetto dei principi generali stabiliti per gli incentivi alle assunzioni (art. 31 D.lgs. 150/2015). da indagini demoscopiche sbandierate proprio dal famigerato e boicottato Grillo, emerge che la maggioranza dei destinatari del reddiyto di cittadinanza si prodiga in lavori che gli consentano di rintuzzare il carovita incipiente, binariamente ai professionisti che hanno affermato di continuare a lavorare, in caso di sussidio incondizionato al reddito, e di continuare il lavoro che già si svolge o si è svolto. tuttavia la misura caldeggiata dal binomio neonato Grillo-Conte si sta rivelando una concorrenze sleale verso gli imprenditori che non trovano personale con gli emolumenti che riescono a garantirgli, il chè presuppone l’urgenza di sussidi maggiori ed ingenti defiscalizzazioni, proprio verso la classe industriale italiana. Una maniera di convertire il reddito statale in fattivo ausilio pubblico, sarebbe secondo innumerevoli intervistati e periti, rimodulare immantinente il personale per fargli svolgere mansioni pubbliche non qualificate a cui manca personale per limiti ancora vigenti, alle assunzioni.

Intervistata recentemente una cittadina napoletana suffragata dal Reddito di Cittadinanza, essa ha replicato di non poter accettare le proposte di lavoro che già le sono giunte, proprio per l’inadeguatezza del salario assicurato.

Vocabolario

*Gravame: peso.

*Rintuzzare: affrontare, respingere.

*Caldeggiata: portata avanti con convinzione.

*Sussidi: aiuti.

*Salario: stipendio.

*Suffragata: aiutata.

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