Palermo ucciso 45 enne a colpi di pistola. Si indaga nel mondo della droga

È stato sparato con una calibro 22. È accaduto nella città di Palermo. La vittima è Giuseppe Incontrera, 45 anni: era in bicicletta in via Imperatrice Costanza, ha incontrato qualcuno, poi è stato inseguito e ferito con proiettili alla spalla e al torace. L’ uomo subito dopo è stato soccorso e portato immediatamente in ospedale.  La corsa disperata verso il nosocomio non è servita. L’uomo è deceduto subito dopo.

In un primo momento l’ipotesi più realistica è quella della lite avvenuta a seguito di un incidente stradale: sul luogo dell’omicidio è stata trovata un’auto col parabrezza lesionato. I carabinieri però ora valutano la pista di un regolamento di conti nel mondo mafioso, forse per affari di droga. L’inchiesta sul delitto è passata alla direzione distrettuale antimafia. La vittima è stata inseguita e sono stati sparati più colpi anche se di un calibro che non viene usato di solito nei delitti di Cosa nostra, soprattutto quelli decisi dai boss. L’ipotesi poi plausibile è quella del regolamento di conti per affari criminali. A ucciderlo è stata una sola persona e questo potrebbe anche far ipotizzare che sia stato un delitto d’impeto durante una discussione. Gli investigatori stanno anche valutando se la vittima avesse avuto un ruolo all’interno del mandamento mafioso di Porta Nuova, magari di esattore del pizzo. I carabinieri hanno chiesto le registrazioni delle videocamere della zona. La vittima era stata arrestata più volte per spaccio di hashish, cocaina e eroina, per violazione della sorveglianza speciale, ma anche per rapine. Avrebbe fatto parte di una banda specializzata in colpi a istituti di credito del Nord Italia nei primi anni 2000. Armati di tagliabalsa i rapinatori entravano con uno stratagemma in banca e chiudevano impiegati e clienti nel bagno per fuggire coi soldi.

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