Le piazze si preparano a difendere Gratteri

MAI PIU’ STRAGI, MAI PIU’ SOLI : SCENDIAMO IN PIAZZA COME SCORTA CIVICA
5 LUGLIO ORE 19, MILANO.
A seguito del Flash Mob del 23 maggio a sostegno di Nicola Gratteri e di tutti i magistrati e le forze dell’ordine che rischiano la vita contro il crimine organizzato, tante altre associazioni hanno aderito al nostro comune intento, affermano dal partito politico 24 agosto, meridionalista ed afferente il famigerato giornalista e scrittore Pino Aprile.

Saremo ancora in piazza, insieme, perché nessuno sia più solo: martedì 5 luglio alle ore 19 davanti alla Stazione Centrale di Milano e manifesteremo a sostegno del procuratore Nicola Gratteri e di tutti i cittadini che rischiano la vita contro le mafie. Lo faremo a Milano per dire alla ‘Ndrangheta “mai più stragi” nel cuore della piazza in cui ricicla i soldi del crimine.

A inizio maggio è stato scoperto il progetto di un attentato nei confronti del Procuratore della DDA di
Catanzaro. Una nuova minaccia alla vita del magistrato impegnato in prima linea contro la ‘ndrangheta.
Trent’anni dopo le stragi di Palermo, è necessario ribadire che la lotta alle mafie ci riguarda tutti e che chi combatte la criminalità organizzata non è da solo: non vogliamo altri martiri da commemorare il giorno dopo ma scendere in campo prima, per impedire l’irreparabile.

Vogliamo sostenere Gratteri, i magistrati e le forze dell’ordine che svolgendo il proprio lavoro ci difendono dalla violenza mafiosa. Vogliamo sostenere la democrazia, messa a rischio dalle azioni criminose delle mafie. Vogliamo mettere sotto i riflettori dell’opinione pubblica il grave e pericoloso processo di infiltrazione della ‘ndrangheta in atto in tutta Italia.
Il flashmob del 23 maggio scorso in piazza S. Apostoli a Roma è stato il primo passo: sono sempre di più le associazioni e i cittadini che stanno facendo rete per ritrovarsi il 5 luglio a Milano.

Adesioni al 9 giugno 2022 in ordine alfabetico :
ACLI – ActionAid – Addiopizzo Travel – Agapanto APS Roma – AITR (Associazione Italiana Turismo
Responsabile) – Arci Servizio Civile Calabria – Assifero- Associazione Andiamo Avanti – Casa Internazionale delle Donne – CCO – Crisi Come Opportunità – Centro per l’Autonomia Cooperativa Sociale -CGIL Calabria -CIES-Onlus -CISL Calabria – CNCA Calabria – Comitato Addiopizzo – Comitato don Peppe Diana – ComunitàProgetto Sud – Consorzio Cooperativo Nausicaa -Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II -E.V.A. Cooperativa Sociale – Federsolidarietà – Confcooperative – FICT (Federazione Italiana Comunità Terapeutiche) – Fondazione Corte delle madri – Fondazione San Bernardino – Forum Terzo Settore Calabria -Gaiaitalia puntocom edizioni

– GOEL – Gruppo Cooperativo – Human Foundation – Legambiente -Movimento M24A Equità Territoriale – Next Nuova Economia per Tutti – Nuova Cooperazione Organizzata –NCO – Pastorale per i Problemi Sociali e il Lavoro Calabria – Progetto Policoro Calabria – Rete Recovery Sud -Associazione Il Quinto Ampliamento – Slow Food Italia – Studio Panzarani- Terra Dea di San Giorgio aCremano – comitato #versoil23maggio – Centro Studi Rossanese “Vittorio Bachelet” – Unicobas.

Qualche giorno fa, in una cornice fantastica, a Pontecagnano Faiano, è andata in scena la premiazione annuale rivolta a personalità che hanno dato e danno lustro al Sud.
È stato emozionante vedere sullo stesso palco due persone che con il loro impegno quotidiano instancabile stanno tentando di dare un futuro alla terra ed alla gente meridionale. Ma su quel palco non c’erano fisicamente solo Pino Aprile e Nicola Gratteri che hanno ricevuto l’onorificenza del caso, ma c’eravamo tutti noi, le nostre menti e le nostre gambe. Hanno creato un “esercito” ma soprattutto ci hanno fatto capire che tutto è difficile ma nulla è impossibile.
Questa terra un giorno sarà bellissima, disse Paolo Borsellino, grazie a loro capiamo che non sarà impossibile e torneremo a splendere. Dicono dal palco tutti i comitati, i gruppi, i professionisti ed i meri cittadini attivamente impegnati nella redenzione del Sud.

Gennaro de Crescenzo, professore universitario, archivista e presidente del movimento neobormonico, sferza sull’abbrivio del premio del Sud, la prestigiosa enciclopedia Treccani difendendo la propria citta’, Napoli, in maniera accanita: PER LA TRECCANI NAPOLI “È UNA CITTÀ PIENA DI PROBLEMI”. E LE ALTRE CITTÀ ITALIANE? NOTA INVIATA ALLA REDAZIONE (MODIFICATE O TOGLIETE NAPOLI DA QUELLA ENCICLOPEDIA).
“Una città piena di problemi, ma anche di storia e di cultura”. È questa l’apertura della voce dedicata a Napoli nell’Enciclopedia dei Ragazzi Treccani. Il resto è il solito mix di notizie e di “ma”: qui la plebe “è più plebe che altrove” e la città è “caotica e sovraffollata, deturpata da scempi edilizi e ambientali, insidiata dalla malavita organizzata – la famigerata camorra”. Se l’Enciclopedia approfondisse aspetti sociali e urbanistici di tutte le città italiane potremmo pure accettarlo. Il problema è il solito: per le altre città le aperture-sintesi e i trattamenti sono diversi. E così Milano è “la massima concentrazione delle forme più moderne e dinamiche dell’economia del paese”, “metropoli europea spesso definita capitale” e ricca di “prestigio internazionale”. Così Venezia è semplicemente “la città dell’acqua” con i suoi “meravigliosi edifici” e i suoi trionfi come città marinara. Così Torino è “la città della Fiat” mentre Firenze è “antica patria di banchieri, artisti e umanisti” e Roma è “patrimonio universale”. Nessuno nega che Napoli abbia problemi ma è proprio sicuro che sia giusto che un’enciclopedia così famosa e per giunta rivolta ai ragazzi debba associare Napoli sempre e comunque ai suoi problemi ammesso (e non concesso) che le altre città, anche a guardare le statistiche ufficiali relative alla criminalità, non ne abbiano? È anche così che nasce e non si risolve la questione meridionale, con milioni di ragazzi del Sud che da oltre un secolo e mezzo vivono degli immotivati complessi di inferiorità e milioni di ragazzi del resto dell’Italia con immotivati complessi di superiorità. Quei ragazzi, da oltre un secolo e mezzo, sono state e sono le nostre classi dirigenti. Abbiamo ovviamente inviato ai redattori della Treccani questa nota sperando che, nonostante i danni già fatti, ne prendano atto e procedano con le necessarie e urgenti correzioni… oppure CANCELLINO LA VOCE “NAPOLI” DALLA LORO ENCICLOPEDIA.

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