La Verità incastra Lamorgese.

Emergono molteplici indizi, alcune prove e numerose indagini che sembrano attestare la conoscenza ed il beneplacito del ministro degli Interni “Lamorgese”, riguardo l’attentato alla sede romana della Cgil, principale e sempre piu’ esecrato sindacato italiano. Sull’affermato quotidiano La Verità si evincono le sesquipedali responsabilità del titolare dicasteriale per l’ordine pubblico, nel non sanzionare l’episodio riportato di lasciapassare dei carabinieri, ai terroristi che hanno piazzato l’ordigno. Episodio anomalo,quello che ha riguardato il responsabile politico apicale dell’ordine pubblico, le cui responsabiltà’ non appaiono dirette ma nemmeno nulle, sulla questione di Roma.

Prima pagina la verità del 15 ottobre 2021

Binariamente a Roma, Lamorgese e’ stata attaccata per un altro episodio ben piu’ grave in cui si deducono pari responsabilita’: Il Rave party europeo in alta Italia, all’acme della pandemia, con disordini ed organizzazione estera. Se a cio’ si aggiunge lo sbarco incessante di clandestini in Italia cui viene fatto il tampone salivare-affermava Vigano’ qualche tempo fa-, desta sconforto il senso di impotenza politica per l’Italia, di quello che rappresenta il piu’ importante dei propri rappresentanti politici.

Riguardo la manifestazione dell’attentato Cgl di Roma gira sui social il sarcasmo ipercondiviso, secondo cui sia risultato tutto predisposto da Lamorgese e piani alti della politica e la finanza, per consegnare Roma e Torino nell’orbita della sinistra.

A Triste i lavoratori portuali stanno avendo proseliti da parte dei vigili del fuoco, che si sono seduti innanzi a loro dirimpetti alla polizia, per un corteo pacifico che vuole rintuzzare non tanto il mero Green Pass bensi’ tutto il corollario di esso. A tal proposito infatti si impernia l’ultima uscita video dell’ex nunzio apostolico per l’America Vigano’, il quale allude all’integrazione tra Green Pass, carte di credito e chip subcutanei preconizzate e redatte in Agenda 2030 del World economic Forum: scenario distopico gia’ iniziato in Cina ed Australia in cui si hanno benefici fiscali, economici e relativi la liberta’ in caso di non critica al sistema politico-economico in auge ed assenso a tracciabilita’ assoluta. A Trieste le persone stanno pugnando contro cio’ che sembra seguire il Green Pass, ossia ipotetico blocco di carte di credito e diritti in caso di dissenso cittadino. A tal proposito il giornalista disallineato Francesco Amodeo auspica il sostegno fisico di tutti i cittadini a Trieste, finalizzati a sostituire coloro che da Trieste dovranno tornare alle loro mansioni in modo da non decimare gli astanti della piazza. Amodeo inoltre sollecita i portuali a non accettare i venturi inviti alla trattativa presso i palazzi romani della politica, in cosi’ da non implodere la protesta come e’ successo per tutte le precedenti proteste di piazza, ad esempio quella delle quote latte.

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