Il benessere nascosto

Il trittico immondizia-non utilizzo librario-smania di disfarsi dell’usato o del vecchio-consiste in una masochistica andatura della maggioranza dei cittadini italiani, in special modo di coloro che vivono in contesti metropolitani. Il fatto che oggi gli oggetti antiquati come i libri fuori moda siano da accantonare o buttare, sovente nella spazzatura, e’ una ganascia al benessere intimo che ognuno inesorabilmente cerca, anche incosapevolmente. Difatti la spirale di produzione di immondizia per liberare se stessi ed il proprio ambiente da elementi percepiti inutili o arcaici, produce un senso di instabilita’ e frenesia da insoddisfazione costante, causata anche e sopratutto dalla mancata o insufficiente abitudine alla lettura.

E’ proprio quest’ultima che attraversa ingenti limitazioni in Italia, foriere di senso di instabilita’ e sregolatezza rinvigorite proprio dalla sindrome da produzione di immondizia e da quella di mancato rispetto della regola della lettura.
Il circolo vizioso spazzatura-non lettura libraria continua,-spaesamento verso il “vecchio”- persevera nel fare da freno alla serenita’ individuale ed alla accettazione pacifica del sistema di economia circolare. Un’economia fondata sul riutilizzo e sulla trasformazione continua dei rifiuti in oggetti di diverso utilizzo che, come i libri nuovi e antidiluviani, non scadono mai nell’obsolescenza, coniugando pertanto il senso di quietitudine, benessere e regolatezza cui necessitano gli individui in chiave di benessere individuale.

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