Mentre in Italia e’ Cesare Sacchetti ad essere fregiato dell’epiteto di “complottista principe”, tale peculiarita’ in America spetta ad Alex Jones, che si e’ sfogato con Tucker Carlson su Twitter, in relazione alla situazione geoeconomica e geopolitica che sferza gli Usa e la sua persona. Oltre che ad aver subito nocumenti personali e professionali incommensurabili, Alex Jones nella trasmissione filo conservatrice di Carlson approdata su X dopo la censura di Fox, ebbene Jones ha approfondito le tematiche che lo hanno reso celebre in America, tirando in ballo pressoche’ tutti i conglomerati di potere che influenzano l’America.

In Italia il giornalista Cesare Sacchetti gode di un seguito Telegram che sfora i sessantamila iscritti ed i 4000 lettori a post-su una media di una decina circa di post quotidiani- ma e’ stato sottoposto a chiusura presso i canali social piu’ prestigiosi, ispezioni domestiche dei servizi segreti e, recentemente, indagini disciplinari presso l’Ordine dei giornalisti.

Alex Jones e’ l’omologo statunitense di Sacchetti, similare all’italiano Morris San dal punto di vista espressivo e contenutistico, che in maniera reiterata accennava per radio al tema scottante del Satanismo imperante negli Usa. Si e’ in passato contraddistinto per i filmati e le pubblicazioni che inerivano la pedofilia e gli intrecci tra la politica, i servizi segreti deviati, la sparizione di minori, le sfere alto-finanziarie e rituali abnormi che lo hanno inficiato dal punto di vista economico, professionale e famigliare. Alex Jones ha subito numerosi processi ingiusti che gli hanno confiscato, a sua detta, proprieta’, denaro in guisa indiretta, e societa’. Tucker Carlson di Fox News, giornalista televisivo in questa congiuntura piu’ seguito d’America, ha dedicato ad Alex Jones una lunga intervista, disponibile sul proprio canale X e sull’omonimo sito Internet. Li’ il giornalista pasionario ha affermato che avrebbe voluto dedicarsi esclusivamente ai libri ed esprimersi in radio solo una volta alla settimana, a causa del proprio onerosissimo impegno settimanale, che lo ha visto di recente offrire due ore quotidiane, circa, di dirette radiofoniche per cinque giorni alla settimana. Jones e’ celeberrimo per il proprio stile perentorio, quasi apocalittico, con cui sferza politici, burocrati ed imprenditori a suo parere corrotti; alludendo in modo altalenante le tematiche cristiche ed i principi bibblici ed evangelici. Alex Jones ha elogiato Tucher Carlson per il portato di informazioni tecniche dal punto di vista politico ed economico, oltre che giuridico, che lo arricchisce. Ed ha rimarcato quanto le politiche di Biden e della cricca di personaggi occulti che lo influenzano, sia esiziale per gli Stati Uniti. Cosi’ ha focalizzato la questione dei confini americani spalancati attraverso cui penetrano falangi ipotetiche di clandestini teleologici al terrorismo interno su commissione. Ma sopratutto, affermava Alex Jones nel talk show di Carlson che su Twitter sta riscuotendo numeri superiori ai media tradizionali; ebbene il proprietario di Info Wars diceva che le frontiene aperte da Biden servono anche a corroborare le fila ed i voti del fatiscente Partito Democratico. Quest’ultimo, alla luce del totale appoggio alla immigrazione irregolare ed al lavoro indefesso per assicurare tosto cittadinanza e diritto di voto agli immigrati, prevede una dovizia di nuovi voti per se’, binariamente ad uno stravolgimento di ogni proposta e legge politica antiprogressista, filoconservatrice nonche’ incentrata sull’ontologia occidentale e la propria religione cristiano-cattolica.

Alex Jones ha rimarcato da Carlson su X, che l’irregolarita’ dei flussi migratori consentiti da Biden ed avallati dal sistema finanziario, mediatico, tecnologico, burocratico, istituzionale ed alto-industriale statunitense interconnesso al Partito Democratico ed ai Repubblicani ipocritamente tradizionalisti, ebbene per il fautore di Infowars l’immigrazione clandestina sconsiderata, suffraga il mercato illecito degli stupefacenti che danneggia od uccide i giovani, il traffico di esseri umani, quello di donne in schiavitu’, di bambini per rituali satanici, acquisto di organi e lavoro forzato. Jones rincarava che l’America e’ soggetta a venti cospirativi che vogliono ibridare per poi annacquarne, l’etnia come caldeggiato da Kalergi. Inoltre gli immigrati servono a limitare gli emolumenti costituzionalmente prestabiliti, in quanto accettano condizioni e carichi di lavoro estremamente peggiori rispetto al resto degli americani e dell’occidente.

Alex Jones alla stregua di Tucher Carlson, biasima la corruzione multistrato che a sua detta sta portando l’America allo sfacelo, con costi, inflazione, gabelle crescenti e dipendenza da dinamiche globali nonche’ rischi per la propria incolumita’, ha espresso la  volonta’ a permanere nella sua nazione per rintuzzare i nemici suoi e quelli personali ed economici.

Tucker Carlson come Alex Jones medesimo, si sono organizzati contro congiunture ancora peggiori di quella attuale, trasferendosi in loro case di campagna autosufficienti dal punto di vista energetico, alimentare ed idrico. A tal proposito l’esponente forse apicale, del mondo dissidente americano, ha confessato di possedere un vasto ranch di famiglia presso il Messico, da cui ripartire allorche’ la paventata tempesta bellica, finanziaria e bancaria, sara’ passata. Ed ha aggiunto che, sebbene la propria magione off grid fosse di gran lunga inferiore a quella del collega piu’ prestigioso, essa sarebbe bastata a riedificare una dipendenza economica che, secondo lui, il sistema di potere contemporaneo, vuole inibire attraverso i macroacquisti agricoli di Bill Gates, le normative sul consumo di insetti e carne sintetica, con la scusa dell’inquinamento. E Jones enfatizza anche il riscaldamento globale, coadiuvato da Tucker Carlson, per slatentizzare il dogmatismo scientifico, sanitario e mediatico, che vuole attuare un nuovo paradigma economico-politico, di matrice transumana davvero esiziale per la comunita’.

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