Di Paolo Paoletti
I 7 ERRORI CHE CONDANNANO IL NAPOLI: MAZZARRI NON SA USCIRNE, DE LAURENTIS E’ ALLO SBANDO. RINFORZI INUTILI, PER UNA DIFESA RIDICOLA ED UNA ROSA CHE NON SI CONVERTE AL 3-5-2. SOLO UN BARCA ALLA FRUTTA PUO’ RIDARE FIDUCIA!
Adesso diventa difficile tutto. Atalanta, (42), Bologna (39), Fiorentina (37) e Lazio (37), hanno vinto. Tra le pretendenti al quarto posto solo la Roma (38) ha perso ma anche se il Napoli (35) dovesse vincere, il recupero resterebbe sotto i giallorossi per lo scontro diretto.
Come gli azzurri, Atalanta, Fiorentina e Lazio devono recuperare una gara ma è la prestazione di San Siro che fa ammutolire.
Sfortuna? Sul palo-autogol la sfortuna sarebbe stata del Milan.
Quanto alle occasioni, il Milan ne ha bruciate almeno 4. Il Napoli quella di Simeone ed un paio di carambole in area nel finale.
Veri pericoli il Milan non ne ha vissuti anche se non aver chiuso la gara molto prima del finale, ha lasciato aperto il risultato fino alla fine.
Non amo parlare tecnicamente delle partite, perchè la tv mostra tutto e tutto viene detto in diretta. Stavolta vanno però ricordati errori impossibili in serie A.
Ecco quelli commessi dal Napoli:
Quando dietro si gioca a 3, il centrale di centrocampo a 5 è incaricato di chiudere la linea portandola a 4 quando l’avversario pressa sulle fasce per il cross. Ricordate De Rossi? Il Napoli ha invece Lobotka, non in grado di fare ciò, per statura, passo, mentalità. Difatti è stato martirizzato da Loftus Cheek.
Quando il centrale dei 3 esce risucchiato ai 40 metri dal centravanti avversario, deve mordere fino a non far giocar palla, oppure meglio che mantenga la linea. Rahamani in occasione del gol rossonero si è fatto infinocchiare da Giroud, perdendo il tempo e la misura.
Comunque se il centrale di difesa esce dalla linea, l’esterno, Juan Jesus… deve scivolare in posizione centrale richiamando nella sua zona il quinto di centrocampo. Nell’occasione il nuovo arrivato Mazzocchi, 28 anni, 3 milioni sprecati per il cartellino, non migliore di Rui. Niente di tutto questo è accaduto ed è stato un gioco da ragazzi per Leao e Theo infilare una difesa inesistente ed il povero Gollini.
Preso il gol, il Napoli si è sciolto. Saltate le distanze tra i reparti, l’interdizione non è più esistita. Pioli avrebbe dovuto fare il pazzo per spingere i rossoneri al raddoppio. Invece niente, tutto è continuato in un inutile palleggio favorendo il Napoli.
In assenza di Osimhen, l’unica vera punta è Simeone. Sbagliato farlo uscire, anche perchè Raspadori è un ectoplasma. Cosi come è sbagliato chiedere a Zielinski di coprire fino alla propria area di rigore. Piotr è un trequarti, gioca bene anche da esterno di sinistra nel 4-3-3, tra i suoi colpi migliori ci sono il tiro dalla distanza, ed il passante. Se deve prevalentemente difendere diventa inutile.
Mai visto Di Lorenzo così in crisi fisica e mentale. Mai visto così evanescente. In una difesa a 4 fa sempre male negli affondo, nonostante i 60 metri da coprire ma in progressione ed in gran parte senza palla. Se gioca quinto non ha lo sprint negli ultimi 25 metri, palla al piede, per il cross dal fondo ed inoltre si perde fuori dai riferimenti dell’area di rigore avversaria.
Sono arrivati altri 3 esterni, 1 di difesa e 2 d’attacco. Ma non si capisce per quale collocazione. Nel 3-5-2 è giustamente rimasto fuori anche Politano, tra i più in palla e tranquillizzato (si sperava…) dal rinnovo. Quindi a che servono Traorè e Ngonge se i quinti sono Mazzocchi o Rui e Di Lorenzo? Se il primo cambio è Politano?
Cacciato Garcia al quale De Laurentis aveva imposto il 4-3-3, Mazzarri ha dovuto virare sul 3-5-2, che diventa un 5-3-2 in non possesso per contrastare l’emorragia di gol subiti.
Gli acquisti di gennaio dovevano essere pronti per tentare il tutto per tutto in classifica ed in Europa ma Dendoncker è rimasto addirittura fuori lista Uefa, come Zielinski (per vendetta). Mentre, Demme, 2.5 netti di stipendio, è addirittura andato fuori rosa!
Di chi sono le colpe di tutto questo scempio?
Garcia è stato cacciato perchè era quarto e praticamente agli ottavi di Champions. O perchè aveva mandato a quel paese De Laurentis ed i suoi ‘ordini’ sulla formazione?
Mazzarri in 11 partite è crollato al nono posto a -7 dall’Atalanta, quarta (eppure battuta nell’esordio di cambio panchina, grazie ad una fesseria di Carnesecchi).
Distanza non incolmabile per i punti da recuperare, ma difficilissima da scalare se sono 5 le avversarie davanti.
La nuova Champions sembra un miraggio e De Laurentis deve assolutamente togliersi di mezzo chiamando un DS di alto livello per disegnare il prossimo Napoli.
La minestra riscaldata è stata l’ennesimo errore: media punti crollata da 1,75 (gestione Garcia) a 1,27 (Mazzarri), con ben 8 sconfitte su 16 gare disputate tra tutte le competizioni. Peggio nel solo campionato.
Osimhen ha perso la finale di Coppa d’Africa. Tornerà abbacchiato, teneva tantissimo a vincere il titolo continentale. E solo gli stupidi possono pensare che possa risolvere tutto lui.
Con il rientro del nigeriano, però, Mazzarri avrà tutti a disposizione e finirà anche questo alibi.
Con il Genoa al San Paolo sarà durissima, Sassuolo e Cagliari giocheranno col coltello tra i denti. La Juve il 3 marzo, potrà già definire molto se non tutto.
Resta il Barcellona, che inopinatamente è l’avversario più alla portata del futuro prossimo. Mai i catalani sono stati così in crisi. Xavi ha già tolto il disturbo e Laporta sta riflettendo se Antonio Conte può essere l’uomo della rinascita blaugrana.
Il 21 febbraio, il Napoli si giocanp 90′ molto più importanti dell’andata per i quarti di Champions. Forse solo dall’Europa può arrivare lo choc utile a mettere un freno a questa stagione in caduta libera!