Barca affondata: due bimbi dispersi

Un barchino di 6 metri è affondato ieri sera nelle acque antistanti a Lampedusa.
    Trentadue migranti, fra cui 3 donne, sono stati salvati dalla motovedetta Cp327 della Guardia Costiera. Vi sono però quattro dispersi, fra cui due bambini di 6 mesi e 6 anni i cui genitori sono sbarcati – insieme agli altri 30 migrati – a Lampedusa. Gli altri due di cui non si hanno più notizie sono due uomini. Cosi’ prosegue incessante la iattura dell’immigrazione clandestina in un processo di destabilizzazione politica ed economica dell’Italia, in una cornice di assoluta distanza europea da questa tematica. Le Ong continuano il proprio lavoro di rastrellamento marittimo dei migranti ed accompagnamento in acque territoriali italiane, con il ribatutto diniego di Malta a fornire un prodromo di assistenza a questi diseredati, ad onta della propria permanenza nell’Unione europea. Desta sconcerto il prosieguo dell’opera omicida degli scafisti, che appena avvistati tendono a fuggire provocando l’affondamento delle barche gia’ precarie su cui viaggiano, in un’opera di sensazionalismo reiterato verso la popolazione italiana e l’affare sesquipedale per i gestori dei migranti dal principio alla fine. In questo scenario Meloni sembra aver abbandonato i toni perentori con cui incriminava la Francia ed altri paesi europei in qualita’ di artefici indiretti delle migrazioni massicce dall’Africa, con l’auspicio di liberare quest’ultima da tali europei e dal famigerato ormai, franco cfa con cui la Francia a detta del presidente italiano, pratica signoraggio bancario verso il nordafrica. Gli sbarchi di clandestini verso l’Italia cosi’ hanno visto i medesimi numeri sesquipedali che hanno caratterizzato i precedenti esecutivi, Salvini compreso, in quella che si e’ configurata come una farsa dal punto di vista dell’opposizione alle direttive europee. In tale quadro il ruolo delle Ong marittime si vede diafano e non indagato a dovere, nel pantano con al centro gli immigrati clandestini in molteplici ruoli: da braccianti sottopagati e non adeguati alle esigenze del lavoro, alla tratta dei bambini in reti pedofile, pedopornografiche ed inerenti la prostituzione od il traffico di organi quando non accompagnati; fino all’impiego dei clandestini nella manodopera della criminalita’ organizzata. Il tutto con la presenza in Italia di persone indigenti, musulmane, di cultura diametralmente opposta a quella europea, da utilizzare all’occorrenza come pedine terroristiche da parte di finanziatori e destabilizzatori politico-sociali forestieri.

Tramite l’esecuzione di un mandato d’arresto europeo, è stato arrestato in Francia il responsabile che faceva entrare in Italia centinaia di clandestini. Quest’ultimi arrivavano attraverso dei voli di scalo ma anche tramite gli sbarchi in Sicilia, soprattutto presso il porto di Catania. L’arresto è avvenuto grazie alle fiamme gialle del Comando provinciale di Treviso e con la collaborazione del II Reparto del Comando generale della guardia di finanza e del servizio per la cooperazione internazionale di polizia del Ministero dell’Interno.

L’arrestato è uno dei tre guineani che sono stati convolti nell’operazione Malta’s Passeur ,che è stata gestita e conclusa nel 2021 dal Comando provinciale di Treviso. Le indagini avevano mostrato che migliaia di clandestini utilizzavano carte d’identità false per entrare nel territorio nazionale partendo da Malta e raggiungendo i principali aeroporti italiani.

L’uomo ed i suoi collaboratori avevano ricevuto in passato un provvedimento cautelare che riguardava l’obbligo di dimora nel comune di residenza e la detenzione domiciliare nelle ore serali e notturne. Ma nonostante l’ordinanza, l’uomo si è spostato dal suo domicilio, ovvero Napoli per ripararsi in Francia: per questo motivo, il Tribunale di Treviso nel gennaio del 2022 ha disposto la custodia cautelare in carcere. Tramite la collaborazione con la procura generale con la corte d’appello d’Orléans e della polizia giudiziaria, il ricercato è stato arrestato e a breve dovrà apparire all’autorità giudiziaria di Treviso per rispondere al reato di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina.

Le indagini sono iniziate a dicembre 2019. Venivano fatti atterrare anche all’aeroporto di Perugia i clandestini che pagavano fino a 700 euro per i voli da Malta con documenti contraffatti e potendo così entrare senza problemi in Italia. A scoprire il traffico di clandestini è stata la guardia di finanza con una operazione internazionale che ha portato a sgominare la banda che avrebbe organizzato nel dettaglio i viaggi.

Lascia il tuo commento
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail