Astrazenka e co.:  pillole non approvate ed illegalita’

In base alle informazioni fornite da portale hightconcept.it e promanate dal seguitissimo blog Telegram del giornalista autonomo Cesare Sacchettu, emerge che

nel 2010 AstraZeneca ha sottoscritto un accordo di risarcimento danni con il Dipartimento della Giustizia USA per un importo di $520 milioni di dollari per aver diffuso informazioni false sul Seroquel (quetiapina).  

Il Seroquel è stato concepito come farmaco contro la schizofrenia ed il disturbo bipolare mentre AstraZeneca ha promosso l’utilizzo del farmaco per tutt’altra serie di patologie.

Infatti tra il 2001 ed il 2006 AstraZeneca ha pubblicizzato il Seroquel a psichiatri e ad altri specialisti per patologie mai autorizzate dall’FDA (Food and Drug Administration) per utilizzi cosiddetti off-label, ovvero non inclusi nell’elenco delle indicazioni terapeutiche presenti nel foglietto illustrativo. Ricordiamo a tutti che qualunque farmaco può essere prescritto solo ed esclusivamente per le patologie indicate nel foglietto illustrativo.

Il governo statunitense ha accusato Astrazenka di illecito. Specificamente, tra il gennaio 2001 ed il dicembre 2006, AstraZeneca ha pubblicizzato il Seroquel a psichiatri e altri medici per alcuni usi che non erano stati approvati dall’FDA come sicuri ed efficaci (inclusi aggressività, malattia di Alzheimer, gestione della rabbia, ansia, deficit dell’attenzione, iperattività, disturbo bipolare, demenza, depressione, disturbo dell’umore, stress post traumatico e insonnia).

Questi usi non approvati non erano tra le indicazioni accettate dal governo USA e dai programmi statali di Medicaid per la copertura del Seroquel.

Secondo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, AstraZeneca ha indirizzato la commercializzazione illegale dell’antipsicotico Seroquel a dei medici che normalmente non trattavano la schizofrenia od il disturbo bipolare, come ad esempio medici che si occupano di anziani, medici di ambulatori, pediatri e medici per adolescenti, strutture per lunga degenza ed istituti di pena.

Nelle accuse, il governo USA ha affermato che AstraZeneca ha promosso gli usi non approvati influenzando in modo improprio ed indebito il contenuto ed i relatori dei programmi di formazione medica sponsorizzati dall’azienda. L’azienda ha incaricato dei medici di tenere programmi promozionali sugli usi non approvati del Seroquel e di condurre studi su usi non approvati del Seroquel.

In aggiunta, la società ha assunto dei medici come autori di articoli e di studi che i medici in questione non hanno mai condotto ma che sono stati scritti da società private di letteratura medica.

AstraZeneca ha quindi utilizzato questi studi ed articoli come base per messaggi promozionali sugli usi non approvati del Seroquel.

Secondo il governo degli Stati Uniti, AstraZeneca ha violato lo Statuto federale Anti-tangente offrendo e pagando una remunerazione illegale a dei medici assunti per recarsi in località turistiche per “informare”altri medici per gli usi non approvati del Seroquel e per dare lezioni promozionali ad altri professionisti sanitari circa gli usi inapprovati e non accettati del Seroquel.

di class actions contro le case farmaceutiche, nel nostro paese non c’è una informazione adeguata rispetto a queste problematiche, affermano persone legate all’avvocato Kennedy che tra l’altro si e’ candidato alla presidenza Usa tra le fila dei democratici.

Nel 2012  GlaxlSmithKline ha patteggiato con la giustizia americana, il pagamento di tre miliardi come transazione civile e penale relativa al misbranding dei farmaci Paxil e Wellbutrin e per aver occultato informazioni di sicurezza riguardo il farmaco sul diabete Avandia.

Sebbene una multa di $3 miliardi costituisca la più grande sanzione mai comminata ad una società farmaceutica, per GSK è stata una mera goccia nel mare del loro fatturato, poiché secondo l’Economist la cifra di $3 miliardi costituiva meno dell’11% del fatturato del 2012. Tra le accuse c’è il fatto che Glaxo secondo il Christian Science Monitor ha illegalmente promosso antidepressivi a bambini minori di 18 anni, grazie alla cui vendita Glaxo ha incassato la cifra di  $27.5 MILIARDI.

Se si vanno a vedere tutti i capi di accusa per i quali i procuratori federali e statali USA negli ultimi 20 anni hanno portato in giudizio le case farmaceutiche, il più comune è quello del marketing ingannevole, ovvero il promuovere e pubblicizzare l’utilizzo di un farmaco per una patologia diversa rispetto a quelle indicate nel foglietto illustrativo.

Non si tratta di un reato così…cioè non stiamo parlando di un tagliaerba usato come veicolo o di un tablet utilizzato come computer, stiamo parlando di un farmaco che viene pubblicizzato per un uso terapeutico diverso da quello per cui è stato concepito. Il SEROQUEL, concepito come farmaco anti-schizofrenico è stato illegalmente prescritto come sonnifero e per altri usi non autorizzati.

Probabilmente, questo è avvenuto anche nel nostro paese ma qui non è stata intentata alcuna causa contro il Seroquel.

Bisogna considerare che le industrie farmaceutiche negli USA spendono per il marketing una cifra che può arrivare anche a 20 volte di più rispetto a quello che spendono per Ricerca e Sviluppo (R&D). Credo che se le persone avessero saputo tutte queste cose prima della campagna mediatica sul Covid 19, probabilmente avremmo avuto molte meno adesioni a questa iniziativa.

Il Seroquel è venduto e distribuito anche in Italia sopratutto nelle strutture pubbliche, nei ricoveri per anziani ed in particolare nei SERT ma non sappiamo per quali indicazioni terapeutiche. In ogni caso in Italia le notizie dei risarcimenti ottenuti dai parenti delle vittime decedute negli USA  non sono mai state tradotte, pubblicate né diffuse in alcun modo.

Dal 2009, anno del risarcimento delle 26.000 vittime ad oggi, sono passati 14 anni e nessuno parla più di questa storia.

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