Generale Bartolini: dalla Nato provocazioni alla Russia

“La Finlandia nella Nato è una provocazione alla Russia.” Dice il Generale Marco Bertolini. La sua intervista staziona nella rivista “Informazione di sinistra”.
“Generale, come giudica la decisione del governo finlandese di aderire alla NATO?”.
“Se guardiamo una carta geografica dell’Europa notiamo che, oltre al Mar Nero – vera e propria estensione del Mediterraneo su cui si affaccia anche la Crimea, oggi contesa da Kiev e Mosca – a nord vi è un altro mare, che è il Baltico. Qui la situazione è altrettanto o forse addirittura più pericolosa”.
“Perché?”.
“Il Baltico è un mare chiuso e la sua sponda meridionale storicamente ricadeva sotto il controllo del Patto di Varsavia, da San Pietroburgo a tutte le repubbliche baltiche: oltre all’Unione Sovietica, infatti, c’erano all’epoca Polonia e Germania dell’Est, entrambe parte dell’Alleanza. A nord del Mar Baltico c’erano due Paesi, la Svezia e la Finlandia, che avevano optato per la neutralità onde evitare situazioni di crisi. La proposta della Finlandia e forse della Svezia di entrare nella NATO va a solleticare quindi una questione estremamente delicata andando a intaccare interessi vitali della Russia, a cui in quell’area rimarrebbero solo San Pietroburgo e l’exclave di Kaliningrad. Se Mosca non avrà il controllo del Mar Nero a sud e neppure del Baltico a nord di fatto sarà esclusa dall’Europa. La Russia non può accettare una condizione del genere, a meno di non essere letteralmente murata e isolata in Asia. Attenzione, però: sempre guardando una carta geografica si nota chiaramente che l’Europa non è che la prosecuzione a ovest del continente asiatico. Biden vuole evitare che questa saldatura si rafforzi, e spinge all’isolamento della Russia. Ma ciò non soddisfa certo i nostri interessi geostrategici ed economici”.
“Lei crede che l’Unione Europea stia sbagliando strategia nei confronti della Russia?”.
“Diciamo la verità: siamo totalmente appiattiti sulla volontà degli Stati Uniti. Manca poco che ci chiedano di smettere di respirare, e lo faremmo ben volentieri. Ci stanno chiedendo di rinunciare al gas, al petrolio, stanno facendo fallire migliaia di imprese che avevano investito in Russia, il turismo russo è stato annientato. A decidere per l’Europa in questa fase sono Stati Uniti e NATO”.
“Mosca rischia di interpretare l’ingresso di Finlandia e Svezia nella NATO come una provocazione?”.
“Non c’è dubbio che si tratta di una provocazione. D’altro canto che ragione avrebbe un Paese neutrale da 80 anni come la Finlandia ad entrare nella NATO? È stata forse minacciata direttamente dalla Russia? Non mi risulta. L’unica ragione è creare un problema alla Russia, destabilizzarla, con il rischio di pagare però conseguenze molto serie. Voglio

essere molto chiaro: l’eventuale adesione della Finlandia e della Svezia alla NATO obbligherebbe la Russia – e attenzione, non parlo di Putin ma della Russia in quanto potenza internazionale – a reagire in qualche modo. Magari non ci sarà una nuova guerra, ma si innescherebbe un’ostilità tra la NATO e Mosca insanabile. Si tratterebbe di una novità assoluta molto, molto pericolosa per tutti”. In questo alveo che inficia enormemente il dittico Usa-Europa con tra l’altro carburanti in incremento sesquipedale in tutta America, si e’ espresso recentemente Henry Kissinger, augusto e storico segretario di stato dei principali presidenti statunitensi nonche’ nemesi del glorioso presidente del Consiglio Aldo Moro: Kissinger oggi centenario ha strigliato la Nato esortando a non stuzzicare la reazione e l’acredine della Federazione russa. Inoltre ha auspicato un ruolo attivo ed edificante della Russia nello scacchiere europeo.

I bollettini di guerra aggiornati parlano di un ritiro completo delle truppe ucraine dai luoghi cruciali del paese oggi sotto l’egida del Cremlino. Anche se i redattori locali e gente europea residente in Ucraina o li’ posizionata in questa fase, chiosa la situazione militare come una battaglia ad intermittenza, per lo piu’ enfatizzata dai media occidentali, con sporadici esplosioni, focalizzate solo su peculiari siti, in una cortina di sicurezza civile e segretezza generale. Dalla Russia rintuzzano le notizie occidentali teleologiche a diffamazioni, secondo gli interessati, alludendo l’utilizzo di tecniche cinematografiche per descrivere scene cruente ed inverosimili. In piu’ viene specificato quanto in questa contingenza la classe media e le imprese russe non affrontino difficolta’ economiche e congiunturali, in antitesi al connubio Europa/America.

Foto Imago Economica ©️

Lascia il tuo commento
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail