UBI = Universal Basic Income (Reddito di base universale). Reddito di base universale? Il FMI chiede ai governi di sovvenzionare cibo ed energia. Gli eventi di crisi inflazionistica e stagflazionistica aprono molte porte e creano molte opportunità convenienti per i soggetti innestati sulla globalizzazione che fungono ossessionati dall’ideologia della centralizzazione totale. Un aspetto fondamentale dell’agenda “Economia Condivisa” proposta dal WEF è il concetto di UBI (Universal Basic Income). Se il governo diventa il pilastro principale dell’economia e la fonte primaria di beni di prima necessità per gran parte della popolazione, ciò rende molto meno probabile la pubblica sfida ai mandati del governo. UBI conferisce alle élite politiche un potere incredibile in cambio di nient’altro che valuta, cartacea o digitale, creata dal nulla. Questo è il motivo per cui è preoccupante che così tante organizzazioni globali siano diventate aggressivamente esplicite riguardo ai sussidi governativi per i beni di prima necessità negli ultimi due anni.
Il 68° incontro del Bilderberg, con partecipanti provenienti da 21 Paesi, è iniziato quest’anno a Washington. Partecipano i direttori della CIA e dell’NSC, il vicepresidente di Facebook e altri. Nella lista troviamo due partecipanti italiani: Feltri, Stefano (ITA), Editor-in-Chief, Domani.
Starace, Francesco (ITA), CEO, Enel S.p.A.
Elenco: https://www.bilderbergmeetings.org/press/press-release/participants.
Gli “italiani” presenti al Bilderberg quest’anno saranno Stefano Feltri, il rampollo della Bocconi e attuale direttore di Domani, assieme a Francesco Starace, amministratore delegato dell’ENEL. Non ci sono i pesi massimi di un tempo quali Gruber, Colao o Letta, a dimostrazione della crisi che sta attraversando il Bilderberg che ha perduto molta influenza. Ci sarà poi in futuro un problema da mettere sul tavolo. Questa organizzazione si propone, o forse è meglio dire si proponeva, di decidere la politica degli Stati nazionali e la sua stessa esistenza va quindi considerata come nemica da un futuro Stato sovrano, a parere dei suoi detrattori. Allo stesso modo, in nessuna maniera i suoi membri debbono ricoprire incarichi pubblici perché la loro presenza al Bilderberg, società segreta internazionale, è incompatibile con il bene della cosa pubblica, come enfatizzato da gruppi sempre meno isolati di costituzionalisti. Il Bilderberg è comunque solo la punta dell’iceberg. Le fila delle istituzioni pubbliche sono piene di appartenenti alla massoneria, ai Rotary e ai Lions, e queste due ultime sono succursali della massoneria. I vari granmaestri delle logge reclutano i loro nuovi aspiranti massoni dai Rotary e dai Lions. La presenza di uomini al servizio di queste società nello Stato è incompatibile perché la loro agenda è quella di utilizzare gli incarichi pubblici per perseguire gli interessi delle organizzazioni, spesso segrete, alle quali appartengono. Una bonifica delle istituzioni non può non passare dall’allontanamento di coloro che sono membri di questi gruppi da considerare ostili e nemici degli interessi nazionali. Ormai tale concetto rappresenta un argomento di dibattito sempre piu’ diffuso.
I due italiani al 68° BILDERBERG MEETING
STEFANO FELTRI – Giornalista (n. Modena 1984). Laureato in economia alla Bocconi, ha iniziato la sua carriera alla Gazzetta di Modena, e dopo aver fatto stage a Radio24 e al Foglio è stato assunto da Il Riformista. Dal 2009, dalla fondazione, ha prestato opera al Fatto Quotidiano, per cui si è occupato di economia, dal 2015 al 2019 è stato il vicedirettore del quotidiano. Direttore del sito ProMarket.org dal 2019 al 2020,creato dallo Stigler Center, il centro di ricerca guidato dal professor Luigi Zingales
presso la University of Chicago – Booth School of Business. Dallo stesso anno dirige il nuovo giornale Domani edito da Carlo De Benedetti. Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno del 2019 ha partecipato all’incontro annuale del Gruppo Bilderberg.
FRANCESCO STARACE – Dirigente d’azienda italiano (n. Roma 1955). Laureato in Ingegneria nucleare presso il Politecnico di Milano, ha cominciato a lavorare nella gestione della costruzione di impianti di generazione elettrica, inizialmente nel gruppo General Electric, poi in ABB Group e successivamente in Alstom Power Corporation, come responsabile delle vendite globali per la Divisione turbine a gas. Entrato in Enel nel 2000 ha ricoperto diversi incarichi, tra i quali: direttore dell’area di Business Power (2002-05), direttore della divisione mercato (2005-08) e dal 2008 al 2014 è stato amministratore delegato e direttore generale di Enel Green Power. Nel 2014 è stato nominato amministratore delegato e direttore generale di Enel, riconfermato nel 2017. Nel 2015 è stato nominato membro del consiglio United Nations Global Compact e nel 2016 co-presidente dell’Energy Utilities and Energy Technologies Community del World Economic Forum. Da gennaio 2020 è co-Presidente del WEF “Net Zero Carbon Cities – Systemic Efficiency Initiative” e da gennaio 2021 dell’ European Clean Hydrogen Alliance’s roundtable on “Renewable and low-carbon hydrogen production. È diretto discendete del gerarca Achille Starace che fu dal 1931 al 1939 segretario del partito fascista italiano. Il fratello Giorgio Starace da ottobre 2021 fa parte dell’Ambasciata d’Italia a Mosca come Capo Missione. Di formazione accademica militare, l’ambasciatore Starace arriva in territorio russo dopo l’esperienza che lo ha visto dal 2017 a capo della missione italiana a Tokyo. Tra i suoi incarichi più recenti, i ruoli di rappresentante permanente presso l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) dal 2014 al 2017, Ambasciatore d’Italia ad Abu Dhabi dal 2010 al 2014.