Una parte del commercio soffre, ma l’assessore pensa alle “gare floreali”

Trupiano contro l’assessore al commercio

È indubbio che, iniziative come quella dell’assessore al commercio del Comune di Cassino, in situazioni di normalità, possono e devono essere considerate importanti e lodevoli. Ma non appena ho letto sugli organi di stampa la pubblicizzazione di questo evento dal titolo “commercio in fiore” sono sobbalzato dalla sedia. In un momento così delicato per una parte importante del commercio, quello di via Corso della Repubblica, completamente oscurato da un cantiere peraltro non voluto dalla maggioranza dei commercianti lì ubicati, l’amministrazione indice un concorso per l’altra parte del commercio cassinate.

Ora, ribadisco, una iniziativa di questo tipo in un’altra situazione poteva avere una sua logica e una sua valenza, perché comunque valorizza e pone un faro di luce sulle attività, ma come si può pensare di organizzarla ora, quando altre attività addirittura sono costrette a chiudere perché davanti alle loro di vetrine, al posto dei fiori, hanno messo cemento, sabbia e barriere. Ma purtroppo non è finita qui. Si legge dalle dichiarazioni che il vincitore della vetrina più bella avrà uno sconto di 100 euro sulla TARI, la tassa sui rifiuti, quando a quei commercianti che le vetrine anziché addobbarle sono stati costretti a chiuderle non gli è stato tolto nemmeno un euro, eppure lì il disagio è la stessa amministrazione ad averglielo causato. Saranno i cittadini a valutare tutto questo, certo è che almeno il tempismo poteva essere diverso.

Francesco Trupiano attivista politico

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