La ragione per cui la storia “non ha scolari, aforisma datato seppure attuale, e’ il reiterararsi di atti cruenti a detrimento dei bambini e della popolazione inerme: i casi che alludono tali questioni, ritraggono le due guerre recenti forse piu’ tragiche e fallimentari di annessione economica e simil territoriale, ossia il Vietnam e la Siria: questi ultimi consistono in due processi emblematici e drammatici, di strenua resistenza rispetto al dominio neoliberista che sfocia nella globalizzazione culturale, economica e territoriale, di matrice euroamericana. Di questo parere sono innumerevoli intellettuali come Diego Fusaro e Gennaro di Crescenzo. Sottoporre pertanto le popolazioni indigenti ad attacchi guerreschi letali e’ uno squilibrio politico economico e culturale, da porre fine con programmi ed accordi multilaterali di salvaguardia territoriale, politica ed economica, delle nazioni disomogenee riguardo i principi del Wto ossia dell’ordine commerciale che piega gli stati ribelli alle proprie logiche economiche.

Affermare che i bambini vanno tutelati senza associarvi il regolamento nuovo, da riscrivere, in merito al diritto alla disomogeneita’ non solo sessuale e coniugale, ma anche produttiva, commerciale e politica, e’ omicida nei confronti del mondo e dei bambini…

Gira a tal proposito un’immagine social di una bambina querula che corre senza vestiti per salvarsi da bombardamenti in Vietnam con sostanze proibite. Oggi questa bambina risiede in America e descrive quei tragici momenti come lo spartiacque che ha fatto in modo che ella si dedicasse alla resistenza contro ogni guerra.

Il professore di Scampia Gennaro de Crescenzo, assieme all’ampio gruppo di neoborbonici e coadiuvati da giornalisti quali Pino Aprile, ha querelato lo storico ubiquo in rai Alessandro Barbero: le motivazioni riguardano l’Unita’ d’Italia occiltando le carneficine, la spoliazione di intere realta’ abitative ostili alla guerra che furono incendiate, la denigrazione del prestigio, opulenza e primati di Napoli e del meridione. Su questa realta’ meridionale il filosofo, professore e volto noto Diego Fusaro, si e’ schierato totalmente contro le tesi di Barbero. Invece de Crescenzo avrebbe dimostrato che Barbero esplica in tv solo le ricerche operate su una parte degli archivi storici, quella piu’ superficiale e suffragata dai promotori culturali delle verita’ risorgimentali. Viceversa de Crescenzo ha asserito di aver studiato documenti storici archivistici diametralmente opposti a quelli citati da Barbero, che ne sono stati tacitati dallo storico lanciato da Super Quark.

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