Mi chiamo Francesco Amodeo, giornalista d’inchiesta. Ho dedicato tutta la mia vita professionale a denunciare quelle che sono le grandi lobby che si muovono dietro le istituzioni europee che hanno tolto sovranità ai popoli. Ho pubblicato tante inchieste sull’argomento e adesso sono candidato l’8 e 9 giugno alle elezioni europee, dove spero di poter portare le mie battaglie e le mie conoscenze all’interno di quelle istituzioni che ben conosco. Sempre e solo dalla parte del popolo. Ciascuno si assume le proprie responsabilità di quello che si dice”. Ed Amodeo non e’ mai stato smentito nelle proprie tesi, ma deve rintuzzare, da alcuni anni ormai, le restrizioni social che ne hanno reciso la pagina Facebook da 77000 seguaci a circa 50000, Tik Tok che limita la diffusione dei propri video oppure quella dei profili come accaduto al sottoscritto, che ripubblicano i suoi contenuti. Ma Francesco Amodeo si ritrova per lo piu’ boicottato, sopratutto in questa contingenza di campagna elettorale, dalle emittenti televisive e radio locali e nazionali, binariamente alla stampa mainstream, pagate per offrire spazio ai candidati politici trasversali in guisa equalitaria, ma che glissano illecitamente, su questi obblighi. A parte Canale Italia, Radio Radio e Byoblu, canali nazionali privati che esulano dal circuito pubblicitario macroscopico per la loro linea editoriale ma che riservano spazio appena sufficiente a Francesco Amodeo con un passato in Italexit ed oggi con Cunial; si ripropone in Italia, il problema par condicio per le fazioni politiche antisistemiche. Dunque Adfnews.it, quotidiano nazionale di approfondimento, per quanto attualmente sotto restrizioni Facebook e Youtube, ha optato di fare la propria piccolissima ma significativa parte, per diffondere il pensiero di Francesco Amodeo per lo piu’ tacitato dai colleghi influenti. Tutto cio’ in forma assolutamente gratuita ma in favore del sacrosanto principio del pluralismo dell’informazione.

Sono immagini ufficiali quelle che approfondisce Francesco Amodeo all’interno del proprio sito personale a pagamento. E puntualmente smonta le iniziative politiche europee che non combaciano con l’armonico sviluppo dell’Italia, bensi’ con le privatizzazioni di imprese statali, l’impennata fiscale e con la cesura dei servizi pubblici e delle infrastrutture.  Quindi, chi deve assumersi le responsabilità dei nocumenti attuali dell’Italia,  è per Francesco Amodeo,  chi decide di partecipare ad organizzazioni della finanza speculativa e poi promulga fortemente decisioni antidemocratiche ma in seguito pretende ruoli ed ottiene ruoli nei governi democratici o nelle istituzioni dei Paesi democratici. Amodeo e collaboratori nel 2014 a Copenhagen, erano gli unici fuori a quell’hotel Marriott. All’interno si riunivano 120 degli uomini più potenti della finanza speculativa, quindi i presidenti dei grandi potentati bancari, degli hedge found, delle grandi multinazionali, Google, Facebook, alcuni membri anche dell’intelligence, dei servizi segreti, membri delle famiglie reali. “Si vede che noi fingiamo di passare per caso fuori a quell’hotel. Di Putin,se leggete i miei libri,  si capirebbe forse il punto di vista. Io ho preparato un’inchiesta che si chiama Perché il conflitto è nato? Ovviamente, NATO, doppio senso. Perché il conflitto è nato, anche inteso come alleanza d’altri. Dove metto in evidenza tutte quelle che sono le responsabilità degli Stati Uniti e della Nato nell’escalation del conflitto”. Francesco Amodeo impersona la figura attuale di patriota, giacche’ secondo fette crescenti di opinione pubblica, Meloni e compagni stanno agendo in antitesi agli interessi comuni, sia all’interno che fuori al perimetro europeo, cosi’ esorta gli elettori a consentirgli di lottare fattivamente, ed all’interno nella principale istituzione continentale, per smussare le leggi attuali che obbligano l’Europa e l’Italia a sottostare ai parametri finanziari dell’austerita’, e rilanciare cosi’ la locomotiva d’Europa che e’ stata di fatto l’Italia fino al ‘2000.

Francesco Amodeo si contrassegna come nemesi assoluta alla finanza speculativa ed alla disinformazione congiunta, su scala planetaria, che reputa la Germania come paradigma da emulare e l’Italia patria di criminalita’ organizzata, evasione fiscale ed imprese impotenti. Egli ha sbandierato quanto il paese attualmente egemonico in Europa ed il suo connivente, ossia la Francia, concretizzano una concorrenza sleale nei confronti di Roma, essendo Berlino protagonista del maggior caso di corruzione della storia tramite Siemens, seguita dal Diesel gate con cui manipolavano il tasso di emissioni e gli inquinanti di quei motori a gasolio che di fatto sono risultati, illegalmente, i piu’ venduti in Europa ed Italia. La Germania, ha affermato l’apprezzato e temuto Amodeo, detiene con Deutsche bank, l’istituto di credito di fatto fallito, il maggior numero di titoli tossici in Europa ed ha cercato di manipolare il tasso Euribor facendo cartello con omologhi francesi e nordeuropei, di conseguenza l’epiteto “Pigs” che viene attribuito a Spagna, Italia, Portogallo, Grecia, rappresenta esattamente la peculiarita’, secondo i dati recentemente sciorinati, di Germania, Francia, Olanda, Austria, Belgio, Lussemburgo. Il tutto, in base agli studi anche di Francesco Amodeo, enfatizzato dal fatto che la Germania attua un gioco delle tre carte proprio contro gli italiani che hanno visto privatizzarsi i principali istituti di credito: Berlino fa acquistare i titoli di debito invenduti da una propria banca pubblica esimendoli dalla rendicontazione, di conseguenza mantiene lo spread ed il debito pubblico sempre bassi. Ecco la cagione per cui l’Italia finanzia, indirettamente, sopratutto Francia e Germania a causa di un maggiore spread, un debito piu’ alto e quindi cesure a spesa pubblica, aumento delle gabelle, minori investimenti in infrastrutture.  Sulle imprese italiane che antecedentemente all’introduzione dell’Euro vendevano in Italia maggiormente degli omologhi tedeschi e francesi, risulta lapalissiano che permangano solide e generalmente superiori a quelle degli altri stati. Francesco Amodeo ha denunciato dal principio tali illeciti ed auspica di poter spezzare questi movimenti della Germania il cui surplus commerciale, diversamente da quanto prescritto su regole comuni, non viene sanzionato causando crisi di produzione, di commercio e di investimenti, principalmente all’Italia. Dunque risulta Amodeo, il maggiore perito economico e politico di cui l’Italia dispone, per far tutelare in Europa, gli interessi nazionali. E parafrasando l’avvocato Agnelli che alludeva alla sua azienda dicendo:”Cio’ che fa bene alla Fiat fa bene all’Italia”, e’ opportuno rimarcare in base ai lavori, studi, e dichiarazioni di Francesco Amodeo che, cio’ che fa bene all’Italia, fa bene all’Europa.

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