Sul solco che ho tracciato vari giorni addietro, in cui affermavo sul mio sito francescopaolotondo.com l’esigenza di fare il giornalista come prodromo necessario per reimmergermi nella mia attività di scrittore, reputo necessario parlare dell’economia mondiale come un intrigo di famiglie.

Alla base dei destini, dell’economia, della mentalità e dello sviluppo occidentale, vi sono intrecci di famiglie ebree i cui denominatori risalgono ai Rotschild e, udite udite, agli Elkann.

Tutta la storia recente con gli attuali assetti politico-finanziari, originano dal genio finanziario di un tedesco che nel tardo settecento, si cimentò fortemente nella massimizzazione degli studi economici e finanziari: si tratta del Nathan Rotschild originario figlio di modesti lavoratori che fu assoldato dal re di Prussia, per poter moltiplicare con mezzi finanziari, i suoi già ingenti capitali.

Il giovane ebreo Rotschild era lanciato nel ghetto ebraico della Baviera come d’altronde gli altri suoi simili, che erano stati storicamente ghettizzati dalla comunità sociale mondiale, di matrice cristiana, la quale induceva i figli a studiare sopratutto le arti e le nobili mansioni. Così in alternativa, gli ebrei si specializzarono nei conti, nella banche, nei prestiti e nella finanza.

Il Rotschild originario tedesco, fece guadagnare una dovizia di capitali al suo committente reale, guadagnandone la fiducia nonchè la posizione di consigliere. Il pensiero del futuro barone Natan de Rotschild, che frattanto ebbe dieci discendenti che si diramarono nei paesi circostanti, fu di acquistare un immenso esercito da noleggiare al momento delle guerre. Così fu mentre le figlie e le discendenti di quest’ultimo venivano date in spose ai rampolli delle famiglie oligarchiche concorrenti, tra cui Rockfeller, Warburg, Elkann e una moltitudine di altri, al fine di stringere legami sanguigni propedeutici ad un controllo finanziario mondiale ancor oggi prospero, stabile e fattivo. Se a cio’ si aggiunge quanto alle redini delle principali aziende, agenzie non governative ed agenzie governative mondiali oggi vi siano in maggioranza ebrei non e’ opportuno sfociare nell’antisemitismo bensi’ nell’autocritica ed autotutela: la ghettizzazione ebraica e’ stata uno svarione causato dall’aristocrazia e dal fondamentalismo cristiano, promotori di evoluzione finanziaria e scientifica superiore da parte degli ebrei. Mentre l’aristocrazia antiquata e’ stata smantellata assieme al clero di una volta, dalla nuova aristocrazia sionista che con la finanza controlla il Vaticano ed ogni religione e pensiero, bisogna concretizzare un meccanismo di difesa al controllo mondiale alias Nuovo Ordine Mondiale: nazionalizzare gli asset bancari, monetari, produttivi, infrastrutturali, valutari oggi in mani oriunde. Ancora vanno ricreate le filiere industriali pubbliche e le grandi multinazionali pubbliche con moneta Fiat, cioe’ a credito anziche’ a debito. Ma e’ necessario binariamente riaffermare i principi religiosi cristiani classici senza radicalismo ma neanche sincretismo con le altre religioni come in procinto di fare il papa coevo, e sopratutto senza commistionare le leggi cattoliche con le leggi neoliberiste e finanziarie come da quarant’anni si fa annichilendo i credenti ed i giovani.

Se si pensa che lord Rockfeller diceva che il peccato fosse la guerra alludendo le battaglie clandestine tra tutte le suddette oligarchie finanziarie in seguito fuse, gli amministratori statali e gli intellettuali e i religiosi hanno l’obbligo di rintuzzare il dominio finanziario di tali famiglie ai gangli del potere. Per far cio’ accettare il rischio di morte deve essere annoverato, alla stregua per gli intellettuali di non piegarsi al volere dei finanziatori che promuovono certe idee.

Per la classe religiosa, in tale agone per il ripristino della liberta’ e crescita economica mondiali, vi e’ il dovere di non plasmarsi sulle esigenze iper laiciste del potere detenuto dalle oligarchie finanziarie, e non cedere alla secolarizzazione anche denunciando i mali del neoliberismo e del debito ingiusto.

La societa’, in ottica di fratellanza sionista, deve ospitare le culture legate all’ebraismo senza emarginarle come in passato, bensi’ obbligando a rispettare tali comunita’ imperanti sul piano politico, ad attenersi ai precetti costituzionali e magari aprirsi alla comunita’ in scambi reciproci di conoscenza, pratica religiosa che crei comprensione reciproca e affiatamento.

Nei protocolli dei Savi di Sion veniva denuciato il ruolo dell’aristocrazia da elidere, in quanto unica vera difesa popolare e nazionale, con guerre, finanza, imposte crescenti sugli immobili e difficolta’ professionali e politiche verso coloro che non si attengono ai dogmi neoliberisti di matrice sionista. E se si osserva quanto la Fiat abbia defenestrato dal controllo i figli di Agnelli in favore del ramo Elkann e Wall Street, con causa in corso tra madre italiana e figli italo-israeliani, si riscontra una mancata difesa statale della Costituzione: una multinazionale del tipo Fca non puo’ essere interamente privata in seguito all’acquisizione delle pubbliche Alfa Romeo, Lancia e Maserati, effettive punte di diamante della ex fabbrica italiana.

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