Gratteri la mafia non uccide più, corrompe cosi ha più potere.

“Nella seconda metà dell’Ottocento in Europa c’erano i ladri di polli, rimasti tali ovunque tranne che in Italia, dove sono diventati mafie. La ‘ndrangheta oggi è l’unica mafia al mondo presente in tutti i continenti”. Ad affermarlo è il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, lo ha fatto al cinema Quattro Fontane, a Roma, prima della proiezione del documentario “Se dicessimo la verità”, scritto da Giulia Minoli ed Emanuela Giordano e diretto da quest’ultima. Il documentario è stato realizzato dalla Onlus CCO – Crisi Come Opportunità, associazione nata nel 2006 e che opera nelle periferie, nelle scuole e nelle carceri minorili, per aiutare ragazzi che vivono esperienze di emarginazione, coinvolgendoli in laboratori di formazioni multimediali. “È un docu-verità che racconta le storie vere di chi è in prima linea contro la criminalità organizzata e fa parte di un  progetto che dura da 10 anni e che coinvolge associazioni, università e scuole”, ha spiegato Giulia Minoli. Gratteri continua dicendo che “la mafia non uccide più come prima perché non ne ha più bisogno, in un decadimento morale ed etico dove è facile corrompere con poche migliaia di euro, per la mafia questo è sufficiente per avere potere”.

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