Dall’INTERVISTA A “LA REPUBBLICA”  di Conte emerge che comanda una destra al governo che sta delegittimando la magistratura italiana. Sta trascurando la lotta alla criminalità organizzata. Sta smantellando pezzi della legislazione anticorruzione. All’indomani della notizia del pentimento del boss dei Casalesi “Sandokan”, a conclusione della settimana segnata dall’introduzione del test beffa per l’ingresso in magistratura, il leader del M5S Giuseppe Conte lancia un pesantissimo allarme, chiama alla mobilitazione opposizioni e società civile. Perché mai come in questa fase il terreno della legalità coincide con quello della democrazia del nostro Paese.

«Il governo Meloni sta indebolendo le norme anticorruzione e spuntando le armi della magistratura, un pezzo alla volta. Un esempio: il partito della premier voleva una norma per dare incarichi negli enti locali ai condannati per corruzione, noi li abbiamo fermati. Noi nelle istituzioni portiamo campioni dell’antimafia come De Raho e Scarpinato, tra gli artefici di indagini e condanne contro Casalesi e Cosa nostra. Candidiamo in Europa Giuseppe Antoci, ideatore di un protocollo contro le frodi mafiose sui fondi europei, perché non possiamo permettere che i 209 miliardi conquistati a Bruxelles vadano nelle mani dei comitati di affari e della malavita. La verità è che interi settori della maggioranza sono più concentrati a far la guerra all’antimafia che a mettere all’angolo mafiosi e corrotti».

«Guardi gli attacchi ignobili nei confronti del vicepresidente dell’Antimafia Cafiero De Raho e con lui ai vertici della procura antimafia. Quando è di tutta evidenza che gli accessi abusivi alle informazioni personali sono avvenuti, negli anni della sua gestione, al di fuori della Dna. La maggioranza invece sta strumentalizzando per mettere in discussione l’intera struttura. È in atto uno smantellamento meticoloso ed inesorabile della normativa anti corruzione e di essenziali strumenti investigativi come le intercettazioni. Non è cosa da poco. E nessuno può restare alla finestra ad osservare inerte, pena la corresponsabilità. Occorre una mobilitazione dentro e fuori il Parlamento». Con  l’introduzione per legge dei test psicoattitudinali per i magistrati non si rischia la delegittimazione di chi è impegnato in prima linea sul fronte della legalità? Chiede il redattore di Repubblica.

«Questo esecutivo mira ad assoggettare il potere giudiziario, secondo una logica di subordinazione perseguita da tutti coloro che, da Geli in giù, hanno lavorato per condizionare obliquamente i processi decisionali democratici. Questa maggioranza vuole scardinare il nostro ordinamento costituzionale e, in particolare, i principi dell’autonomia della magistratura e della legge “uguale per tutti”. Quanto ai test psico-attitudinali, ho qui davanti l’appello che gli esponenti della società scientifiche di psicoanalisi e psicoterapia firmarono contro la riforma Castelli nel 2004. È più attuale che mai. Si contestava già allora il fatto che, non avendo il test “alcun vero ancoraggio scientifico”, gli esaminatori “si troverebbero, nella migliore delle ipotesi, in balia di suggestioni intuitive ed empatiche”. Il rischio, ancora peggio, sarebbe quello di una “subordinazione all’ordinamento politico del momento”. Non c’è da aggiungere altro».Il governo cancella quel che resta del Superbonus edilizio.

«Ormai “tutta colpa del Superbonus” è diventata la foglia di fico dietro la quale Meloni ed il suo governo nascondono i loro fallimenti. Le polemiche attuali ed il discorso sui costi, sta oscurando completamente i grandi vantaggi prodotti dalla misura: un extra-gettito record confermato ancora nel 2023. Anche il Financial Times ha riconosciuto che il Superbonus ha rilanciato l’economia italiana. In 3 anni il rapporto debito/Pil si è ridotto di 17,6 punti, per Nomisma e Censis il bonus ha creato quasi 1 milione di posti di lavoro fra diretti ed indotti».

«Il mio governo ha ideato la misura in un periodo di emergenza per rilanciare l’economia, ma poi l’ha gestita solo per pochi mesi. Se io sono il genitore 1, Draghi e Meloni sono i genitori 2 e 3, con Giorgetti a far da “compare” onnipresente. Perché il governo, anziché cercare capri espiatori alla propria incapacità, parla solo di costi e non fornisce i dati puntuali sui ritorni diretti, indiretti ed indotti del Superbonus?».

«La ministra Santanche’  ha mentito al Parlamento e vi è anche l’accusa circostanziata di truffa aggravata sui fondi Covid che il mio governo stanziò in pandemia. Nei mesi più difficili di quella crisi, Meloni urlava a squarciagola contro le nostre misure e adesso di fronte a queste gravi accuse fa finta di niente ? Tolga la testa da sotto la giacca e smetta di proteggere gli “amichetti” di partito. Non è solo il premier libanese a non riconoscerla più, Meloni appare sempre più irriconoscibile anche ai suoi elettori».

«Sarebbe inoltre un grave autogol affossarla, la legge sul conflitto d’interessi,  come avvenuto col salario minimo. Evidentemente non vogliono spezzare il legame fra politica e affari ed impedire a chi rappresenta lo Stato italiano di essere al libro paga di governi stranieri. Stiamo assistendo al ritorno dei privilegi di casta, dei vitalizi al Senato, delle norme di favore alle lobby ed ai potentati economici. Si rinuncia a tassare gli extraprofitti di banche che fanno 28 miliardi di utili, mentre i cittadini rischiano di perdere la casa all’asta per i mutui alle stelle».

«Non è qualche punto in più o in meno che cambia la nostra strategia politica. La nostra sfida è dare risposte chiare ai cittadini che chiedono un’Europa giusta e solidale, che ripudia la guerra e che non lascia indietro nessuno».

«Il M5S ha l’obiettivo di cambiare la politica, non di adeguarsi alle sue pratiche più viziose. Mettere il mio nome su una scheda sapendo che non andrò all’Europarlamento, può certo portare nell’immediato qualche voto in più al Movimento, ma alla fine finisce per assimilarlo ad  un certo modo di far politica miope ed ingannevole. I cittadini devono sapere che, in base ai nostri principi e valori, non apriamo a candidature di comodo, che servono solo per attrarre voti. Anche i pochi, mirati innesti dalla società civile, nascono da progetti politici ben precisi, come le candidature già annunciate di Tridico e di Antoci, che rafforzeranno le nostre capacità e competenze europee in materia di politiche del lavoro e di lotta alla Mafia ed alla corruzione».

Conte risulta osannato da un’ampia  fetta di elettorato sinistrorso ma al contempo viene subissato di invettive da grandi porzioni del fronte “disallineato” ed apartitico dell’opinione pubblica, che si rispecchia in suguitissimi canali Telegram come quello di Cesare Sacchetti: quest’ultimo detiene il primato italiano per cio’ che attiene il numero di seguaci correlati alla controinformazione; ma non si esime dall’incalzare Conte in merito alla negazione assoluta di far affiorare il contenuto delle autopsie post-vaccinali. A Conte viene imputata anche la colpa di aver acconsentito tacitamente, agli omicidi Covid avvenuti a Bergamo obbligando a certi trattamenti che si sono rivelati antitetici alla efficace gestione terapeutica post-Covid e glissando continuamente sulle effettive responsabilita’ di Speranza nella imposizione vaccinale, in quella della mascherina e nei succedanei danni permanenti, da vaccino. Sacchetti biasima anche la magistratura per figurare immobile dinanzi ai palesi casi penali che ineriscono i danni da vaccino, l’austerita’ finanziaria obbligata agli italiani, la accettazione di una assoluta perdita di sovranita’ politica, finanziaria, monetaria, che pone l’Italia in una condizione coloniale in cui tasse e debiti pubblici e privati, sono in aumento e letali.

Conte si ritrova apostrofato, nei blocchi social e fisici di cittadini dissenzienti, per attuare una ipocrita fronda al sistema senza alludere alle reali cause della crisi economica ed industriale, derivanti dall’adozione dell’Euro senza una banca centrale pubblica che ne garantisca gli investimenti, il debito e gli interessi. Nonche’ senza rimarcare la dannosita’ di una divaricazione tra Ministero del Tesoro e Banca di Italia: la qual cosa a parere di molteplici tecnici, e’ opportuno abrogare. A Conte viene imputato il silenzio omertoso, per cio’ che attiene alla magistratura, sulla presenza di correnti politiche e massoniche, all’interno di essa. Oltre che alla possibilita’ subliminale, per mezzo di suddette consorterie, di finanziare indirettamente i magistrati per farli plasmare su interessi avversi alla Repubblica italiana. Conte deve anche spiegare la cagione, secondo innumerevoli scettici, che lo vede evadere sempre la presenza esiziale, illecita ed anticostituzionale, del Pareggio di bilancio in Costituzione: cio’ determina problemi per assunzioni di nuovi magistrati teleologiche alla velocizzazione dei processi, nocumenti alle imprese suffragando, cosi’, la Mafia come entita’ industriale e bancaria. Infine tutto cio’ causa maggiore corruzione, precarieta’, disoccupazione e cesura di ricchezza interna.

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