Gioia Tauro: sequestrate tonnellate di Cannabis

Una vera e propria “fabbrica” di cannabis con annesso enorme magazzino di stoccaggio della droga contenente ben tre tonnellate di cannabis. È quanto hanno scoperto nelle scorse ore i Carabinieri della provincia di Reggio Calabria con un blitz nella piana di Gioia Tauro che ha dato un duro colpo alla produzione illegale di marijuana ed al traffico di stupefacenti in Calabria.

Nell’ambito di controlli mirati per la prevenzione e repressione della produzione e smercio di sostanze stupefacenti nel territorio, infatti, i carabinieri si sono imbattuti nella struttura apparentemente dismessa nella zona industriale di San Ferdinando e che in realtà era stata riconvertita alla produzione di cannabis.

Come spiegano i militari dell’Arma, all’interno dell’ex fabbrica era stato installato un articolato sistema di conservazione ed essicazione delle piantine attraverso l’utilizzo di luci artificiali, ventilatori di grosse dimensioni e reti in nylon grazie alle quali venivano appese le piante prima della lavorazione.

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La medesima struttura serviva però anche come deposito della merce illegale. All’interno del capannone dismesso, infatti, i Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro hanno rinvenuto oltre 300 sacchi in plastica dal peso di circa 10 chilogrammi ciascuno contenenti cannabis. Secondo gli inquirenti, la sostanza sequestrata avrebbe fruttato circa 3 milioni di euro, una volta suddivisa in circa 600mila dosi ed immessa nel mercato illegale della droga.

Le successive verifiche chimiche di laboratorio sulla sostanza sequestrata hanno dimostrato che, pur essendo riconducibile a tipologie di piante per le quali è consentita la coltivazione, aveva un valore di tetraidrocannabinolo (THC) superiore al massimo consentito dalla legge per la commercializzazione legale della cannabis.

Auspicando l’impedimento nella diffusione della nuova fattispecie di droga derivante da Messico ed America-“Zombie” su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi, la cannabis è stata confiscata per la successiva distruzione mentre l’immobile è stato posto sotto sequestro. Le indagini proseguono, scrive Fanpage, con accertamenti investigativi per individuare la provenienza della cannabis. Intato un rete di Pizzo fino a duemila euro con finte fatture, e’ stata sgominata comblitz dei Ros a Enna: 7 arresti.

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