Nonostante il divieto di avvicinamento, piomba in casa dell’ex compagna. I militari dell’Arma intervengono e lo arrestano. È quanto accaduto nel piccolo comune alle porte dell’Aquila. L’uomo, un operaio 61enne, già allontanato dall’ambiente familiare, nonché destinatario del divieto di avvicinamento alla vittima, come da disposizione del gip del tribunale dell’Aquila, irrompe in casa della sua ex che, però, riesce a fuggire in strada e chiamare il 112. Immediato l’intervento di una pattuglia della radiomobile della compagnia dell’Aquila che sorprende l’uomo ancora all’interno dell’abitazione. Immediato l’arresto del 61enne, colto in flagranza di reato per violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Il pm di turno presso la procura della Repubblica dell’Aquila, che ha ricevuto gli atti dell’intervento dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari, che ha anche disposto l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Il tutto mentre e’ irreversibile il ginepraio causato dall’omicidio Cecchetin che, a parere di numerosi analisti indipendenti, fa acqua da tutte le parti: infatti la famiglia della ragazza ne parla in guisa troppo distante per esserne assolutamente scossa, i famigliari sono in procinto di promuovere opere editoriali antipatriarcato, la sorella cavalca questa tragedia sul piano politico sebbene risulti una propria foto di tempo addietro, con simbolismo satanico ben esposto. La pista satanica inizia a tangere cosi’, la bislacca famiglia della Cecchettin senza riscontri inconfutabili.https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igsh=dGV6Ymtxc2FsZXRn.
Tutto cio’ va avanti mentre al fidanzato della Cecchettin omicida, sembra essersi affibiata la etichetta di mostro ma, alla luce delle innumerevoli coltellate inferte alla vittima, nella auto del giovane fuggito in Svizzera ed ivi trovato in stato confusionale, non sono state trovate tracce ematiche fisiologiche per questi casi. Dunque pare che le coltellate arrecate al corpo di Giulia, abbiano divelto il coltello e questi implica la presenza di almeno un complice in quanto e’ quasi impossibile realizzare in autonomia questi atti. I medesimi analisti indipendenti che trovano spazio su Numero6.org rimarcano, nel caso della Cecchettin, che siamo in presenza di distorsioni di indagini e risultati da parte di un connubio di magistratura, politica, imprenditoria, servizi segreti e forze dell’ordine, in un piano coordinato do distorsione della focalizzazione sulla verita’ dell’accaduto. Medesima situazione che, a parere di alcuni opinionisti ed autori che spaziano su Numero6.org, accade in relazione ai risultati sulle morti sospette dell’ultimo biennio.https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igsh=dGV6Ymtxc2FsZXRn
Statisticamente in Italia, il numero di femminicidi e violenze contro le donne, sono inferiori a quelle del resto d’Europa e degli Usa, in linea con quelle degli scorsi anni e con una stragrande maggioranza dei casi che vede parossismi da parte delle vittime, smontato da investigatori e magistrati; per cui cavalcare l’omicidio della Cecchettin per concretizzare pene piu’ stringenti verso gli uomini italiani, risulta vile e deittico di ulteriore depotenziamento famigliare e di conseguenza sociale, secondo le fazioni conservatrici dei media e della mera politica. Attacchi politico-economici commissionati da una occulta regia di matrice satanica, su cui risulta impossibile indagare, rimarcano da Numero6 e portali affini ma estremanente seguiti ed apprezzati.https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igsh=dGV6Ymtxc2FsZXRn
Sul caso della ragazza originaria di Sant’Antimo-Napoli-ma residente a Milano e brutalmente uccisa dall’amante di origini albanesi sebbene fosse gravida di molti mesi, la difesa sta confezionando una strategia atta ad evitare l’ergastolo al trentenne pluriomicida.