Di Battista frantuma Draghi lodando i vaccini

Alessandro di Battista e’ il membro, o meglio l’ex componente del Movimento 5 stelle piu’ acclamato e carismatico nonche’ ricercato dalle principali testate giornalistiche.

Qualche giorno fa Di Battista ha accettato l’invito del terzo polo televisivo italiano-la7-rilasciando un’intervista di circa mezz’ora in cui con discrezione, pacatezza e raziocinio, ha sparato a zero su tutti tangendo i principali temi della politica, economia, giustizia, medicina, estero. Da qui si e’ dedotta l’estrema gratitudine del Di Battista verso Grillo, con cui il rapporto si e’ raffreddato, e specialmente Casaleggio, figura influente e centrale spirata troppo presto e fautore della bella utopia dei 5 stelle

Di Battista non ha eluso l’invettiva frammista di ammirazione verso Draghi, definito persona sommamente perbene ma sostenitore di politiche incompatibili con i benessere collettivo e l’equilibrio sociale e mondiale.

Alessandro Di Battista ha specificato il rammarico verso il cambiamento totale del “fu Movimento” in realta’ estremamente istituzionale, antipodica alla propria base, in antitesi con i suoi intenti originari e le battaglie sbandierate un tempo; per. cui non c’e’ piu’ aderenza tra il giornalista ed ex leader 5 stelle di Battista e l’attuale partito di Grillo.

Di Battista alludendo i pregevoli risultati dei suoi ex compagni di lavoro loda il reddito di cittadinanza che ha scongiurato la poverta’ assoluta per milioni di italiani, binariamente alla nazionalizzazione di Autostrade per l’Italia. Tuttavia mette in guardia i suoi ex compagni dal possibile svarione di cedere ad Unicredit la piu’ antica e prestigiosa banca oggi pubblica, del mondo: Monte Paschi di Siena.

Riguardo il sindaco di Roma di Battista rilancia e rimarca il sostegno e la stima per Raggi, vittima di frizzi e lazzi politico-giornalistici ma autrice di pregevoli risultati per una metropoli oberata di debiti. Ancora il pasionario ex parlamentare di Grillo enfatizza positivamente la riforma della giustizia operata dal suo ex compagno di partito affermando quando i reati piu’ gravi e per lo piu’ impuniti in Italia, siano quelli di matrice finanziaria.

Se il futuro di di Battista elude il parlamento per scelta deontologica resta ferrea la sua credenza nell’utilita’ delle riforme ecologiche che a sua detta sono ancora limitate per l’Italia, ma sopratutto l’affidabilita’ dei vaccini, peculiarmente quando sono di produzione pubblica alla stregua di Cuba.

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