Colpo di Stato in Sudan

Di Francesco Paolo Tondo

Cesare Sacchetti con Insidepaper parla di Colpo di Stato da parte dei militari in Sudan. Il primo ministro del Paese, Abdalla Hamdok, e stato condotto in una località sconosciuta perché si è rifiutato di emettere un comunicato stampa a favore del golpe. Se diamo uno sguardo alla biografia di Hamdok, apprendiamo che è piuttosto vicino alle istituzioni del potere globalista, a partire dall’ONU per la quale ha lavorato per sette anni. Le Nazioni Unite hanno speso parole di elogio per lui definendolo come una “mente brillante e disciplinata”. Generalmente gli uomini africani che lavorano per l’ONU sono definiti essere gli ultimi a servire gli interessi dell’Africa ma rispondono a poteri economici e finanziari che depredano l’Africa da decenni. Hamdok non sembra aver fatto eccezione a questa regola visto che la prima cosa che ha fatto è cercare di fare indebitare il Paese con il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, istituzioni che erogano prestiti impossibili da ripagare per poi prendere possesso di tutte le risorse strategiche del Paese, quali infrastrutture e materie prime, secondo dichiarazioni circolanti su chat e gruppi Telegram, da parte di ex delatori e finanzieri.

Se allarghiamo comunque lo sguardo, scrive il Sacchetti, a eventi simili accaduti recentemente, vediamo che questo è almeno il quarto colpo di Stato a livello internazionale che vede il coinvolgimento dei militari. Prima abbiamo visto Myanmar, poi la Tunisia Occidentale, successivamente la Guinea Occidentale e ora il Sudan. In ogni occasione, sono stati rimossi dal potere personaggi notoriamente corrotti legati alla Fondazione Clinton, a George Soros e alla lobby sionista. Sono state rimosse in pratiche le pedine che il mondialismo aveva disposto in ognuno di questi Paesi. A questo punto appare lampante che c’è un filo conduttore che lega tutte queste operazioni. E questo filo conduttore sembra portare direttamente al contropotere che sta combattendo contro il Nuovo Ordine Mondiale. Questo contropotere è rappresentato dall’alleanza internazionale di patrioti guidata da Trump. Nulla di incontrovertibile si sa a riguardo per cui ci limitiamo a rilanciare cio’ che arriva con un minimo di documentazione

Il mondialismo continua a perdere terreno sullo scacchiere geopolitico globale e deittico di cio’ appare l’annullamento dell’incontro annuale del Club Bieldeberg per la prima volta nella storia.

Si registrano innumerevoli sbarchi e fughe dal Sudan, rispettivamente verso l’Italia e verso l’Europa, di gente spaurita e disorientata da tutto il pantano che assedia l’Africa in questi giorni. Frattanto Richard Gere sara’ ascoltato come teste nel processo contro Salvini nello scandalo dello speronamento ai danni della marina italiana, da parte della Ong con sede in Spagna “Open Arms”.

Foto ImagoEconomica srl

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