Cassino, Movimento per la vita: adoperiamoci affinché nessuna donna possa rinunciare al proprio figlio

A lanciare l’appello è l’Avv. Arturo Buongiovanni presidente del Movimento per la vita di Cassino

E’ notizia di qualche settimana fa il ritrovamento di un neonato nella Culla per la Vita del Policlinico di Milano.

La culla per la vita è una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti e in anonimato, i neonati da parte delle mamme in difficoltà nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi lo affida.

Il piccolo Enea, neonato di circa 2,6 chili in buona salute, è stato trovato nella Culla insieme ad una lettera firmata dalla madre, che con parole accorate racconta la storia del figlio: “Ciao, mi chiamo Enea. Sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile. La mia mamma mi ama ma non può occuparsi di me”.

Questa è la storia di una madre che ama il suo bambino, che lo ha amato fino a metterlo al mondo, ma che  si è trovata nella impossibilità di tenerlo con sé, tanto da decidere di affidarlo alle cure di una struttura pubblica con la speranza che il bimbo trovi una famiglia adottiva che si occupi di lui.

La storia di questa mamma commuove, e nello stesso tempo scuote le nostre coscienze. E’ la storia di una madre gravata da tanti problemi, una madre che avrebbe potuto abortire – come molti senz’altro le avranno consigliato di fare –  ma non lo ha fatto. Una donna che ha avuto il coraggio di essere madre fino in fondo, portando avanti la gravidanza nonostante i problemi che la affliggevano. Questa è la parte commovente della storia.

Poi però ha dovuto affidarlo ad altri, e questa è la parte che dovrebbe scuotere le nostre coscienze.

“La mia mamma mi ama ma non può occuparsi di me”. Ecco, che una madre si senta costretta a lasciare il proprio figlio perché non può occuparsi di lui, è un punto su cui siamo chiamati a riflettere, e da cui siamo chiamati a ripartire.

Ripartire con iniziative concrete, perché ogni madre ha diritto di stare col proprio figlio, e ogni figlio ha diritto a crescere con la propria madre.

Il Movimento per la Vita si impegna da cinquant’anni in aiuto delle mamme in difficoltà. Abbiamo circa 300 centri di aiuto alla vita in tutta Italia, nei quali le madri in difficoltà possono trovare aiuto e sostegno a 360 gradi: aiuto economico, sostegno psicologico, case famiglia in cui essere ospitate se necessario. E soprattutto amore, che resta il motore più potente, da sempre.  E abbiamo molte storie da raccontare, storie concrete di mamme che ce l’hanno fatta, mamme che portiamo nel cuore come esempio di coraggio e dignità, mamme che ci hanno insegnato l’umiltà e la tenacia, lo spirito di sacrificio e l’amore per la vera bellezza.

Intanto vorrei segnalare che il piccolo Enea ha trovato una nuova famiglia, che possiamo sperare lo ami e lo accudisca con la passione che migliaia di genitori adottivi dimostrano ogni giorno. Un grazie a loro, dunque, e a tutti i genitori che hanno avuto il coraggio e la generosità di accogliere nei loro cuori e nelle loro case bimbi rimasti soli. E un grazie speciale alla mamma di Enea, a questa misteriosa piccola grande donna che ha permesso al figlio di continuare a vivere, e che ha avviato una staffetta d’amore con la nuova famiglia di Enea.

Concludo permettendomi un auspicio, che vorrebbe essere un invito a tutti i lettori.

Promettiamoci di fare tutto il possibile, ognuno al proprio posto,  affinché nessuna donna della nostra città possa dire di essere stata costretta a rinunciare al proprio figlio:  la nostra città sarà più ricca e più bella.

Avv. Arturo Buongiovanni, Presidente del Movimento per la Vita di Cassino, già Vice-Presidente Regionale di FederVita Lazio e Consigliere Nazionale del Movimento per la Vita Italiano.

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