Trump e Putin azione congiunte e diverse

Hanno l’oro? La risposta è sì nel caso della Russia… Infatti la Russia odiernamente emarginata dal sistema dei pagamenti con carte di credito americani “Swift” sta da un paio d’anni raggranellando oro binariamente alla Cina. Inoltre e’ in dirittura d’arrivo il progetto “Rus-net”, ovvero un’internet russa svincolata da America e resto del mondo che in concomitanza con i reiterati attacchi informatici che hanno da poco oscurato siti internet cruciali di Mosca, comporta il mantenimento delle infrastrutture di servizi e telecomunicazioni afferenti il popolo di Putin. Da rammentare, riguardo le riserve auree, che il potenziale russo si avvicina ai vertici dei paesi che ne detengono di piu’, ovvero America, Inghilterra, Germania, Italia, Francia, Giappone. Con stocasticamente l’Italia in posizione avanzata rispetto ai cugini d’oltralpe. La Federazione russa si trova impossibilitata, probabilmente, a partecipare ai prossimi mondiali di calcio e perfino ad utilizzare il celeberrimo sito pornografico “Youporn”.

A seguito delle sanzioni di Russia Swift, questa domanda è fondamentale affinché la Russia possa accedere alla liquidità in USD.

I depositi delle banche centrali, i depositi bancari e i titoli sono tutti «denaro interno», cioè denaro e crediti simili al denaro che sono responsabilità di qualcun altro, e sono situazioni come questa quando il «denaro esterno» – crediti in denaro come lingotti d’oro che non sono responsabilità di nessuno – lo sarebbe stata del re anticamente, specialmente se conservato in caveau a livello nazionale. L’oro è il denaro di un sovrano sotto il materasso e la Banca di Russia ne ha più depositi presso banche centrali straniere.

L’oro può essere impegnato nell’ambito di operazioni pronti contro termine per coprire il proprio fabbisogno in dollari con una banca centrale disponibile e ricca di garanzie che abbia abbastanza titoli del Tesoro per riacquistare, e si possono accumulare nuovamente eccedenze di dollari attraverso le esportazioni di materie prime in corso lontano dai centri finanziari occidentali seminando centri finanziari nell’est. Questo consiste nel principale agone mondiale in corso, ovvero perdite economiche per tutti, e nella filigrana della Russia con l’Italia, perdite di cinquanta miliardi di euro di crediti italiani verso la Russia.

Al raduno annuale dei repubblicani CPAC statunitensi cui quest’anno ha partecipato anche la Meloni per la seconda volta, Trump ha tuonato con queste esiziali asserzioni: “Usano la Big Tech per censurarti, il Deep State per spiarti, le agenzie di intelligence per incastrarti, i media per calunniarti…truccano le elezioni per privarti del diritto di voto… mentre affermano di essere loro a difendere la democrazia e la giustizia .

Sono tutte un mucchio di stronzate. Ancora il battagliere fautore di importanti casinò e grattacieli americani ha assicurato che il processo legislativo di stampo democratico imperniato su guerre, esternalizzazioni, educazione gender, terminerà tra non molto, lasciando intendere ipotetiche iniziative militari e giuridiche arcane e spacciate per improbabili dall’opinione pubblica.

Sul fronte ucraino sono stati pubblicati da canali alternativi siti in Telegram, dei video che riprendono incontri diplomatici tra i rappresentanti di Kiev e Mosca, intenti apparentemente a porre fine alle ostilita’. La contropartita di Putin poggia sullo sloggiamento della Nato dall’Ucraina e sul riconoscimento e la non invasione, da parte dell’Ucraina, delle repubbliche di Donesk e Minsk, da qualche giorno dichiarate indipendenti dalla Federazione russa, per esplicito desiderio di appartenenza e radici comuni di queste citta’ con la Russia. Donesk e Minsk, a detta di Putin e di molti residenti, fronteggiano bombardamenti costanti da otto anni presso le zone periferiche, con deflagrazioni che in minima parte si sentono pure nei loro centri residenziali.

Putin ha a tal proposito rimarcato che suddetti bombardamenti sono operati da milizie mercenarie e locali ucraine, ai danni di civili e perfino bambini, lautamente finanziati da Europa ed America, ma le cui responsabilità vengono mediaticamente affibbiate alla Russia. Il presidente definito zar contemporaneo ha biasimato l’Europa e l’America come felloni, per aver disatteso espandendosi in Ucraina, gli accordi stipulati di non infiltrazione Nato nelle repubbliche baltiche: tali accordi furono sottoscritti come condizione aprioristica per far accettare alla Russia la riunificazione della Germania. Riguardo l’invasione in Ucraina Putin ha incalzato dicendo che è in atto un’operazione bellica di demilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina, in quanto essa sarebbe infiltrata da gruppi politici e militari di stampo neonazista suffragati da Nato ed Onu.

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