Telomeri, ringiovanimento e danni alla cosmetica

Il mito dell’eterna giovinezza o quello dell’immortalità sono utopie, quanto il desiderio di onnipotenza presente in molti esseri umani.

Nell’era della ricerca scientifica implementata dagli strumenti informatici e robotici si è però trovato un sistema biologico che consente il ringiovanimento cellulare, reale, in ogni aspetto anche non estetico: il DNA, va detto in premessa, e’ di per se’ “protetto” da “cappucci” di cellule, chiamati telomeri, che invecchiano assieme ai cromosomi fino alla morte biologica dell’organismo.

Da uno studio dell’Università americana di Stanford, in California, si è riusciti ad allungare i telomeri con un’iniezione di enzima in grado di aumentare la lunghezza di queste fibre: il cosiddetto Tert. Nell’arco di poco tempo, si è conseguito un ringiovanimento del tessuto biologico di almeno dieci anni. Va tuttavia specificato che questo procedimento “allunga-vita” non potrà essere replicato all’ infinito in quanto col tempo le fibre di telomeri si assottigliano fino a rendere impossibile un proprio allungamento, per cui si incederà verso la inesorabile morte cellulare.

Una morte cellulare dell’uomo provocata dall’impossibilità di replicare le cellule, vista l’impossibilità di garantire resistenza alla fibra del telomero. Ad ogni modo lo studio americano in questione sarà applicato alle cellule staminali oltre che per sperimentazioni mediche variegate ed il punto focale per il futuro, si incentrerà sul favorimento della resistenza dei telomeri, veri e propri elisir dei lunga vita.

Io posso aggiungere quanto sarà palese il fatto che, il problema delle cellule, del DNA da preservare e replicare mediante i telomeri, si scontrerà con uno più grande per garantire la stabilità mentale di individui giovani, ma in realtà anziani, che dovranno riadattarsi e trovare gratificazioni in mondi estremamente nuovi o rinnovati rispetto a quelli da cui partono o afferiscono i propri ricordi, così come la propria esperienza. La sfida per non impazzire in contesti del genere, dovrebbe dunque richiedere interventi importanti anche e sopratutto sul piano neurologico, culturale e formativo, in futuro piu’ di adesso. Ed in alternativa alla produzione di adrenocromo, sangue adrenalinizzato estratto da giovani sottoposti a forti traumi e stress, i telomeri rappresentano una frontiera virtuosa, per cui percorribile, relativa al mantenimento del benessere, della salute e della giovinezza, in modo pseudonaturale. Infatti quella dei telomeri attiene alla chirurgia genetica e consiste in una manipolazione fisica e cromosomica pressoche’ naturale seppur ibrida, giacche’ modifica il coropo senza assunzioni di perniciosi prodotti artificiali, o naturali ma estratti illegalmente. L’adrenocromo cosi’ come le sostanze farmafeutiche e cosmetiche prese da feti abortiti come oggi, comportano un calpestio dei diritti umani e in prospettiva danni alla psiche delle donne fautrici e venditrici di tali feti abortiti, ingenti. Cio’ e’ avvenuto in Cina con la concomitanza della politica del figlio unico, come attesta Janet Ossebard, in cui l’obbligo di aborti verso feti femmine ha fomentato crisi ed un tasso di suicidi di donne, superiore a quello degli uomini.

Con i telomeri la industria cosmetica subirebbe un forte calo di introiti, a vantaggio della genetica virtuosa e dell’umanita’.

Lascia il tuo commento
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail