Cina accusata di furti digitali

“Cina utilizza il furto di proprietà intellettuale per guadagnare controllo nel settore del cloud computing”. Matrice digitale di Livio Varriale approfondisce le accuse incrociate e le guerre tecnologiche in atto, che avvincono il blocco euroatlantico e quello indocinese.

Nathaniel C. Fick, ambasciatore degli Stati Uniti per la politica di cyberspazio e digitale, ha affermato che la Cina sta seguendo una strategia per utilizzare il furto di proprietà intellettuale al fine di assumere un ruolo di leadership nel settore del cloud computing. Durante un evento ospitato dal think tank Hudson Institute, Fick ha sottolineato che 30 anni fa, le nazioni democratiche credevano di avere un “vantaggio globale inattaccabile nelle telecomunicazioni” grazie alla forza di aziende come Ericsson, Nokia, Samsung, Motorola, Bell Labs, Alcatel e Lucent.

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Tuttavia, Fick ritiene che queste aziende siano diventate autocompiacenti e che i governi abbiano smesso di monitorare lo sviluppo della tecnologia. Ha affermato: “Non credo che abbiamo apprezzato o agito sulla realtà che queste tecnologie sarebbero state centrali per la nostra posizione geopolitica”. La Cina, invece, ha notato ed “ha eseguito una strategia deliberata di furto di proprietà intellettuale e sovvenzioni governative”.

La Cina ha rubato la proprietà intellettuale di base per iniziare a costruire reti wireless di prossima generazione e ha poi sovvenzionato Huawei e ZTE per fare affari in tutto il mondo a condizioni meno competitive. Fick ha descritto le azioni della Cina nel settore delle telecomunicazioni come “una strategia” e ha avvertito che la nazione la applicherà anche nel cloud computing, nell’intelligenza artificiale ed in ogni altra area tecnologica strategica di importanza centrale. Intanto mentre Nokia ed Eriksonn sono state obnubilate nel settore dei telefoni, in quello delle tv intelligenti e dei computer, Pechino veleggia nella composizione di piattaforme 6 g con Huaiwei, ha eclissato Motorola e presenta Oppo come anti Apple per eccellenza: il cui marchio sottintende proprio un bruco in grado di fagocitare una mela.

Fick suggerisce come risposta la formazione della “più grande coalizione possibile” di nazioni con idee simili che potrebbero collaborare sulla tecnologia e utilizzare i loro mercati liberi per stimolare l’innovazione. Ha anche commentato l’intelligenza artificiale (IA), affermando che l’IA potrebbe aiutare a scrivere software migliori e più sicuri. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per i rischi associati alla disinformazione ed alla cattiva informazione, in particolare in un contesto politico, ed ha suggerito che la regolamentazione dell’IA debba essere una priorità. A tal proposito in America ed Europa sin sono scatenate accuse ed invettive enfatizzate anche da Trump, intente a mostrare Biden, i suoi famigliari ed il consesso del Partito democratico, come venditori alla Cina di segreti militari e tecnologici adoperati, odiernamente, nei software e nei dispositivi tecnologici di largo consumo.

Vocabolario

*Consesso: gruppo di persone influenti.

*Obnubilate: oscurate.

*Fagocitare: mangiare d’un pezzo.

Foto di Nuno Alberto

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