Cc segreti: richiesta contromisure a criptovalute

E’ importante specificare che gli stati europei ed internazionali hanno degli accordi che prevedono lo scambio di informazioni riguardo ai titolari dei conti correnti nei rispettivi paesi. L’Amministrazione finanziaria italiana ha quindi  la possibilità di individuare un conto corrente estero non dichiarato e di ricondurre le relative operazioni al titolare. Questa individuazione avviene attraverso l’utilizzo di strumenti utili per lo scambio di informazioni fiscali con lo Stato estero in questione. Un conto corrente segreto, in guisa assoluta, collima con l’illegalita’ per cui non e’ possibile concretizzarlo, tuttavia esso puo’ essere occultato rispetto a certe persone. Non alla nazione presso cui si costituisce. Ed oltre certe somme vanno riportati alcuni movimenti ed altre informazioni, alla banca oriunda che ne detiene l’appoggio.

Vista l’inflazione galoppante, la morsa ai contanti, le cesure alla spesa pubblica, il fallimento recente delle banche specializzate in criptovaluta, il bando verso i Bitcoin, fioccano le vendite di consigli e manovre, sottoforma di corsi e consulenze private, per tutelare se stessi ed il proprio patrimonio. Particolarmente attivo in questo ambito, l’imprenditore italiano residente all’estero Morris San che, all’interno della sua piattaforma video sedicente decentralizzata ed anticensura, rilancia ed enfatizza la possibilita’ di aprire conti correnti segreti. Negli ultimi anni moltissimi Stati si sono impegnati per incrementare il livello di trasparenza fiscale internazionale attraverso il reciproco scambio di informazioni. Il tutto con l’obiettivo di combattere l’evasione fiscale internazionale. La comunicazione avviene tramite il CRS in Europa ed a livello internazionale mentre per la comunicazione tra gli stati Americani c’è il FATCA. Quindi l’idea di cercare di evadere il fisco aprendo un conto corrente all’estero è completamente sbagliata e sconsigliata. Il conto corrente all’estero è uno strumento legale per proteggersi contro il sistema economico Italiano ed europeo, che è fortemente in affanno.  Si parla infatti di diversificare il rischio e magari un conto corrente che non è direttamente pignorabile dallo stato italiano. Per chi fosse interessato e’ offerta una lista di stati che non utilizzano per il momento il CRS e sono:
    • Armenia
    • Cambogia
    • Dominican Republic
    • Guatemala
    • Macedonia
    • Paraguay
    • Filippine
Attenzione che aprire un conto corrente in questi stati può comportare altri problemi vista l’elevata fluttuazione della valuta locale, eventuali guerre, colpi di stato o banche che vanno in bancarotta. Bisogna quindi come sempre fare le proprie ricerche del caso ed utilizzare un consulente di fiducia prima di intraprendere qualsiasi operazione finanziaria. Si può aprire un conto corrente segreto giacche’ il Bitcoin, in caso di spegnimento del Web, puo’ risultare vano? Si tratterebbe quindi di un conto corrente normale aperto in una banca normale nel paese in cui risiedo ed ha di conseguenza, come unica differenza, che soltanto io, la banca e l’agenzia delle entrate sappiamo che sono proprietario di questo conto. Chiaramente a livello di dichiarazione fiscale dovrà essere mia premura riportare questo conto corrente per evitare eventuali sanzioni e problemi. Infatti come questa guida non dà informazioni su come fare cose illegalmente ed anche in questa situazione deve essere chiaro che dobbiamo seguire la legge alla lettera. Seguendo proprio la legge si scopre per esempio che aprire un conto corrente all’estero è un’operazione perfettamente legale. Tuttavia, il contribuente deve rispettare una specifica disciplina legata al monitoraggio fiscale di attività patrimoniali e finanziarie detenute all’estero. Sostanzialmente, il conto corrente estero, al superamento di determinate soglie che andremo ad analizzare, deve essere indicato. Il mancato rispetto di questa normativa comporta l’applicazione di sanzioni amministrative, anche importanti. Per questo motivo è fondamentale conoscere la normativa sul conto corrente estero in modo da applicarla nel modo corretto nella propria dichiarazione dei redditi. L’articolo 2, comma 4-bis, del D.L. n. 4/2014, convertito in Legge n. 50/2014, modificato dalla Legge n. 186/2014, prevede l’obbligo di monitoraggio per le i conti correnti detenuti all’estero, il cui valore massimo giornaliero raggiunto nel periodo d’imposta sia superiore alla soglia di 15.000 euro. Questo significa che se si ha un conto corrente all’estero che non ha mai superato la cifra di 15000 euro durante l’anno fiscale, non si dovra’ dichiararlo nel quadro RW. Esiste però un altro obbligo fiscale che è una vera e propria imposta patrimoniale che si applica a chi ha una giacenza media di 5000 euro, questo versamento si chiama IVAFE ed è pari allo 0.2% del valore. Queste leggi cambiano spesso ed e’ necessario ricordarsi sempre che questi non sono consigli finanziari ma che bisognera’ effettuare le proprie ricerche ed affidarsi al consulente finanziario di fiducia. In base alle ultime affermazioni di Draghi, l’inflazione non calera’, i costi di materie prime, cibo ed energia aumenteranno e la cesura verso la spesa pubblica, si inasprira’. Cosi’ come le gabelle bancarie e la deflagrazione di innumerevoli sportelli di prelievo, i quali gia’ in cali irreversibile, hanno causato l’emarginazione monetaria di svariati piccoli centri comunali italiani. In questa congiuntura incentrata sull’approdo alla moneta digitale centralizzata, i beni rifugio consistono nuovamente nell’oro, nel Bitcoin, nella proprieta’ di appezzamenti di terra completi di pozzo idrico, sufficienti per una o piu’ magioni, per l’autocoltivazione e l’autoallevamento, binariamente alla presenza su di essi, di impianti di autoproduzione di elettricita’, riscaldamento e riutilizzo dei rifiuti. Sono in ascesa le richieste di economici moduli abitativi espandibili, derivanti dai container nuovi o dismessi. Vocabolario * Bando: divieto. *Sedicente: autodefinita. * Deflagrazione: distruzione.
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