Sarebbe di un 59enne materano con disabilità il corpo senza vita ritrovato carbonizzato nell’auto incendiata durante la notte del 23 luglio, presso il parcheggio di un centro commerciale. Precisamente il complesso Mongolfiera in zona Santa Caterina a Bari. Le operazioni di individuazione dell’identità del cadavere hanno subito isteresi e difficolta’ per i pochi elementi a disposizione dei poliziotti che, tuttavia, hanno ricostruito il puzzle risalendo al nome della vittima.
La Procura di Bari ha aperto un fascicolo di indagine sull’accaduto, pur non riconoscendo alcuna notizia di reato. Si escluderebbe l’ipotesi dell’omicidio o del suicidio. Più probabile che si sia trattato di una sfortunata fatalità.

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L’auto andata a fuoco, infatti, è un veicolo ibrido, sul quale erano state effettuate alcune modifiche per consentirne una maggiore autonomia. Si ipotizza che l’incendio dell’auto sia stato dovuto ad un malfunzionamento delle componenti elettriche.
Ulteriori accertamenti sul cadavere saranno effettuati nei prossimi giorni che serviranno a cristallizzare quanto ormai ricostruito dalla polizia. L’automobile era stata sottoposta ad alcuni controlli da parte degli agenti ma non erano state riscontrate irregolarità. A questo punto e’ opportuno il dibattito sulla effettiva sicurezza delle vetture di “ultima generazione” la cui indicazione non focalizzata pubblicamente che non si deve andare nei guadi di acqua alti a causa della batteria, desta sgomento. Senza tangere i processi di produzione e smaltimento delle auto elettriche che risultano piu’ dispendiosi e dannosi di quelli relativi le vetture tradizionali, si apprende comunque la crescita reiterata della Tesla in Europa ed America, ma sembra veleggiare verso un futuro di mancato bando delle macchine endotermiche. Infatti le lamentele per i costi di ricarica in aumento delle nuove macchine elettriche, l’autonomia ridotta in modo sesquipedale se si superano certe soglie di velocita’, il prezzo della manutenzione e quello delle macchine in se’, causano livore nelle comunita’ virtuali e fisiche. Le quali si scagliano contro la tempistica di consegna per le macchine elettriche, che oggi fanno preferire ai consumatori, l’acquisto di macchine usate: un milione e mezzo di immatricolazioni per queste ultime, a fronte di circa 800000, inerenti le macchine elettriche od ibride.

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