DOPO FIRENZE CALZONA ACCUSA: “HO TROVATO UNA CATASTROFE, FATTO COSE CHE NON MI COMPETEVANO”. CONTE E’ L’UNICO CHE DIA GARANZIE, MA IL PROSSIMO TECNICO SARA’ INNANZITUTTO UN PARAFULMINE PER ADL. LA RIVOLUZIONE VA FATTA PRIMA IN SOCIETA’.
Il 2-2 di Firenze, teoricamente, tiene ancora aperta la porta dell’Europa di Serie C ma la Fiorentina dovrebbe perdere entrambe le gare contro Cagliari e Atalanta, cosa non impossibile, per le motivazioni delle avversarie e per dover giocare 3 volte in 7 giorni. Un assurdo di questa pessima Lega di Casini di nome e di fatto!
A Cagliari il 26, la finale di Conference ad Atene contro l’Olympiakos, il 2 giugno a Bergamo con l’Atalanta nel recupero per la morte di Joe Barone.
Il Napoli dovrà battere il Lecce nell’ultima al San Paolo e pregare.
Il pari di Firenze salva il Napoli, almeno in partenza, dai fischi e la contestazione che sarebbe sicuramente esplosa violentemente già prima di cominciare, nell’ultima al San Paolo. Saluto che nessuno avrebbe immaginato così.
Neanche Calzona, arrivato dopo Garcia e Mazzarri, finalmente nella condizione di poter dire verità fin qui omesse, in opposizione anche a De Laurentis.
Dice: “Il mio contratto scade il 26 di maggio. Non ho nulla da suggerire alla società per il futuro. Qui ho trovato una catastrofe che non mi aspettavo, non solo in campo ma in generale. Non ho dovuto pensare solo al mio lavoro ma fare tante altre cose e nessuno mi ha detto niente. Ho sottovalutato la situazione perché non la conoscevo”.
Possibile che il Napoli appena scudettato fosse una catastrofe generale già dopo 24 partite? Possibile che anche al terzo allenatore, lo stesso fosse chiamato a fare cose che non gli competono? Possibile che nessuno sia stato in grado di risolvere tale situazione?
Possibile. Anzi certo, perchè il Napoli è solo De Laurentis che non capisce di calcio. Perchè manca una struttura che ADL non vuole. Perchè manca la capacità di gestire problemi che appartengono ad un ‘know how’ calcistico che non si forma neanche in 20 anni, se si resta nell’arroganza dell’uomo solo al comando.
Proprio per questo la figura del prossimo allenatore, importante ma non sufficiente, dovrà essere accompagnata da altre figure nel settore tecnico: AD di grande curriculum, competenza, credibilità; DS di provata esperienza e spessore; Team manager carismatico ed iconico.
Conte è l’unico cui affidare la guida tecnica con i requisiti per fronteggiare una catastrofe. Costi quel che costi. Andrà affiancato, oltre che dal suo staff, da altri professionisti in sintonia per visione, carattere, personalità.
Ripeto costi quel che costi, non solo economicamente, perchè che lo si ammetta o no il prossimo tecnico avrà il compito di parafulmini di tutti. A cominciare da De Laurentis.