Di Paolo Paoletti

ACERBI ASSOLTO: SE E’ INNOCENTE QUERELI JUAN JESUS PER DIFFAMAZIONE. JJ INTANTO PENSA AL CODICE PENALE. DE LAURENTIS NON CONTA NIENTE E GLI BASTA IL RISARCIMENTO IN CAMPO. CALCIO ALLO SFASCIO: UN GENITORE PICCHIA L’ALLENATORE DEI ‘PULCINI’ PER LA SOSTITUZIONE DEL FIGLIO. DEGENERAZIONE COLPA DI FIGC E GOVERNO!

Acerbi è stato assolto. Di conseguenza dovrebbe querelare Jesus per diffamazione. Juan Jesus invece pensa alla denuncia penale, diversamente passerebbe per colpevole e bugiardo.
Tutto perchè l’Italia è un Paese inaffidabile in cui tutti gli organi di controllo e gestione dell’interesse collettivo non figurano stabilmente efficaci. Nel calcio, una volta oasi, oggi alla stregua della politica, peggiore manifestazione della res pubblica e conferma del decadimento ineluttabile di usi e costumi nell’ex ‘Bel Paese’.

Per il GS non è stata riscontrata nessuna prova di insulti razzisti nei confronti di Juan Jesus…
“Non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata”, scrive Gerardo Mastandrea, magistrato romano di 60 anni, commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana, peraltro tifoso del Napoli.
Significa che Il giudice sportivo non ha avuto strumenti sufficienti per sanzionare Acerbi con l’art. 28, sentenza non appellabile.

IN POCHE PAROLE PER STRONCARE ACERBI CON 10 GIORNATE DI SQUALIFICA SERVIVANO PROVE CERTE.

La storia finisce qui visto che non è previsto il ricorso?
Così per la giustizia sportiva.

Assolutamente no per chi ha un minimo di sale in zucca.

La vicenda inquadra una serie di considerazioni e risvolti.
A. De Laurentis non conta nulla, anzi è inviso in tutti gli ambienti federali, così in Lega, ambienti dove il voto dell’Inter (e dell’amministratore delegato Marotta, consigliere della LNP serie A) pesa invece molto.
B. Spalletti nella conferenza stampa dopo l’Ecuador è stato chiaro: punta sul blocco Inter che gioca con la difesa a 3, di cui Acerbi è pedina stabile.
C. Più che la squalifica di Acerbi, il Napoli punta il quinto posto. Vedremo se la decisione del GS, innescherà un risarcimento sul campo già dalla sfida con l’Atalanta – anello ‘politicamente’ più debole rispetto alla Roma, ma non meno del Bologna – nella corsa alla Superchampions.
D. Le sparate di De Laurentis hanno stancato tutti: inutili, arroganti, dannose. Avrebbe invece fatto bene a far uscire il Napoli dal campo a San Siro, come fece Maignan. Sarebbe stata una protesta di impatto e propedeutica ad una reazione decisa degli organi di giudizio. Sceneggiante invece la protesta annunciata con le maglie ‘siamo tutti JJ’ sabato al San Paolo.
E. Purtroppo nel calcio italiano nessuno può scagliare la prima pietra…
La Juve è stata fortemente bastonata, dalla retrocessione per illecito in Calciopoli all’ultima esclusione dalla Champions.
Il Napoli ha vinto uno scudetto ANCHE con la messinscena di Alemao e Carmando a Bergamo. Ha avuto il suo miglior giocatore squalificato per dopig (usato non per migliorare la prestazione sportiva). Ed in attesa dell’iter giudiziario per l’acquisto di Osimhen, dopo accertamenti negli addii di Lavezzi e Cavani.
Il Milan è stato retrocesso per illecito.
Anche l’Inter, nella persona di Facchetti, fu indagata per illecito sportivo, tuttavia Palazzi non procedette al deferimento ed alla possibile retrocessione perché i fatti erano prescritti.
Etc, etc…
F. Dal 1980 quando Trinca e Cruciani sollevarono lo schifo delle scommesse dei calciatori sui risultati delle partite, è stato un susseguirsi di scandali. Ma bastò la vittoria del Mondiale nell’82 per azzerare tutto con l’amnistia. E da allora il calcio vive uno status di immunità e impunità a tutti i livelli: morale, fiscale, regolamentare.
G. Nessuno più si scandalizza di nulla: se un allenatore di una squadra ‘pulcini’ a Ravenna viene aggredito da un genitore a calci, pugni e testate perchè si è permesso di sostituire il figlio, e NESSUNO DICE NULLA, DAGLI ORGANI FEDERALI AL GOVERNO, come e quando dovrebbe/potrebbe essere perseguibile il turpiloquio razzista?

Su, smettiamola con il finto disgusto e diciamola tutta:

FINCHE’ I PRESIDENTI SCEGLIERANNO I SOLDI AL POSTO DI PRINCIPI, VALORI E CONSEGUENTI COMPORTAMENTI, il calcio continuerà a fare schifo, come fa schifo almeno da 40 anni!

FINCHE’ NON CI SARANNO I SETTORI GIOVANILI AL CENTRO DELLA POLITICA AZIENDALE DI UN CLUB, NON CI POTRA’ ESSERE FUTURO.

FINCHE’ NON SI IMPORRANNO STRUTTURE DI PROPRIETA’ (STADI E CENTRI SPORTIVI) A GARANZIA DI BILANCI E GESTIONE FINANZIARIA DELLE SOCIETA’, L’IMBROGLIO SUL CAMPO SARA’ SEMPRE IL MODO DI FARLA FRANCA.

Quanto alla vicenda Acerbi-Jesus, nel COMUNICATO INTEGRALE DEL GS emergono i seguenti punti:

  1. Letto il referto del Direttore di gara, sono stati disposti approfondimenti istruttori, a cura della Procura federale;
  2. sentiti i diretti interessati;
  3. esaminati il video dello scontro di gioco depositato dal calciatore Juan Jesus, nonché lo stralcio della registrazione dei pertinenti colloqui Arbitro/Sala VAR;
  4. sentito il Direttore di gara sullo svolgersi dei fatti in campo;
  5. l’interruzione del gioco, durata circa 1 minuto e mezzo, ha consentito un chiarimento tra i calciatori senza che il calciatore Juan Jesus esprimesse dissenso al riguardo;
  6. La sequenza dei fatti in campo, è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte, peraltro non platealmente (con modalità tali cioè da non essere percepite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappresentanti della Procura a bordo del recinto di giuoco);
  7. Il calciatore interista non le ha disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso, il cui contenuto discriminatorio però, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calciatore Juan Jesus, risulta essere stato percepito dal solo calciatore “offeso”, senza dunque alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale;
  8. Rilevato, altresì, che la condotta discriminatoria, per la sua intrinseca gravità ed intollerabilità, deve essere sanzionata con la massima severità a norma del Codice di giustizia sportiva;
  9. Pertanto occorre nondimeno, e a fortiori, che sanzioni così gravose siano corrispondentemente assistite da un benché minimo corredo probatorio, o quanto meno da indizi gravi, precisi e concordanti in modo da raggiungere al riguardo una ragionevole certezza (cfr. per tutte Corte federale d’Appello, SS.UU. 11 maggio 2021, n. 105);
  10. Ritenuto che non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata, Il P.Q.M. non applica le sanzioni previste dall’art. 28 CGS nei confronti del calciatore Francesco Acerbi (Soc. Internazionale)”.

Fiumi di parole per dire che in campo ne accadono di ogni ma quasi mai qualcuno ne fa ragione di ammende!
Ergo eu sugit!

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