Legge Zan in discussione al Senato

Il direttore della Ong pro famiglia e antilaica Citizen go riporta l’iter della legge Zan con le difficoltà che riscontra in questa fase al Senato, in cui alcuni senatori di Forza Italia mostrano titubanza relativamente al voto, per cui sono stati identificati e subirebbero pressioni dalla gilda Lgbtq.
Marilena Grassadonia, attivista LGBTQ, ha affermato che “il DDL Zan rappresenta solo l’inizio […] Vogliamo una stagione dei diritti in cui si parli di fecondazione assistita e di utero in affitto, e il riconoscimento dei figli e delle figlie delle famiglie arcobaleno”;
Riccardo Pirrone, social media manager di Taffo, sostenitore di Zan, ha affermato che dovremmo essere “educati con una legge perché siamo ancora in guerra”;
Alessandro Cecchi Paone, noto presentatore omosessuale, ha affermato in prima visione che “va perseguito chi dice che l’unica famiglia è tra uomo e donna” perché omofobo;
Ed infine, il più scandaloso, lo stesso Alessandro Zan ha affermato in una diretta con il pupillo Fedez – che il DDL Zan servirebbe per aiutare i bambini a cambiare la propria identità sessuale.
Questo è il cuore del DDL Zan, nonchè è ciò che in prospettiva comporterebbe : a detta dei critici esso è una legge con cui si vuole imporre un bavaglio a tutti coloro che si esprimono come contrari alle adozioni omosessuali, all’utero in affitto, alla fecondazione assistita, alla transizione di genere per i bambini, al matrimonio egualitario, all’educazione gender nelle scuole, all’identità di genere. Alcune fonti investigative hanno inoltre dichiarato che il deputato Zan è un imprenditore che vende prodotti per la comunità gender.
Di sicuro non si può esimere il problema legato al bullismo nelle scuole relativo alla omosessualità, nè il diniego da parte di molti datori di lavoro, nell’assumere personale transessuale o palesemente omosessuale. E la questione degli omicidi ai danni di transessuali che caratterizzano innumerevoli realtà, specialmente degradate. In alcun modo è proficuo o legittimo denigrare i soggetti che hanno voluto cambiare sesso o impedirglielo. Tanto meno negare loro riti paraconiugali con i medesimi diritti reciproci; e la situazione delle adozioni di bambini da parte di coppie omosessuali va plasmata in base al benessere del minore, senza negarle: magari è opportuno introdurre una forma di adozione solo economica oppure una sorta di tutoraggio che non implichi la totale cessione del minore a tali famiglie.
Per ciò che attiene il sistema pedagogico italiano, fortunosamente esso mantiene un discreto tasso di discrezionalità dei docenti, rispetto ai programmi ministeriali e di queli europei, per cui non dovrebbe essere ottemperata la prescrizione didattica vertente l’ideologia Lgbt. Da ciò è legittimo tutelare il libero arbitrio statale e del docente, in merito al tema Lgbt, senza ritorsioni verso i docenti non aderenti agli obblighi didattici continentali.

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1 commento

  1. Si renderà la Pedofilia e altre schifezze del genere legale, e vorranno iniziare dai bambini, qualsiasi Psicologo potrà spiegare a questi criminali che tra i 13/15 i bambini con l’esplosione ormonale passano il periodo che cercano di capire il loro orientamento è fisiologicamente provato che è il momento più fragile dove ogni errore può indirizzare il ragazzo…
    I bambini devono fare i bambini e non sono le cavie e i giocattoli di pervertiti.

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