Di Paolo Paoletti

CACCIATO MOU! ROMA E NAPOLI SONO LE UNICHE TRA LE PRIME NOVE AD AVER CAMBIATO DS E TECNICO. IL CALCIO BUSINESS E’ L’IMBROGLIO DEI PRESIDENTI PADRONI, SERVE TORNARE AL VALORE DI LEALTA’ ED AL PRINCIPIO DI COMPETENZA.

Esonerato Mourinho! Da brividi, perchè è stato Mou a dare più alla Roma che i Friedkin a lui ed ai romani: vittoria della Conference al primo anno; finale in Europa League al secondo; nono posto in campionato e play off per gli ottavi in Europa.
Rui Patricio, Smalling, Dybala e Lukaku arrivati in giallorosso per il suo carisma.

Tra le prime 9 in classifica, dopo 20 gare, sono già saltate 2 panchine, quella del Napoli campione d’Italia che ha perso Spalletti e Garcia in 5 mesi; quella della Roma, che come a Napoli con Giuntoli, perde in pochi giorni il DS Pinto e Special One.https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igsh=dGV6Ymtxc2FsZXRn

Analogie? Diverse…

Una tra tutte, che accomuna quasi tutta la serie A: i club sono gestiti da persone che non sanno di calcio.
Al proposito è stata esplicita l’accusa di Gasperini subito dopo il 5-0 al Frosinone: “il calcio non è gestito da chi ci ha giocato. Ciò a tutti i livelli anche arbitrali, ha fatto perdere a questo mondo il criterio principe su cui fu fondato: la lealtà!”

Effettivamente quando in Inghilterra furono scritte le regole del Football (1863), il modello di riferimento era il rugby nato 40 anni prima (1823), i cui valori di riferimento erano e restano lealtà, rispetto, generosità, sacrificio, altruismo.

Ora se il calcio italiano ed europeo vuole rincorrere la National Basketball Association americana e canadese deve cambiare tutto.
In NBA ogni squadra gioca 82 partite. Il torneo playoff della lega si estende fino a giugno. A partire dal 2020, i giocatori NBA sono gli atleti più pagati al mondo per stipendio medio annuo a giocatore.

ll sistema sportivo professionistico nordamericano è organicamente diverso da quello europeo ed in generale del resto del mondo: le varie leghe professionistiche (tra le quali la NBA) non rispondono direttamente ad alcuna federazione sportiva nazionale e non considerano i concetti di retrocessione in serie minori e di promozione in serie maggiori.

Le squadre della NBA sono denominate franchigie slegate da riferimenti e simbologie come colori ed identità territoriale: possono cambiare città a totale discrezione della lega e/o degli investitori, perlopiù per motivazioni puramente commerciali.https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igsh=dGV6Ymtxc2FsZXRn

Se una squadra si sposta da una città a un’altra porta con sé la sua storia: i titoli vinti, i numeri di maglia ritirati, il nome della franchigia eccetera.

E a meno che non si crei una nuova franchigia o qualcuna cessi l’attività (volontariamente o per fallimento), le squadre concorrenti sono sempre le stesse, stagione dopo stagione.

E’ questo che propone De Laurentis e tutti i presidenti che inseguono il calcio business.

Basterebbe fare un sondaggio tra le tifoserie di tutti i club professionistici italiani per capire se la gente accetterebbe questo calcio!

Scontata la risposta: NO!

Quindi le cose vanno riportate all’identità ed agli scopi iniziali: il calcio è essenzialmente dei calciatori, si gioca per obiettivi identitari, la serie A deve assumersi l’onere della mutualità verso i club meno ricchi, tutti i club professionistici per quota parte devono assicurare il sostentamento del movimento di base.

Impegni oggi abiurati dai maggiori club di serie A.

E non si dica che il business serve a migliorare la competitività dei club italiani in europa: Milan ed Inter hanno vinto Coppe Campioni ed Intercontinentali fin dagli anni Sessanta. La serie A ha attratto i migliori giocatori del mondo fino ad Italia 90.
Poi il declino è esploso sopratutto per la incapacità dei presidenti. In seguito per la permeabilità delle istituzioni calcistiche. E le ingerenze della politica e della finanza. Interessati dall’enorme potere del seguito popolare, il famoso interesse pubblico, cui impunemente tutto viene sacrificato.https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igsh=dGV6Ymtxc2FsZXRn

Se il Napoli (30) Campione d’Italia è ottavo in campionato e la Roma guidata da uno dei migliori tecnici del Mondo è nona, divise da 1 solo punto in classifica, mentre Bologna ed Atalanta ambiscono al quarto posto da Champions League, l’elemento dirimente è proprio la competenza dello staff dirigenziale.

Sul piano strettamente numerico, il quarto posto è contesto da 5 squadre racchiuse in 3 punti: Fiorentina a 34, Atalanta 33, Lazio 33, Bologna 32, Napoli 31. I 29 della Roma a -5 dall’obiettivo, non giustificano l’esonero di Mourinho. Cosi come avvenne per quello di Garcia. Mazzarri, infatti, fin qui ha fatto peggio del predecessore; vedremo cosa accadrà con De Rossi, fermo restando che tutta la romanità, calcistica e non, si augura che il figlio di Roma, Capitan futuro, riesca nell’impresa.

Non facile, ad essere buoni, perchè la squadra non ha ossatura essendosi retta sulle giocate dei 2/3 giocatori di livello diverso.
A Napoli, De Laurentis si è assunto tutte le colpe. Non poteva fare altrimenti. Ha tentato invano di ingaggiare Conte. E nell’attesa del prossimo tecnico sta facendo acquisti da valutare a fine mercato ed in comparazione con ciò che avranno fatto e faranno gli altri.

Per Conte ci sta provando anche Friedkin. Come il Milan. Il portoghese, è l’unico che può rimettere tutti d’accordo, in una Piazza legatasi fortemente a Special One.

La seconda parte della stagione dovrà rispondere a tanti dubbi. Gravina presidente federale ha annunciato che il 2024 è l’anno delle riforme. Difficile crederci in un paese in cui tutto cambia perchè nulla cambi.https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igsh=dGV6Ymtxc2FsZXRn

E se c’è una sola cosa che dovrebbe effettivamente mutare: è l’ingerenza dei presidenti-padroni, che hanno portato il nostro calcio sull’orlo dell’irreversibile fallimento.

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