Festival Brasil: l’anno di Napoli

Il Brasil Festival nasce a Bologna nel 2002 come sincero omaggio di un gruppo di amici appassionati della cultura brasiliana e già dal 2003 viene riconosciuto ufficialmente dal Ministero degli Esteri Brasiliano attraverso il Consolato Generale del Brasile di Milano.
Da più di vent’anni il Festival dunque propone iniziative musicali e culturali legate al fantastico paese del Samba… della Bossanova… del Forró…
Dopo una fase di “riscaldamento motori” con tre ottimi concerti di anteprima ad Il Pescatore Risto Music di Anzola dell’Emilia (Bologna) la Ventunesima (XXI) edizione del Brasil festival inizia il 27 giugno con una eccezionale interprete del Samba, in arrivo direttamente dalla Madre Patria, la figlia della leggenda vivente Martinho da Vila, Mart’nália con la sua band di 9 elementi. Il giorno dopo, 28 giugno, il festival si sposta, per la prima volta, a Napoli e precisamente alla ex base Nato di Bagnoli, parco San Laise, dove, in collaborazione con il Palapartenope, si terrà il concerto de “A República da Alegria” con il percussionista napoletano Peppe Sannino accompagnati alla batteria da Domenico De Marco e dove ci sarà una anteprima di “Amazzonie”, ossia una mostra in itinere collettiva dedicata alla natura,  e che verrà inaugurata ufficialmente il successivo 29 giugno all’interno del Pop Cult Festival di Bagnara di Romagna.
Prima del concerto ci sarà una Roda De Capoeira a cura del Grupo Muzenza.
All’interno della serata napoletana, Brasil Festival e Palapartenope omaggeranno un grande calciatore brasiliano che ha militato nelle due squadre di Napoli e Bologna… Luís Vinícius de Menezes, meglio conosciuto con il nome di Luís Vinício e ancor più noto con il soprannome tutto napoletano di ‘O lione. Attualmente residente nel capoluogo campano, ultra ottuagenario e con un figlio estremamente attivo nell’ambito diplomatico e della sana globalizzazione inneggiante il Brasile, Vinicio sara’ nuovamente mattatore dell’evento, cui partecipera’ tra gli organizzatori, anche l’ingegner Bruno Marfe’, tra l’altro felicemente coniugato con una dentista brasiliana residente a Napoli.

Napoli attualmente pullula di turisti, all’apice come e’ gia’ da qualche tempo tra le destinazioni turistiche urbane dell’Italia, prescelte dagli organizzatori di viaggi esteri, e come ogni metropoli contiene variegate comunita’ internazionali, fra cui quella brasiliana e quella cinese. Anche i filippini, che condividono la fede cattolica con gli italiani, stazionano in larga percentuale a Napoli; eppure la comunita’ cinese che popola la area est della capitale del Mezzogiorno, tra l’avveniristico Centro direzionale ed i luoghi limitrofi alla Pioneer, la Manifattura tabacchi, le sedi logistiche delle principali ditte di spedizioni internazionali, si presentano come la lega di persone piu’ produttiva e prospera. I brasiliani invece si trovano in larga parte nelle zone adiacenti i litorali del Nord come Castelvolturno presso cui e’ sito il Centro sportivo del Napoli, Ischitella e Varcaturo medesima: sebbene vi siano brasiliani un po’ in tutta la Campania, al punto che la chat pubblica su Whatsapp riunisce oltre mille utenti; laddove si svolgono molteplici feste tipiche con aperitivi, locali ad hoc e prodotti tipici del Brasile, fra ristorazioni ed analoghi. La comunita’ brasiliana di Napoli e della Campania non si esime dal promuovere ma anche tutelare le proprie usanze e gli eventi tipici, in una cornice di proficua collaborazione, scambio e profonda ambientazione in Italia, dei residenti. In tale scenario si erge il Brasil Festival che ambisce ad ampliarsi ed espandersi sopratutto a Napoli, definita la citta’ italiana e la cultura fuori dal Brasile, piu’ affini alle peculiarita’ personali, sociali e culturali, dei brasiliani.

Vocabolario

*Affini: simili.

*Mattatore: grande protagonista ed intrattenitore.

*Coniugato: sposato.

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