Zaino: oggetto preferito per i nomadi digitali

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Milano, 27 giugno 2025 – Una volta era solo per studenti e scout. Oggi è diventato un’icona di stile, praticità e identità professionale. Lo zaino attraversa i decenni e si conferma nel 2025 come il compagno inseparabile del nomade digitale e del lavoratore ibrido, in un’epoca in cui i confini tra vita personale e professionale si fanno sempre più fluidi.

Una crescita costante: i numeri parlano chiaro

Secondo Google Trends, le ricerche online per parole chiave come “zaino porta PC”“zaino lavoro donna” e “zaino business” sono in crescita costante da oltre 5 anni. Solo in Italia, si contano oltre 3 milioni di ricerche mensili relative a zaini di ogni tipo.

A guidare la domanda sono Lombardia, Lazio e Campania – regioni ad alta densità urbana e con forti flussi di mobilità interregionale. Ma il fenomeno è globale: il mercato degli zaini multifunzione ha superato i 23 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita annua media del 6,5%.

Il simbolo della mobilità post-pandemica

Dopo il Covid-19, milioni di professionisti hanno abbandonato l’ufficio fisso. In Italia, nel 2024 oltre il 28% dei lavoratori svolge almeno parte delle proprie mansioni in smart working.

È qui che lo zaino diventa protagonista: contenitore di laptop, borracce, powerbank, libri e cuffie noise-cancelling, ma anche espressione di gusto estetico e personalità.

“Lo zaino è diventato la nuova borsa professionale. Dice chi sei, come vivi e dove stai andando” – afferma il team di MyBrandItalia.it, piattaforma italiana specializzata in accessori e moda.

Chi sono i nuovi “zainisti”?

Dall’analisi interna di MyBrandItalia.it, emerge il profilo del consumatore tipo nel 2025:

  • Età: 20–45 anni
  • Professione: freelance, creator, sviluppatore, insegnante, studente universitario
  • Lifestyle: urbano, sostenibile, digitale
  • Spesa media per zaino di fascia media-alta: 70–140 euro

Tra i modelli più amati troviamo i brand iconici come Eastpak, The North Face e Fjällräven, ma crescono anche i marchi eco-friendly e italiani di design.

Breve storia dello zaino in 4 tappe

  • 1900–1945: nasce come strumento militare e da escursionismo
  • Anni ’70–’90: esplode nell’uso scolastico e giovanile (iconico in Italia il boom Invicta)
  • Anni 2000: diventa accessorio fashion grazie allo streetwear
  • Dal 2020: simbolo di lavoro ibrido, mobilità urbana e lifestyle tech

Dallo zaino alla viralità: l’evoluzione culturale

Oggi lo zaino non è solo praticità: è protagonista anche sui social. Hashtag come #backpackcheck e #whatsinmybag spopolano su TikTok con centinaia di milioni di visualizzazioni, dimostrando quanto questo accessorio racconti chi siamo e come ci muoviamo nel mondo.

In breve

Nel 2025, lo zaino non è solo un oggetto utile, ma un simbolo del nostro tempo: connesso, flessibile, personale. La sua evoluzione riflette i cambiamenti nel nostro modo di abitare il mondo, lavorare, viaggiare e comunicare.