Vince la lotteria ma il benessere dura poco

Di Francesco Paolo Tondo

Foto Imago Economica ©️

Colin Weir e sua moglie Chris, originari di North Ayrshire, aerea amministrativa di Largs in Scozia, avevano vinto 161 milioni di euro alla Lotteria EuroMillions nel 2011. All’epoca fu l’estrazione più ricca d’Europa. Colin era un cameraman e manager di studio, mentre Chris un’infermiera psichiatrica. La coppia era sposata da oltre 30 anni e aveva due figli ormai grandi. I Weir stavano passando una serata come altre davanti alla tv, quando a mezzanotte la donna ha controllato i risultati di EuroMillions scoprendo che avevano i numeri vincenti. In un primo momento hanno pensato a un errore, continuavano a guardare quei numeri sulla schedina, increduli, quasi febbricitanti. Ma poi hanno realizzato di aver vinto davvero e la loro vita è cambiata per sempre.

Il marito in seguito lascia la sua donna per la migliore amica di quest’ultima, ma la nuova fidanzata del vincitore bretone (che era in crisi economica) risultava avesse “vinto” la lotteria per mezzo della propria nuova relazione. E così l’ex coniuge la richiama.

Secondo quanto riferito da diversi media locali, Colin ha fatto un’ampia gamma di investimenti tra cui proprietà di lusso, automobili e quote in società sportive, oltre a costituire un fondo di beneficenza. L’ente di beneficenza della coppia, il Weir Charitable Trust, è anche caduto in una truffa realizzata attraverso finte e-mail che offrivano denaro. Il garage del signor Weir conteneva comunque una piccola “flotta” di auto di lusso, tra cui alcuni dei marchi più ricercati ed esclusivi del mondo. Si dice che possedesse un SUV Jaguar F-Pace, una Bentley Arnage vintage , una monovolume Mercedes Benz V Class del 2019 e un quartetto di Mercedes Benz fra cui la Classe E station wagon. Colin ha anche investito nelle corse di cavalli, comprando tre purosangue, inclusi i castroni Knighted e Felony, e una cavalla irlandese chiamata If You Say Run. Si è stimato che Weir spendesse circa 100.000 euro a settimana per mantenere il tenore di vita a cui, a poco a poco, si era abituato. Alla fine del 2019, Colin è morto all’età di 71 anni, dopo una brutta malattia. Ma soltanto adesso sono iniziate a circolare le informazioni su come Weir avesse speso la sua fortuna.

I figli dei Weir erano già grandi ed emancipati per cui, a quanto pare, i due vincitori della riffa europea hanno potuto spendere in totale libertà la propria opulenza, avendo deciso di eludere la prole dalla maggioranza, se non addirittura totalità, della propria fortuna monetaria.

Sui pochissimi vincitori di lotterie, tuttavia, emerge un inedito e sorprendente risultato, da una accurata ricerca scientifica, destinata a far discutere: l’87% dei vincitori delle lotterie entro 24 mesi perde tutto. A sostenerlo è il ricercatore dell’Università di Zurigo Jordan Ballor. Il Professore ha certificato che quasi 9 vincitori su 10 perdono tutto quello che avevano vinto in meno di due anni. In certi casi, possono ritrovarsi addirittura ancora più poveri rispetto a prima. Le storie sono numerose. Uno dei casi più noti riguarda il Signor Jack Whittaker che vinse 315 milioni di dollari alla lotteria Powerball. Dopo quattro anni (è stato più longevo della media calcolata da Ballor) dichiarò: “se dovessi tornare indietro, strapperei quel biglietto”.

Whittaker era il manager di un’importante società di costruzioni, con un fatturato di parecchi milioni di dollari. Viveva nel lusso, circondato da una bella famiglia ma perse tutto, evidentemente i milioni vinti gli diedero alla testa.

Per quale motivo le persone perdono così il controllo dopo una vincita milionaria?

Il Sole 24 Ore ha provato a spiegare questo comportamento irrazionale pubblicando varie ricerche scientifiche.

Prima di tutto uno studio del CNR del 2017 ha dimostrato che reddito e cultura non sono correlate all’intensità dei comportamenti del gioco d’azzardo. Tutti giocano, a prescindere dal ceto sociale. Ma c’è chi ha un rapporto più problematico con il denaro rispetto ad altri (lo scopriremo in seguito).

Per quale ragione l’87% dei vincitori perde tutto in così poco tempo?

Il premio Nobel per l’economia Richard Thaler (Università di Chicago) è un esperto della teoria del “Mental accounting”. Le ricerche dimostrano che la propensione al rischio cambia completamente in funzione della fonte da cui proviene il denaro.

Il denaro vinto senza fatica provoca comportamenti ad alto rischio nella gestione delle risorse a disposizione. A seguito di una vincita alla lotteria, la percezione del rischio “salta completamente”. Questo comporta rapide perdite per il fortunato vincitore. Un altro premio Nobel, Daniel Kahnemann, ha studiato l’iterazione tra il cervello ed i comportamenti finanziari degli esseri umani. Il Professor Kahnemann ha teorizzato che “essendo stati fortunati in passato, i vincitori pensano che in futuro continueranno ad esserlo”. Si sentono “magici”, “benedetti”. Le vincite passate provocano in loro un’illusione, una percezione ottimistica della realtà.

Un’altra corrente dottrinaria ritiene che la causa sia il “senso di colpa”. Alcune ricerche di neuropsicologia sociale sostengono che persone cresciute in ambienti poveri, sviluppano una dinamica conflittuale legata al possesso di denaro. E tutto avviene in modo inconsapevole. Per lenire il senso di colpa di essere diventati ricchi, quindi “inconsapevolmente riprovevoli”, i neo-ricchi aiutano tutti senza alcun freno. Compiono gesti plateali, si sentono “diversamente ricchi“. E i soldi finiscono presto.

Nel caso citato, quello del signor Jack Whittaker, l’inizio della fine iniziò quando donò 31,5 milioni (!) ad alcune onlus benefiche (e questo aspetto ci conforta, i soldi non sono stati tutti dispersi al vento), essendo un uomo molto religioso. Fondò anche la Whittaker Foundation (per altri 14 milioni). Ma il karma non fu dalla sua parte.

Sia chiaro, se avete tale fortuna, fate beneficenza, ma gestite le vostre risorse in modo oculato, aiutando anche il prossimo (che è senza dubbio uno degli aspetti più nobili) ma anche voi stessi. Solo mantenendo un certo equilibrio potrete aiutare gli altri nel lungo periodo e non rovinare la vostra vita.

La ricerca conclude che i vincitori delle lotterie sono “ricchi a tempo determinato“. La sottovalutazione del rischio, l’ottimismo irrealistico e il senso di colpa, accendono una sorta di miccia nel cervello dei fortunati vincitori. Pertanto la dottrina anglosassone della gestione monetaria o “money management”, si conferma la peculiarita’ aprioristica per la totalita’ dei miliardari, nonche’ valore aggiunto per tutte le persone.

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