Pechino definisce Vance “ignorante” per la sua osservazione sui “contadini cinesi”
La Cina ha definito “ignorante e maleducato” il vicepresidente statunitense J.D. Vance dopo che questi ha affermato che l’America aveva preso in prestito denaro dai “contadini cinesi”.
Il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian, ha dichiarato martedì ai giornalisti che i commenti di Vance, che avevano già suscitato scalpore sui social media cinesi, erano “sorprendenti e tristi”.
Vance ha rilasciato queste dichiarazioni giovedì, durante un’intervista a Fox News in cui ha difeso i dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che stanno attualmente alimentando le tensioni tra le due maggiori economie mondiali.
“Prendiamo in prestito denaro dai contadini cinesi per acquistare le cose che loro stessi producono”, ha affermato il vicepresidente.
0:27Guarda: Vance afferma che gli Stati Uniti prendono in prestito denaro dai “contadini cinesi”
Lunedì Trump ha dato alla Cina, uno dei maggiori detentori di titoli del Tesoro USA al mondo, tempo fino a martedì per abolire la tariffa di compensazione del 34%, altrimenti dovrà affrontare un’ulteriore tassa del 50% sulle merci importate negli Stati Uniti.
Se Trump desse seguito alla sua minaccia, le aziende statunitensi potrebbero dover pagare un’aliquota totale del 104% sulle importazioni cinesi, che si aggiunge ai dazi del 20% già introdotti a marzo e a quelli del 34% annunciati la scorsa settimana.
La Cina ha affermato che “combatterà fino alla fine” e ha definito le mosse di Trump “bullistiche”.
“La posizione della Cina sulle relazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti è stata resa molto chiara”, ha affermato Lin martedì.
I commenti di Vance avevano già suscitato scalpore tra gli utenti cinesi dei social media, alcuni dei quali avevano chiesto che gli venisse vietato l’ingresso in Cina.
“In quanto figura chiave del governo degli Stati Uniti, è davvero vergognoso che Vance dica tali cose”, ha scritto un utente di Weibo.
“La sua autobiografia non si intitola ‘Hillbilly Elegy’?” ha scritto un altro utente, riferendosi al libro di Vance che raccontava dettagliatamente la sua educazione nell’America rurale.
Trump e i suoi alleati sostengono da tempo che la sua politica tariffaria darà impulso all’economia statunitense e proteggerà i posti di lavoro.
Ma gli economisti hanno lanciato l’allarme: ciò causerebbe gravi interruzioni alle catene di approvvigionamento internazionali, farebbe aumentare i prezzi per i consumatori e preannunciarebbe un disastro per tutto il commercio .
In seguito all’annuncio dei dazi, gli istituti finanziari hanno lanciato l’allarme: i rischi di recessione sono aumentati, sia negli Stati Uniti che a livello globale.