Genova, catturato dalle forze dell’ordine l’uomo che nella giornata di ieri aveva ucciso la sua ex con 30 coltellate. L’ uomo non si è allontanato dalla zona, ha gironzolato per poche ore in una zona non lontana dal luogo del delitto. L’uomo voleva gettarsi da in cavalcavia dopo l’omicidio. Gli agenti delle volanti lo hanno visto e hanno urlato il suo nome. Lui ha risposto “sono io” e non si è più gettato. E’ stato portato in questura dove ha parlato della aggressione. Durante l’interrogatorio è emerso che l’uomo era da tempo in cura psichiatrica.
La donna stava lavorando nel proprio negozio in via Colombo quando è stata colpita con una trentina di coltellate. La polizia è arrivata sul posto dopo l’allarme di alcuni passanti, che avrebbero anche cercato di fermare l’omicida. La loro relazione era finita un anno fa ma Scapusi aveva continuato a cercarla, a chiamarla. Lei lo aiutava ancora dandogli dei soldi.
Lui, che soffriva di ludopatia, li dilapidava. “Si erano lasciati da alcuni mesi. Lui le telefonava sempre, prima le rubava in casa. Gliene aveva fatte tante e lei non poteva più sopportare” ha raccontato la cugina appena arrivata sul luogo del delitto, a pochi passi dalle scintillanti vetrine di via XX Settembre. Al momento dell’aggressione la povera donna stava riordinando il negozio di pantofole per poi attendere il momento di abbassare le serrande e fare ritorno a casa. Qualcuno è però entrato nella ‘Pantofoleria’ di Clara e l’ha aggredita. Alcuni testimoni hanno riconosciuto l’ex e messo subito sulle tracce dell’uomo gli agenti delle volanti e gli investigatori della mobile, coordinati dal pm Giovanni Arena.
La negoziante è stata colpita al collo e all’addome con una furia cieca. L’omicidio è avvenuto in un’ora in cui la zona è molto frequentata dai genovesi per gli ultimi acquisti della giornata. Anche in tempo di Covid via Colombo e le strade circostanti, come via San Vincenzo, attirano negli eleganti negozi molti clienti. Non si ferma l’ondata violenta nei confronti delle donne. L’appello che lanciamo noi della redazione di AdF News è quello di denunciare alle prime avvisaglie, non bisogna aver paura. Di sicuro bisogna prevenire e l’unico modo è denunciare subito alle forze dell’ordine.
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