l’ intervista a Trump di Wayne Allyn Root all’ 8 ottobre 2022 si maifesta con esplici attacchi a tutta sfera:”Potremmo finire davvero in una terza guerra mondiale per come stanno gestendo la situazione, che è cosi brutta. Se ci fossi stato io tutto questo non sarebbe successo, se le elezioni non fossero state truccate, non sarebbe successo. Russia e Ucraina non si combatterebbero, non sto dicendo che questi paesi si amino, ma di sicuro non saremmo arrivati a questo punto; Putin non sarebbe arrivato fin qui. Loro però lo hanno provocato: se guardate bene le cose è così. Il nostro paese e la nostra cosiddetta leadership hanno provocato Putin e lo hanno quasi costretto ad intervenire. Guardate come abbiamo gestito Kim-Jong Un, avevamo un’ottima relazione con lui, ma ci sarebbe stata una guerra mondiale se non fossi intervenuto io”.
Reporter: Non sarebbe successo, ma ora che è successo, non potrebbe entrare in gioco lei in quanto negoziatore e portare pace tra Russia ed Ucraina? Con le sue abilità da mediatore lei potrebbe portarci fuori da questo disastro subito. Se non ci fosse di mezzo l’ego di Biden, egli potrebbe inviarla laggiù e scommetto che lei potrebbe ragionare con Putin e terminare questa situazione domani”.
Trump:”Sono andato molto d’accordo con entrambi, sia con Zelensky, sia con Putin. Se vi ricordate, Zelensky è stato molto gentile perché quando gli chiedemmo della bufala sulla telefonata in merito all’Ucraina, lui disse che non c’era nulla di strano in quella telefonata, nessuna minaccia e che non si è mai sentito minacciato. Poteva dire altro ma non lo ha fatto, è stato molto onesto e io l’ho apprezzato. Stava semplicemente raccontando la verità su quella telefonata e disse che era stata perfetta. Andavo d’accordo con lui, una brava persona, ma adesso loro sono davvero in trincea. Sai bene che andavo molto d’accordo anche con Putin; se non ci fosse stata in continuazione quella bufala sulla Russia. Alcuni depravati hanno inventato questa bufala, è stata una creazione del partito democratico e di Hillary Clinton. E’ stata un’invenzione, non avevano niente. Era una bufala totale, una storia falsa. Avremmo potuto avere un bellissimo rapporto con la Russia, ma era dura in quelle circostanze.
Ribadisco che non sarebbe successo nulla di tutto questo, nemmeno in un milione di anni, ma purtroppo hanno creato questa orribile falsa narrativa, pagata dal partito democratico e dalla corrotta di Hillary Clinton ed è andata avanti per molto tempo, è stata una vergogna. Qualcosa sarebbe dovuto accadere e i repubblicani devono farsi più duri e più furbi. In alternativa non avrete più un partito repubblicano”.
Ha destato sconcerto l’omaggio dell’ex presidente e magnate statunitense, nei confronti di Putin sulla facciata della Trump Tower a New York: qui in occasione del settantunesimo genetliaco dell’autocrate russo, il piu’ influente politico repubblicano ha fatto redigere un messaggio di auguri rimarcando come l’occidente non abbia il diritto di fregiarsi dell’etichetta di democrazia, ne’ che possa definire il presidente russo guerrafondaio e dittatore. Da qui e’ stato un profluvio di dichiarazioni entusiastiche sui social e maggiormente Telegram, che rimarcavano questa arcana e non confermata collaborazione fra Trump e Putin nello smantellamento del predominio del quadro dirigenziale Usa innestato sulla grande finanza. I seguaci di quello che si configura, praticamente, il presidente Usa piu’ pacifico in assoluto, hanno in questi giorni alluso all’ipotetica azione di Obama se stazionasse nello stallo di Biden, contro la Russia in un conflitto nucleare repentino. Cio’ origina dalla candidatura di Zelensky al Nobel della pace antecedentemente conferito ad Obama: quest’ultimo detiene il primato di azioni belliche nel gruppo dei presidenti americani, e la sua vittoria nell’accademia svedese ha gravemente inficiato la propria pregevole reputazione. Le milizie di Zelensky infatti sono state definite naziste da Putin, a causa anche dell’inconfutabile numero di vittime civili russofone, uccise o violentate dal 2014: circa quindicimila tra donne, bambini, anziani, il che’ ha fomentato l’intervento russo esplicato come operazione militare speciale. Quest’ultima finalizzata, secondo Putin, all’annientamento dei nazisti ucraini e del loro arsenale.
Sulla questione dei brogli elettorali impugnati costantemente da Trump per screditare Biden e la controparte democratica, stanno venendo slatentizzate dichiarazioni e dati esorbitanti non rilanciati dai principali media ma da Telegram e link annessi, che descrivono le manomissioni dei voti in Ucraina con Zelensky, anche in Polonia ed Albania. Perfino dalla Francia certi critici locali rimarcano uno scenario analogo che avrebbe premiato Macron per mezzo anche del software di conteggio informatico Dominion gia’ impiegato in Usa, a detrimento di Trump medesimo.
Sul versante polacco invece, il vecchio governo reticente alle prescrizioni del cartello farmaceutico avrebbe subito un attentato areo in cui sono spirati tutti i dissidenti. Mentre l’incarico dato in seguito al fratello del presidente deceduto, avrebbe dipanato la questione antitetica il gruppo di multinazionali. Per l’Albania invece, il presidente che si trovava in Italia in questi giorni, ha accusato di Maio in relazione al presunto contrabbando di vaccini.
Intervista completa non tradotta
https://t.me/realKarliBonne/125670