Trattato pandemico: Byoblu incalza Meloni

TRATTATO PANDEMICO OMS – LINEA DEL GOVERNO DISATTESA DAI “COMMIS DI STATO”? CHI LI CONTROLLA?

Davide G. Porro per Byoblu

Nel Mondo si stanno accelerando molti processi sociali, soprattutto internazionali, che possono portare a possibili svolte fondamentali, che si spera possano essere positive, ma che potrebbero invece rivelarsi disastrose.

A rischio sono le nostre libertà e le democrazie ma soprattutto i principi stessi della dignità umana, sanciti in molteplici Costituzioni.

Le cosiddette “transizioni” ecologica e digitale per non parlare dell’intelligenza artificiale, sembrano condurre al punto di non ritorno fatto di scelte decisive e cambiamenti epocali. Tra questi temi cruciali c’è anche la salute umana.

Nel novembre del 2020, a Parigi, durante il Forum per la pace, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel propone di elaborare uno strumento internazionale sulle pandemie.

Nel dicembre dell’anno successivo, la sessione speciale dell’Assemblea mondiale della sanità concorda di dare il via alla redazione ed alla negoziazione di una convenzione, un accordo od altro strumento internazionale sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie.

Comunemente viene indicato con il nome di “trattato pandemico dell’OMS”.

L’Unione europea aderisce nel 2022 e da marzo 2023 iniziano i lavori del’INB (Intergovernmental Negotiating Body) Organismo di negoziazione intergovernativa dell’Organizzazione mondiale della sanità a cui partecipano le delegazioni dei 194 Stati membri.

Con un calendario di riunioni e discussioni piuttosto serrate, si pretende di far approvare il “Trattato pandemico” già il prossimo mese di maggio.

L’elemento di fondo più rischioso e forse inquietante in questa iniziativa, riguarda l’aspetto della “prevenzione”.

Si progetta di estenderla in modo pervasivo ed obbligatorio veicolando il presupposto che tutti i cittadini siano suscettibili di un trattamento sanitario preventivo, che è come dire che la popolazione mondiale è malata in modo permanente.

È un’esasperazione del concetto di prevenzione messo in mano agli autocrati dalle lobby del farmaco.

Non è difficile immaginare come questa filosofia globalista di politica sanitaria porti facilmente all’autoritario controllo della popolazione.

Una volta approvato il “trattato pandemico” , esso sarà giuridicamente vincolante e basato sulla costituzione dell’OMS:  avrà dunque un potere sovra-nazionale che svuoterà di competenza le autorità politiche e sanitarie dei vari Paesi.

Presto l’OMS potrà dunque imporre protocolli, lockdown, greenpass e vaccini appoggiato da una comunicazione allarmistica sui media mainstream?

Abbiamo già sperimentato durante l’emergenza Covid-19 quali misure e con quali strumenti sono state imposte limitazioni, o peggio negazioni, delle libertà personali inviolabili.

Prima fra tutti la tesserina verde, che sembrava sparita dalla scena e destinata a  diventare un lontano brutto ricordo.

Invece recentemente, in un decreto legge attuativo di misure a favore del PNRR pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si scopre che la piattaforma Digital Green Certificate (DCS) viene ancora finanziata con 3.8 milioni di euro nel 2024 ma soprattutto dovrà essere in grado di dialogare con quella analoga dell’OMS.

L’attuale Governo italiano si è affrettato a dire che non intende perseguire i propositi del “green pass globale” proposto dall’OMS anche per bocca del ministro della Salute, Orazio Schillaci, il quale ha dichiarato che in sede di conversione del Decreto in Legge, verrà proposto un emendamento in tal senso.

Il ‘green pass globale’, nasce da un accordo tra l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e la Commissione europea del giugno scorso. L’obiettivo è quello di sviluppare, a partire dal modello usato per il Covid, un sistema da utilizzare in altri casi.

Se viene detto che tale accordo “non è vincolante” per “le due organizzazioni” e l’adesione è volontaria perché nel Decreto del 2 marzo scorso il Governo intende assicurare l’interoperabilità con il green pass globale dell’OMS?

Dobbiamo forse credere che per l’ennesima volta dalle parti del legislatore, ci sia la solita manina che aggiunge o si dimentica di cancellare concetti così importanti?

E ancora, se la volontà del Governo è quella di non allinearsi con la volontà politica dell’Unione Europea, perché nell’ultima sessione di lavori della INB il funzionario italiano scelto dal precedente Governo, Ghebremedhin Ghebreigzabiher, ha dichiarato che “l’Italia è completamente allineata con la dichiarazione della UE” e si augura di “arrivare ad un accordo sul trattato pandemico entro maggio di quest’anno?”.

Il dr. Ghebreigzabiher è un funzionario di lungo corso al ministero della Salute e la sua carriera di diplomatico scientifico prende una svolta importante con la nomina per conto della Ministro Beatrice Lorenzin, presso la rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea a Bruxelles, come esperto di salute, dove rimarrà fino all’istituzione della  INB a cui verrà destinato dall’allora Ministro Roberto Speranza.

Da qualsiasi angolazione la si guardi sembra proprio che a furia di “manine” che intervengono negli atti legislativi all’insaputa dei governi, sia proprio la difesa della democrazia politica ad essere sfuggita di mano.

Byoblu risulta l’unica emittente radiotelevisiva del mondo, totalmente nelle mani dei cittadini dal punto di vista dei finanziamenti, ed in grado di eludere l censura web che le ha causato la chiusura di un canale Youtube con oltre mezzo milione di iscritti; ebbene Byoblu puo’ disporre di una liberta’ di stampa effettiva per mezzo del suo approdo sul digitale terrestre al canale 262. Purtroppo le attuali contingenze politiche esortano l’editore Claudio Messora, a richiedere donazioni o sottoscrivere abbonamenti presso Byoblu, a causa del prosciugamento delle risorse finanziarie che obbligherebbero a chiudere questa pionieristica societa’ che ibrida funzioni pubbliche e proprieta’ privata ma disseminata su oltre  due milioni e mezzo di cittadini.

L’altra realta’ avveniristica ed egemonica tutta italiana, Numero6.org, che svolge controinformazione a pagamento e su server privati in modo da scongiurare ogni tentativo arbitrario di censura o chiusura web, ebbene Numero6 esecra Byoblu tacciandola di falsa controinformazione e funzioni di dissenso controllato: in alternativa non si spiegherebbe la permanenza di Messora e soci su un canale tv nazionale ed anche numeri immani garantiti su Facebook. Da una anamnesi di Adfnews.it, quotidiano nazionale privato di approfondimento, risulta che Byoblu non svolga mansioni di controllo sociale e politico, ad onta del fatto che la mera controinformazione sembra essere accantonata per non alienarsi nuovi consensi e non incorrere in altre battaglie legali; tuttavia sia Numero6.org che Byoblu risultano paradigmi italiani avveniristici e superiori e primi nel tempi, a livello mondiale, nel macrocosmo dell’informazione sganciata da lobby e presente sul digitale terrestre per Byoblu, nella controinformazione on line impossibile da chiudere e finanziata dagli iscritti unicamente, per Numero6.org. di conseguenza ambe due e’ necessario supportare economicamente per il bene comune.

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