Di Paolo Paoletti

MANNA IMMOLATO IN UNA TRATTATIVA FIUME. TORNA ADL, DECISIVO IL FACCIA A FACCIA: SONO 6 I PUNTI DA DEFINIRE. CONTE ARRIVERA’ A MENO DI RICATTI LAST MINUTE. IL SAN CARLO GIUSTA CORNICE PER L’UNICO FUORICLASSE CHE PUO’ SALVARE IL NAPOLI. LA STRATEGIA DELLO SPIFFERO…

“Chi vuol esser lieto sia, di doman non c’è certezza”… La ‘Canzona di Bacco’ è la sintesi del calciomercato. Cui aggiungo una considerazione di Mario Sconcerti, collega a La Repubblica, purtroppo scomparso nemmeno due anni fa, lasciando un grande vuoto nelle analisi sul calcio italiano. Mario, arresosi alle intemperie social, da anni diceva: “è inutile cercare notizie, non esistono più. Meglio commentare quelle che scrivono gli altri”.
Mettendo insieme il Trionfo di Lorenzo de Medici ed il pragmatismo di Sconcerti, nato cent’anni dopo, entrambi fiorentini, ne esce una grande verità: oggi tutto ed il contrario di tutto vivono l’inganno cui nessuno vuole sottrarsi: comandano gli interessi di parte, spesso di comodo.

Allora se sulla vicenda Conte si scrive tutto ed il contrario di tutto perchè la gestione della comunicazione del Napoli è pessima visto che ogni giorno spifferano qualcosa ADL (presidente), Edoradino (vice), Andrea Chiavelli (AD e braccio destro di De Laurentis dal 2004), Nicola Lombardo (capo comunicazione) Guido Baldari (addetto stampa), Fabrizio Palma (già gestore dei social azzurri), Mario Machille (nuovo social media manager dal 4 luglio autore del disastro Osimhen su Tik Tok), nel frangente anche Mauro Meluso (ex DS nella necessità di tenersi buona l’informazione alla ricerca di un nuovo posto di lavoro…), va da sè che non esistono più fonti credibili perchè sono tutte fonti accreditate ma con interessi spesso contrapposti e quindi fuorvianti.
Quotidianamente ci cascano Corsport che scrive direttamente quanto ADL vuol far pubblicare, Il Mattino che ha filo diretto con Lombardo e Baldari, i social che riprendono quanto scritto dai giornali, Rai che ha un rapporto privilegiato con Meluso ed a volte con Chiavelli, Sky che intreccia ciò che dicono agenti dei personaggi coinvolti ed ex dirigenti, in questo caso Giuntoli.
L’8 aprile scorso Serxhio Mezi, procuratore ed intermediario sportivo, con una intervista a 1 Football Club, programma di Luca Cerchione, ripresa dalla Rai, annunciò: “So che Antonio Conte ha già firmato per il Napoli. È inutile che ci parlino di Vincenzo Italiano, Conte sarà il prossimo tecnico del Napoli. Conosciamo il presidente De Laurentis e conosciamo anche i tifosi azzurri. L’obiettivo è ri-vincere il campionato il prossimo anno”.
A volte le notizie fanno dei giri immensi e poi ritornano e Conte sta per firmare con il Napoli a meno di clamorose ed inattese svolte. Quali?

  1. Ingaggio: si è passati da 6mln compresi bonus a 7mln netti + bonus;
  2. Clausole risolutive: ballano un addio gratis (come Conte vorrebbe) ed un esonero senza buonuscite (come vuole ADL);
  3. Diritti di immagine, non ancora affrontati (pertinenza di Chiavelli autore delle 140 pagine);
  4. Staff, arricchitosi di un quinto elemento (Abbruscato, altro vice con lo storico Stellini);
  5. Ruolo e stipendio di Lele Oriali, ritenuto indispensabile da Conte;
  6. Garanzie sul mercato: Conte vuole Lukaku se parte Osimhen, Chiesa se parte Kvara, Di Lorenzo giusto nel 3-5-2 ma sopratutto pedina di scambio per arrivare a Chiesa; 3 difensori centrali per rifare la difesa, 2 centrocampisti salvando Lobotka.
  7. Pieni poteri e nessuna ingerenza nella gestione tecnica e di spogliatoio, confinando De Laurentis lontano da Castelvolturno.
    Conte a gennaio ha rifiutato una offerta da 27mln netti l’anno dagli arabi. Vuole riprendere a lavorare in Italia. Considera Napoli un trampolino per nuove avventure di primo livello. Su quest’ultimo punto ADL è stato bravo ad imporre un contratto paritario: una cosa a te, il corrispettivo a me (clausole di risoluzione). Così come Conte sa bene di essere l’ultimo parafulmine verso una piazza inferocita contro il cine-presidente.
    De Laurentis ha fatto sfogare la situazione immolando Manna in una trattativa sfiancante. Arriverà per chiudere e solo allora, la ricerca della verità troverà sintesi.
    Presentazione in teatro? Addirittura al San Carlo? Meglio sarebbe lasciare il Real Teatro dei Borbone alla lirica, ma se il Napoli di ADL è un melodramma, per una volta (dopo Maradona e Siani) ci può anche stare. Conte al momento è il vero fuoriclasse su cui contare per il prossimo anno. Non oltre.
    Chi vuol esser lieto sia, del doman non c’è certezza!
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