Il presidente della Onlus internazionale conservatrice e cristiana Pro Vita e famiglia, si esprime a viso aperto in relazione alle vicissitudini che da anni sta attraversando la propria organizzazione composta da volontari ed il cui nocciolo affonda le radici e l’attuale posizionamento, in Italia: “Per la prima volta, in tanti anni spesi al servizio della vita e della famiglia, ho provato un brivido di terrore…

La nostra sede è stata oggetto di attacchi in passato ma mai avrei immaginato di assistere ad atti che potremmo definire TERRORISTICI.

Ma voglio raccontare tutto in ordine: Francesco Paolo, leggi fino alla fine, perché gli eventi sono così gravi che ormai tutti i giornali e TG ne stanno parlando, ed è intervenuto persino il Presidente del consiglio… 

Sabato, in occasione della “manifestazione contro la violenza”, la nostra Associazione è stata presa di mira da un assalto coordinato, perpetrato da manifestanti incitati dall’organizzazione transfemminista “Non Una di Meno”.

Francesco Paolo, sembrava una scena di guerra.

Con una brutalità inaudita, i manifestanti transfemministi di “Non Una Di Meno” hanno scagliato contro la polizia bottiglie, pietre, petardi e fumogeni.https://instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==

In pochi minuti, la massa di manifestanti ha scatenato uno scontro fisico violento con le forze dell’ordine costrette ad abbandonare la loro posizione in difesa della nostra sede…

In quel momento si e’ materializzato quel che è successo dopo, e che è su tutti i giornali…

Dopo aver eliminato le nostre telecamere di sicurezza, si sono scagliati contro le nostre serrande cercando di forzarle ed hanno distrutto la vetrata dell’ufficio con una spranga.

I cori ripresi nei video dell’aggressione hanno chiarito quali fossero le loro reali intenzioni. Volevano incendiare la nostra sede:

“Odio eterno per Pro Vita & Famiglia… Bruceremo tutto!”, “I Pro Vita si chiudono col fuoco, ma con i Pro Vita dentro, sennò è troppo poco!”

Il giorno dopo, tra i detriti ed il silenzio assordante, abbiamo fatto una scoperta che ha gelato il sangue nelle nostre vene: un ordigno esplosivo, in attesa di scatenare una tragedia. Questo non è solo un atto criminale – è un attacco terroristico alla nostra libertà di espressione e alla vita stessa.

Solo per un soffio, non siamo qui a piangere vittime innocenti: è stata chiamata la polizia scientifica e gli artificieri, che hanno confermato che si trattava di un oggetto similare ad una molotov con all’interno della polvere pirica…

Un ordigno, un messaggio: o tacete, o vi facciamo fuori. Ci vogliono silenziare. Ti vogliono silenziare. A tutti i costi. Secondo te, dovremmo rimanere in silenzio? Dovremmo arrenderci al terrore?

Ora pero’ è il momento di rispondere. Non con la violenza, ma con una solidarietà che rompe le catene della paura e dell’intimidazione. Ma abbiamo bisogno del tuo sostegno immediato.

Perfavore, scegli di aiutarci donando – oggi, adesso – 35 euro, 50 euro, o qualsiasi altra cifra ti sia possibile. Aiutaci a RISPONDERE AGLI ATTACCHI con una gentile donazione, di cui ADESSO abbiamo estrema necessità per rialzarci e proseguire con più forza

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Questo è un attacco non solo a noi, ma a tutti coloro che osano sfidare il pensiero dominante. È un atto che svela l’ipocrisia di chi grida alla violenza per poi esercitarla senza scrupoli; l’ipocrisia dei movimenti transfemministi che hanno sfruttato i recenti fatti di cronaca per portare avanti un’azione intimidatoria contro la nostra onlus…https://instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==

Una violenza ancor più ingiustificata vista l’attività della nostra associazione: la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, la promozione della famiglia e la tutela della maternità. Un’associazione composta anche da donne, per la tutela delle donne.

Un fatto così grave non è passato inosservato: ha scosso l’opinione pubblica ed attirato l’attenzione dei media nazionali. Non siamo più una voce isolata che grida nel deserto, ma un simbolo di resistenza che ha risuonato in ogni angolo del Paese.

Le televisioni davanti alla nostra sede

Alla mattina, il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha preso una posizione ferma, condannando con forza gli “intollerabili atti di violenza ed intimidazione” che hanno profanato la nostra sede e minacciato la nostra integrità.

Ma, dopo tutto questo clamore mediatico, cosa resterà? I responsabili la faranno franca? Saranno lasciati liberi di minacciare con i loro atti terroristici chiunque voglia proteggere la vita e la famiglia?https://instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==

Lasceremo che tutto cada nella profonda e oscura caverna dell’indifferenza fino a quando qualcuno del nostro team (Dio ce ne scampi) perderà la salute… o la vita? Lo permetteremo? Lo permetterai?

Ma non è solo la nostra incolumità il problema: il mio assillo sono i milioni di esseri umani concepiti condannati a morte per disabilità o malattie o perché “indesiderati”. Sono le migliaia di donne costrette od indotte ad abortire, o costrette a rinunciare a formare una famiglia…

È per loro che lo facciamo, Francesco Paolo. Non è per noi. È per loro!

Possono attaccare, censurare e minacciare di bruciarci vivi dentro la nostra sede quanto vogliono. Non indietreggeremo di un solo millimetro. Anzi, senti bene che ti dico: AVANTI TUTTA!https://instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==

Abbiamo già incaricato i nostri avvocati di preparare una denuncia importante contro i colpevoli dell’assalto e dei tentativi di incendio.

Dobbiamo riparare la sede, pesantemente danneggiata, ma, soprattutto dobbiamo rilanciare – come ti ho già annunciato in precedenti email – una grande campagna per la vita a tutela dei bambini nel grembo e delle madri.

Non so se abbiamo i soldi, Francesco Paolo. Ehi, va bene, faremo le collette. Ci aiuteranno tanti piccoli benefattori che hanno a cuore quei bimbi e quelle donne che difendiamo. La Provvidenza opererà.

Rilanceremo con altre affissioni. Altre campagne. Altre azioni legali. Altri articoli. Altri video. Altre manifestazioni. Altre testimonianze. Altri progetti. Altro di tutto, caro lettore. . Di tutto.

Tutto ciò, però, a una sola e semplice condizione: se oggi anche tu rinnovi, con me, questo sacro patto di ferro per dare voce agli innocenti senza voce. Lo rinnovi? Posso contare su di te? Quei bimbi possono contare su di noi?

Allora per favore, aiuta Pro Vita & Famiglia a restare in vita per moltiplicare, centuplicare i suoi sforzi e difendere la dignità della Vita di ogni Essere Umano con una donazione di qualsiasi cifra sia possibile [clicca qui per donare con carta, è veloce e sicuro].

CI ATTACCANO: È URGENTE!

La tua donazione di 35 euro o 50 euro oggi non è solo un contributo – è un atto di coraggio, un grido che dice “non ci piegheremo!”

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La tua donazione oggi significa che possiamo:

> Riparare i danni causati da questo assalto barbarico,

> Migliorare le misure di sicurezza per proteggere il nostro team,

> Intraprendere azioni legali per punire i responsabili, e per bloccare e sanzionare le organizzazioni transfemministe violente,https://instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==

> Reagire contro l’intimidazione e la censura anche da parte di alcune pubbliche amministrazioni (stiamo combattendo per la libertà di espressione dei prolife davanti a diversi Tribunali amministrativi),

> Continuare a lottare per quei valori che entrambi teniamo cari, senza timore e senza compromessi, rilanciando una grande Campagna per la Vita.

Con il tuo aiuto, possiamo trasformare questo momento buio in un rinnovato impegno per la vita e la dignità umana.https://instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==

Siamo stati attaccati con un odio che sfida ogni logica, ma non ci piegheremo. La nostra determinazione è più forte del ferro, e con te al nostro fianco, nulla può fermarci.

Grazie per stare con noi in questo momento cruciale… Avanti tutta!

Antonio Brandi
Presidente Pro Vita & Famiglia

P.S. L’ordigno esplosivo trovato è una dimostrazione scioccante dei limiti che alcuni sono disposti a raggiungere per intimidirci. Non possiamo e non daremo loro questa vittoria. La tua donazione è più che un sostegno finanziario – è una dichiarazione che non ci arrenderemo alla violenza. Aiutaci ora con una donazione di 35 euro o 50 euro a ripristinare la sede, denunciare i colpevoli e rilanciare con ancora più forza la campagna in difesa della vita e contro la censura!

Grazie per stare al nostro fianco in questa causa fondamentale: dona ora e fai sentire la tua voce!

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