E’ risaputo che la tecnologia possiede un sesquipedale valore sociale, professionale, economico, fiscale, politico ormai: la tara della tecnologia, dal punto di vista sia storico che contemporaneo, consiste nella propria duplice funzione che, oltre ad essere positiva, possiede anche un risvolto negativo.

Gli efferati soldati nazisti venivano sottoposti a farmaci in grado di alterare le proprie reazioni in termini di aggressivita’

esplosiva. La musica contemporanea sfora il numero di decibel massimo per il mantenimento della lucidita’, per cui discoteche ma anche opere filmiche in “surround”, alterano i comportamenti e la psiche, con effetti di mera destabilizzazione oltre ad inquinamento acustico foriero di stress, indebolimento, deconcentrazione. 

La musica a ritmi sostenuti, con un suono superiore al numero di decibel ideale e relativa alla musica classica, provoca ipnosi e anche impossessamenti demoniaci. Ecco il lato oscuro, ignobile del potere che utilizza la scienza e la tecnologia per fini di controllo dunque degradanti, oltre che permettendone i risvolti positivi.

La musica delle discoteche e’ propedeutica al consumo di droga, per mezzo del proprio bombardamento sonoro in grado di stordire personalita’, psiche e volonta’: la droga e’ uno strumento di potere ed arricchimento non solo per la criminalita’ organizzata bensi’ anche per il cartello finanziario che immette i ricavi illeciti di questa attivita’ per espandersi. Il tutto a detrimento dei giovani e della societa’ civile, a causa degli studi dell’epoca nazista, con cui veniva alterata la soglia di volume sonoro per creare subordinazione mentale, tedio, apatia e quindi cieca obbedienza di soldati e civili.

Ogni scoperta scientifica e tecnologica comporta effetti benefici e malefici, e lo stato deve poterli regolare in modo da garantire al popolo esclusivamente il loro fattore “migliorativo”; cosi’ diviene perentorio l’obbligo “pubblico” di sottrarre alle plutocrazie il potere di gestire per larga parte, la tecnologia e la scienza…

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