Silvana Geirola intervista Vincenza Aloisio Candidata nel Collegio Plurinominale al Senato della Circoscrizione Elettorale Campania 1 Giuseppe Conte presidente – Movimento 5Stelle

Vincenza Aloisio, si presenta alle elezioni politiche del Senato della Repubblica con Giuseppe Conte presidente – Movimento 5Stelle, perché questa scelta?

La posso definire quasi una scelta obbligata derivante dal mio percorso lavorativo. Ho sempre pensato che la Politica, quella vera, sia parte di ogni aspetto della nostra vita in quanto, come esseri umani, non possiamo esimerci dal confronto con gli altri per la realizzazione di un’organizzazione della Società che sia la migliore possibile per tutti. Questa è la politica e questo ci rende cittadini. Per questo nella mia vita ho sempre preso parte ai dibattiti sociali, così come ai movimenti che hanno trasformato la società relativamente ai principi di solidarietà e indipendenza. Da ragazza ho vissuto il ’68 e partecipato alle marce per la libertà delle donne; contemporaneamente, per la mia derivazione culturale e di propensione all’aiuto, ho collaborato anche con l’Azione Cattolica. Non mi ero mai direttamente impegnata in politica, ma riconosco di aver supportato spesso amici che appartenevano a quello che tendiamo a identificare oggi come centro-sinistra. La trasformazione delle varie organizzazioni politiche mi ha allontanato dagli attuali partiti politici, che non rappresentano più quegli ideali. Ho partecipato alla costituzione del Movimento 5 Stelle quasi sin dalla sua nascita, perché ho colto al suo interno tanta energia e buona volontà per un cambiamento positivo teso alla lealtà e alla trasparenza nella comunicazione sociale. Ho collaborato portando il mio bagaglio di esperienza e di energie, particolarmente nei settori in cui potevo offrire la mia competenza.

Quanto ha inciso in questa scelta la sua esperienza lavorativa?

Ho scelto di candidarmi al Senato, in questa tornata elettorale, in quanto condivido l’ispirazione e le modalità di progresso riassunte nel programma del Movimento 5 Stelle. Ad esempio il ripristino dello status quo dell’art.5 della Costituzione e di altre scelte mirate in Ambito Sanitario. La mia esperienza come biologa e medico, sia nel settore pubblico che privato, mi consente di conoscere bene la situazione del SSN e la sua degenerazione negli ultimi anni. Ho vissuto con angoscia i cambiamenti che sono avvenuti per questione di interessi non pubblici e assistito alle difficoltà generate nella gestione sanitaria, penso risultata evidente a tutti nella situazione emergenziale e post-emergenziale. LA SANITÀ DEVE ESSERE UGUALE PER TUTTI I CITTADINI. Deve essere gestita centralmente e strutturata per prossimità, mentre è esattamente il contrario di ciò che è stato fatto nell’ultimo decennio. La spesa va calibrata in egual misura pro-capite, non in base alla spesa pregressa. È mio desiderio poter mettere a frutto la mia esperienza lavorativa per il bene della collettività. Il Movimento 5Stelle mi sta dando l’opportunità di agire in tal senso.

Il suo impegno per i giovani nel settore di sua competenza e per quali prospettive?

Nel mio percorso ho avuto anche un bellissimo periodo dedicato all’insegnamento. Lo ricordo con nostalgia e amore, perché è l’amore la base dell’insegnamento. I giovani sono il nostro presente e il nostro futuro. Devono essere una delle nostre priorità. Vanno amati, formati e supportati per diventare in primis dei Cittadini e poi per affrontare le sfide del futuro. Ho insegnato nella scuola media e posso sottolineare che si tratta del periodo scolastico maggiormente incisivo. Negli ultimi anni ho anche insegnato alla scuola di ecografia SIUMB presso il Cotugno di Napoli e posso dire di aver visto tanti nuovi medici davvero preparati e innamorati della professione, eppure scoraggiati su quello che potrà essere il loro percorso professionale. Contemporaneamente, ho lavorato in aziende private di colleghi e lì mi sono scontrata con una triste realtà: la medicina trasformata in pura monetizzazione, con un’attenzione al paziente ridotta quasi a zero e la necessità di produrre servizi sul numero e non sulla qualità. Se il guadagno è legato solo al quantitativo di prestazioni effettuate e non alla qualità delle stesse, le strutture non puntano alla guarigione del paziente, ma ad averne sempre di più offrendo un servizio sempre più mediocre. Va ricostruito un rapporto etico e di qualità in campo medico.

Grazie Enza e ……….. Incrociamo le dita, perché candidati come te possano realizzare il sorpasso storico fatto da una politica che viaggia su di un’agenda progressista e soprattutto di senso di umanità!

Foto profilo facebook Aloisio

Intervista a cura della prof.ssa Silvana Geirola

Lascia il tuo commento
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail